A casa con Montessori è un invito a ripensare la genitorialità ispirandosi alla filosofia Montessori. Non si limita a trasformare gli spazi della casa o a elencare attività per bambini, ma coinvolge l’adulto in un profondo percorso di crescita personale per vivere la genitorialità con consapevolezza. Un libro dedicato a genitori, adulti e maestre che vogliono accompagnare i bambini verso una crescita serena, riconoscendone il potenziale e sostenendo il loro sviluppo naturale. Ogni nostro gesto contribuisce a riscrivere la narrazione di un’infanzia di cura: ti senti pronto a partire per questo viaggio insieme a noi Ti stiamo tendendo la mano, sta a te scegliere se afferrarla ora. Ti aspettiamo e senza fretta perché siamo dalla tua parte.
Biografia autore:Benedetta Urciolo, nata a Firenze sotto il segno dei gemelli. Il lavoro come tata le fa capire che lavorare con i bambini è la sua vocazione. Si è formata come educatrice della prima infanzia all’Università, si specializza nel Metodo Montessori per la fascia 0-3 anni e successivamente come consulente del sonno. Fonda la pagina @montessori_con_benedetta perché la divulgazione online le permette ogni giorno di raggiungere migliaia di persone e di avere tanti scambi costruttivi. È mamma di Giosuè, ama i dolci, viaggiare e a casa sua non manca mai un sottofondo musicale anni ’60. Vittoria Chiarezza, classe 1990, lombarda di nascita e marchigiana d’adozione dal 1999. Laureata in Scienze dell’Educazione e in Pedagogia, con un master in Pedagogia Clinica, lavora come educatrice tra Dubai, Londra e l’Italia. La nascita di suo figlio riaccende il desiderio di specializzarsi nel Metodo Montessori e di approfondire la crescita personale e genitoriale. Fonda la pagina @crescereconcura e il suo podcast, offre consulenze e webinar sia online che in presenza e studia Scienze della Formazione Primaria. Ama il mare, fare colazione e i concerti di Vasco; è convinta che siano le persone abbastanza folli da credere di cambiare il mondo che lo cambiano davvero.
L’atto di segnare, graffiare, incidere o tagliare la propria pelle è una delle modalità con cui si esprime il disagio dell’adolescenza contemporanea. Coinvolge soprattutto le femmine e ha un esordio precoce: secondo le stime attuali circa un adolescente su cinque tra i dodici e i quindici anni si è tagliato almeno una volta. I tagli comunicano attraverso il corpo un dolore che non trova parole per esprimersi, e a cui è importante che gli adulti riescano ad attribuire significato. Hanno la funzione di scaricare l’angoscia, ma sono anche uno dei precursori dei tentativi di suicidio adolescenziali. Ad essi corrisponde un’epidemiologia complessa e sfaccettata, rispetto a cui questo testo offre una mappa per orientarsi. Quali sono i fattori socioculturali all’origine dei comportamenti autolesionistici tra i giovanissimi? Quali elementi ne influenzano la gravità? Quali vissuti li accompagnano? Che ruolo rivestono la famiglia, il gruppo dei pari, la scuola? Il libro prova a rispondere a queste domande, collocando l’autolesionismo degli adolescenti nel contesto della crescita attuale. Dopo un’analisi dei principali contributi del pensiero psicoanalitico sull’argomento, le autrici propongono una lettura evolutiva, che mette in relazione i diversi significati e le valenze comunicative del sintomo alle fasi della crescita, alle modalità e ai contesti in cui si manifesta. Numerosi esempi clinici permettono di descrivere le specificità della psicoterapia con questi pazienti. Il testo si rivolge a psicologi e psicoterapeuti dell’età evolutiva, ma anche a genitori, insegnanti e educatori, che troveranno indicazioni utili a dare senso al dolore senza parole espresso da questo comportamento.
Biografia autore:Alessandra Marcazzan, psicologa e psicoterapeuta, è socia dell’Istituto Minotauro di Milano, dove svolge consultazioni con preadolescenti, adolescenti, giovani adulti e con i loro genitori. È docente presso la Scuola di psicoterapia dell’adolescente e del giovane adulto del Minotauro. Si occupa di ricerca e formazione, interessandosi principalmente ai temi dell’immagine corporea e degli attacchi al corpo. Tra le sue pubblicazioni: con G. Pietropolli Charmet, Piercing e tatuaggio. Manipolazioni del corpo in adolescenza (FrancoAngeli, 2008). Sara Baroni, psicologa e psicoterapeuta, è socia dell’Istituto Minotauro di Milano. Svolge consultazioni con preadolescenti, adolescenti e giovani adulti e interventi di supporto al ruolo genitoriale. Si occupa di ricerca e formazione, con interesse per le tematiche del corpo e dell’identità di genere in adolescenza
Non si può dire che oggi non si parli diffusamente di prevenzione delle malattie. Programmi televisivi, radiofonici, giornali, Web, social media, podcast dedicano ampio spazio e informazioni - addirittura troppe, o frammentarie e disordinate - su come migliorare la nostra qualità di vita e curare il nostro corpo. Pensiamo di essere ben informati, addirittura di saperne abbastanza. Ma siamo certi di essere consapevoli o, a mala pena, abbiamo intuito l'utilità della prevenzione? Provate a rispondere a questa (apparentemente) semplice domanda: "Conoscete almeno dieci efficaci azioni da mettere in atto per prevenire patologie croniche o neoplastiche?". Se la risposta è negativa, allora avete bisogno di un pratico e fondamentale supporto. Per questa ragione è necessario parlare di prevenzione innanzitutto ai più giovani, alle adolescenti e agli adolescenti. Perché? Perché hanno il maggior potenziale per assimilare abitudini salutari, con il conseguente vantaggio sanitario nel lungo periodo. Come? Fornendo loro una piccola cassetta degli attrezzi - così è pensato questo libro - che li aiuterà a conoscere e ad affrontare ambiti e concetti che non appartengono soltanto agli ambulatori ospedalieri ma alla vita di tutti i giorni. E invitandoli a condividerla con i propri genitori, insegnanti o famigliari, per confrontarsi e per stimolare una crescita condivisa, consapevole, matura e salutare.
Biografia autore:Tommaso Ciro Camerota, medico Chirurgo (Università Vita-Salute San Raffaele), Specialista in Urologia (Università Vita-Salute San Raffaele, Milano), Dottore di Ricerca in Ricerca Biomedica Integrata (Università degli Studi di Milano) e in Medicina (Università di Timisoara, RO). Coordinatore del Servizio di Urologia della Casa di Cura San Camillo di Milano dal 2025. Già Responsabile dell’UOC di Urologia dell’IRCCS Maugeri di Pavia (Reparto da lui creato ex novo e accreditato con Regione Lombardia, 2015-2025). Perito e CTU presso Tribunali Civili/Penali e Procure (Albo Nazionale). Studi di economia aziendale, Università della Svizzera Italiana (Lugano, CH). Selezionato per il corso di formazione manageriale per Direttori Generali, Amministrativi, Sanitari e Sociosanitari di Azienda Sanitaria (PolisLombardia, 2025). Curatore del libro Adolescenti e Salute. Aiutiamo i nostri figli a crescere sani. Pratici consigli di Medici e Specialisti, FrancoAngeli 2024 (circa 24.000 copie distribuite). Padre di due figli (2017, 2020).
Come dimenticare la frangetta dorata, il viso dolce e il sorriso malizioso di Ilaria Galassi. La sua storia è un andirivieni di eventi ed episodi che tracciano un percorso vorticoso, complicato, frenetico: dal suo esordio a “Domenica In” fino allo straordinario successo in “Non è la Rai”, Ilaria svela i retroscena di questa straordinaria fase della sua vita evocando momenti e personaggi emblematici dei due celebri format televisivi. Attraverso le pagine, l’identità pubblica della giovane star di “Non è la Rai” si confonde con quella più privata e sconosciuta: il sapore più amaro del successo, l’aneurisma cerebrale, la difficile riabilitazione, gli uomini della sua vita e la nascita dei suoi figli. “Andata e ritorno” è un viaggio ricco di emozioni, un percorso di vita intenso che giunge nel presente dopo deviazioni, fermate e forti accelerazioni per giungere al capolinea. Adesso ha inizio un nuovo cammino
Biografia autore:Come dimenticare la frangetta dorata, il viso dolce e il sorriso malizioso di Ilaria Galassi. La sua storia è un andirivieni di eventi ed episodi che tracciano un percorso vorticoso, complicato, frenetico: dal suo esordio a “Domenica In” fino allo straordinario successo in “Non è la Rai”, Ilaria svela i retroscena di questa straordinaria fase della sua vita evocando momenti e personaggi emblematici dei due celebri format televisivi. Attraverso le pagine, l’identità pubblica della giovane star di “Non è la Rai” si confonde con quella più privata e sconosciuta: il sapore più amaro del successo, l’aneurisma cerebrale, la difficile riabilitazione, gli uomini della sua vita e la nascita dei suoi figli. “Andata e ritorno” è un viaggio ricco di emozioni, un percorso di vita intenso che giunge nel presente dopo deviazioni, fermate e forti accelerazioni per giungere al capolinea. Adesso ha inizio un nuovo cammino
La protagonista, Anna, parla in prima persona e racconta che lei non ce l’ha fatta a combattere la malattia, l’anoressia. Ritroviamo poi Anna, dopo la morte, che rivede la sua esistenza e considera, per la prima volta, il punto di vista degli altri, in particolare quello della mamma con la quale ha avuto sempre un rapporto burrascoso. È un testo molto forte, potente, coraggioso, che parla ai ragazzi di anoressia, senza prediche, moralismi o insegnamenti. È scritto divinamente, una scrittura asciutta, di forte impatto, che non può non lasciare indifferenti.
Biografia autore:Laura Bonalumi, dopo una lunga esperienza nel settore pubblicitario, ha scoperto la passione per la scrittura ed è diventata autrice di libri per ragazzi. Vive in provincia di Milano e viaggia molto per incontrare i suoi lettori. Con ÀncoraWow ha pubblicato Destinazione Natale (2023).
Non si può dire che oggi non si parli diffusamente di prevenzione delle malattie. Programmi televisivi, radiofonici, giornali, Web, social media, podcast dedicano ampio spazio e informazioni - addirittura troppe, o frammentarie e disordinate - su come migliorare la nostra qualità di vita e curare il nostro corpo. Pensiamo di essere ben informati, addirittura di saperne abbastanza. Ma siamo certi di essere consapevoli o, a mala pena, abbiamo intuito l'utilità della prevenzione? Provate a rispondere a questa (apparentemente) semplice domanda: "Conoscete almeno dieci efficaci azioni da mettere in atto per prevenire patologie croniche o neoplastiche?". Se la risposta è negativa, allora avete bisogno di un pratico e fondamentale supporto. Per questa ragione è necessario parlare di prevenzione innanzitutto ai più giovani, alle adolescenti e agli adolescenti. Perché? Perché hanno il maggior potenziale per assimilare abitudini salutari, con il conseguente vantaggio sanitario nel lungo periodo. Come? Fornendo loro una piccola cassetta degli attrezzi - così è pensato questo libro - che li aiuterà a conoscere e ad affrontare ambiti e concetti che non appartengono soltanto agli ambulatori ospedalieri ma alla vita di tutti i giorni. E invitandoli a condividerla con i propri genitori, insegnanti o famigliari, per confrontarsi e per stimolare una crescita condivisa, consapevole, matura e salutare.
Biografia autore:Rodolfo Vittori è uno psicologo clinico con una lunga esperienza nella gestione di stress, ansia e attacchi di panico. Ma non fatevi ingannare dal titolo: dietro la sua serietà professionale si nasconde un appassionato esploratore delle tecniche più moderne e antiche per il benessere mentale. Con una specializzazione in Mindfulness e Compassion Focused Therapy, e un master in Nutrizione Umana, Rodolfo è uno psicologo poliedrico, che sa bene quanto l’attività sportiva a contatto con la natura, una sana alimentazione e un tocco di compassione possano fare la differenza. Ama scherzare sui suoi sessantasette anni, ma solo quando non è impegnato a scalare montagne o a esplorare il mondo.
Una guida agile e pronta all’uso che offre agli insegnanti della scuola dell’infanzia consigli e suggerimenti per gestire al meglio bambini e bambine con autismo a scuola. Quali atteggiamenti adottare? Quali, invece, dovremmo evitare in specifiche situazioni? Nello stile di un quaderno di Teacher Training, il volume presenta in 15 capitoli una serie di strumenti analitici e pratici utili ad affrontare con successo le difficoltà che si verificano ogni giorno in sezione con alunni e alunne con autismo. Il “trucco” – secondo l’autore e l’autrice del testo – è quello di riuscire a entrare nell’ottica per aiutare il bambino o la bambina a ridurre i comportamenti problematici e al tempo stesso aumentare quelli funzionali. Non esiste una formula magica, un’unica strategia valida per tutti i casi, ma le strategie vanno applicate in sinergia e a più livelli affinché abbiano l’efficacia desiderata.
Biografia autore:Leonardo Fava - PhD, è psicoterapeuta specializzato nello sviluppo di interventi comportamentali per le disabilità attraverso tutto l’arco di vita. È direttore clinico della struttura UmbrellAutismo per il trattamento nell’autismo, fondatore e presidente dell’Associazione Umbrella Onlus per la ricerca e la formazione nell’autismo. Docente in vari Master universitari sull’autismo. Il suo interesse mira all’integrazione di interventi efficaci e implementati in contesti comunitari. I progetti recenti includono interventi mirati alla formazione delle figure di riferimento quotidiane e allo sviluppo precoce delle competenze sociocomunicative in bambini in età prescolare a rischio di disturbo dello spettro autistico. Ha condotto vari progetti per studiare l’efficacia degli interventi psicoeducativi e comportamentali per i bambini con autismo. Kristin Strauss - MSc, si laurea in Psicologia della riabilitazione, continua il percorso accademico nella ricerca e consegue un Master universitario di II livello in Analisi Applicata del Comportamento. È fondatore e vicepresidente dell’Associazione Umbrella Onlus per la ricerca e la formazione nell’autismo. I suoi interessi di ricerca si concentrano sullo sviluppo, l’adattamento e l’efficacia dei programmi di intervento per i bambini con autismo nel mondo reale. È interessata all’uso di disegni di ricerca ibridi di efficacia implementazione per esaminare l’adozione di strategie di intervento. Ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo, nell’adattamento e nella disseminazione peer-reviewed dell’intervento UBM per bambini piccoli e ragazzi.
Claudia vive a Palermo in una casa che ama molto, è avvocata, non ha una relazione stabile ma è circondata dall’affetto di una famiglia atipica formata dal fratello e da cari amici. La sua vita, basata apparentemente su sicurezze granitiche, diventa incerta quando arriva, inaspettata e burrascosa, la diagnosi di cancro al seno. È chiaro fin da subito che molte cose saranno stravolte. Cominciano i viaggi per Bergamo e Milano, i cambiamenti non solo fisici dovuti alle terapie e soprattutto le domande a se stessa. Controllare e prevedere ogni cosa è davvero possibile? Rifiutare le relazioni stabili è vera- mente una scelta libera? Avrà il tempo per essere finalmente chi è? Spostamenti, malattia, cambiamenti e domande diventeranno l’occasione di un viaggio intimo e ironico con una destinazione inaspettata.
Biografia autore:Claudia Profera nasce a Napoli nel 1977, si trasferisce in Sicilia all’età di cinque anni e dal 1996vive a Palermo, dove esercita la professione di avvocato penalista. Appassionata di libri e scrittura, fin da bambina scrive racconti. Inaspettatamente, in un momento particolare della sua vita, ha tirato fuori dai cassetti i suoi scritti e anche i suoi sogni. Avrei voluto solo uno spritz è il suo esordio.
Questo libro raccoglie i frutti di quarant’anni di esperienza di uno dei più noti psichiatri del Veneto. Con un approccio discorsivo e un linguaggio quotidiano, si spiegano casi clinici, oltre che i perché, i significati, i modi e i tempi delle terapie, che non devono essere solo compito del medico, ma che devono nascere dalla collaborazione medico/paziente. Ciò alla luce del collegamento dei sintomi con il contesto di vita familiare, lavorativa e sociale di chi soffre di disturbi psichiatrici, in modo che, raggiunta una nuova consapevolezza, il paziente scopra il “terapeuta che vede nello specchio”, cioè egli stesso. Non manca una riflessione sulle situazioni di malessere e di disagio degli ultimi tempi, a partire dal mondo giovanile o da quello della terza età, guardando alla mancanza di relazioni all’interno delle famiglie e delle fragilità della vita d’oggi.
Biografia autore:Luigi Trabucchi, noto psichiatra veronese classe 1955, fino a diciassette anni è cresciuto accanto all’ospedale psichiatrico di Verona dove il padre era direttore. Tra i più influenti medici del Veneto, ha anche avuto numerose esperienze quale docente. Ha pubblicato L’assistenza nel disagio psichico (Piccin, 2008) e Cherubino Trabucchi e l’ospedale psichiatrico di Verona (Cierre, 2015).
L’autrice racconta a un immaginario Signor Meyer il suo lavoro di insegnante ospedaliera. La narrazione, confidenza concessa ad un caro amico, coinvolge il lettore in riflessioni che attengono al tema della cura pedagogica e a come questa si fa opera attraverso scelte metodologiche e azioni educative che richiedono un raffinato profilo di competenze. Al caro amico svela il lavoro di maestra come quello di un’attenta artigiana che, appassionata per la straordinarietà di ogni incontro, opera per la tutela del talento custodendo con gentilezza e amore, sogni e stupore.
Biografia autore:Susy Mariniello appartiene da sempre al mondo dell’educazione e della scuola dove sente di aver vissuto occasioni significativamente importanti sul piano professionale e personale. Vivendo ruoli diversi e in quasi ogni grado di istruzione, dall’asilo nido all’università, in qualità di pedagogista ha sempre teso le sue azioni alla ricerca, studio e approfondimento di tematiche che le consentissero di avvicinarsi all’altro e alle sue fragilità, con competenza, gentilezza e rispetto, praticando una indispensabile cura educativa. Insegnante di sostegno dal 1992, è stata Giudice Onorario della Corte d’Appello di Firenze per procedimenti civili e penali relativi a minori. Attualmente insegnante alla scuola primaria ospedaliera del Pediatrico Meyer e Docente dell’Università di Firenze in qualità di Tutor coordinatore per il tirocinio indiretto nel Corso di Formazione per il conseguimento della Specializzazione per le Attività di Sostegno.
È il 23 febbraio 2020. A Nembro, piccolo centro della Val Seriana, i pensieri di tutti sono occupati dagli ultimi ritocchi per la sfilata di Carnevale. Ma la sfilata non si farà e i pensieri, da quella sera e a lungo, saranno indirizzati a fronteggiare la minaccia più grande di sempre: la pandemia da COVID, in cui Nembro si troverà a detenere il primato di Comune italiano con la più alta percentuale di morti, una vittima ogni sessantuno abitanti. Eppure, quella raccontata qui a due voci dal sindaco e dal giovane prete che si trovarono a guidare la traversata della tempesta non è una storia di ricordi dolorosi, e neppure un bilancio di come un paese si è guadagnato la sopravvivenza. È invece il racconto di come la solitudine, la paura, il lutto hanno rivelato e modellato una comunità. In modo spesso ingegnoso (e lo testimoniano i tanti aneddoti riportati in questo libro), con semplicità e generosità, ognuno ha fatto la sua parte per sopperire alla mancanza di aiuti, per soccorrere chi era in difficoltà, per creare reti di servizi e relazioni. Perché, come presto imparano a dirsi l’un l’altro a Nembro, nessuno si salva da solo, nessuno vive da solo. E dall’emergenza nascono poi anche cose nuove che acquistano risonanza: concerti, festival, eventi che richiamano artisti e personalità in questo paese di poco più di undicimila abitanti. Una prova di resilienza che diventa rinascita, che non dimentica le perdite e le cicatrici, ma le rende eredità, terreno buono per la crescita di senso per sé e per la comunità in cui si vive.
Biografia autore:Claudio Cancelli è stato Sindaco del Comune di Nembro (BG) dal 2012 al 2022. Dal 2018 è consigliere della provincia di Bergamo. Matteo Cella è stato Direttore dell’Oratorio di Nembro (BG) dal 2011 al 2022. Ora è sacerdote della parrocchia San Giuseppe a Bergamo.
Zeno e Sofia sono due bambini pieni di curiosità e amore per i libri. Uniti da un legame inscindibile, passano i loro pomeriggi a esplorare gli incanti di Trieste guidati da Antonio, il padre di Sofia, che illustra loro le misteriose leggende e le memorie dimenticate della città. Il gioco non si ferma neppure quando il destino li separa: è, anzi, proprio a partire da quel momento che Sofia dà vita a una caccia al tesoro in giro per la città, tornando nei luoghi in cui hanno gioito insieme e dando vita a un gioco a distanza che supera lo spazio e il tempo. Un viaggio alla riscoperta del bambino che ci portiamo dentro, alla ricerca di noi stessi, che ci ricorda il valore della vera amicizia attraverso Trieste, le sue curiosità storiche, la sua bellezza ammaliante. “Cercando Zeno a Trieste è il manifesto della lotta per la sopravvivenza emotiva, una battaglia quotidiana per non lasciarsi sopraffare”. (Nicolò Giraldi)
Biografia autore:Alessandro Del Prete è nato a Marcianise, in provincia di Caserta ma vive a Trieste dall’età di due anni. Lavora nella Pubblica Amministrazione. Triestino di adozione, viene consacrato a eterno turista, qualità che lo ha spinto a studiare i luoghi e le curiosità della sua città. Ha scritto racconti e sceneggiature per cortometraggi e ha pubblicato racconti in antologie. Da sempre attratto dal mondo delle storie, è un appassionato di cinema, anche se l’amore più grande lo serba per la lettura e la scrittura. Cercando Zeno a Trieste è il suo romanzo d’esordio.
In Italia, una coppia su cinque non riesce ad avere figli in maniera naturale e, dal 2004 (anno in cui è stata approvata la Legge 40 che regola la PMA nel nostro paese) più di 217.000 bambini sono nati con la Procreazione Medicalmente Assistita. Per accedere ai trattamenti, molti si recano anche all’estero, dove la PMA è più evoluta o aperta anche a single e gay (oppure è legale la gestazione per altri, una pratica da noi molto discussa). La giornalista Raffaella Serini ha intervistato gli esperti e le persone – non solo coppie – che hanno beneficiato di questa opportunità, per fare chiarezza e sfatare alcuni dei tabù sull’argomento. Una preziosa guida per chi vorrebbe intraprendere questo percorso, ma anche un libro che, ancora una volta, cerca di rispondere a uno degli interrogativi più importanti del nostro tempo: che cos’è una famiglia? Che cosa significa essere genitori?
Biografia autore:Raffaella Serini è giornalista professionista da oltre quindici anni, durante i quali ha maturato una grande esperienza sia nella carta sia nel digitale. Per più di dieci ha lavorato nella redazione di “Vanity Fair Italia” e oggi collabora come freelance con diverse testate, tra cui “Elle”, “Donna Moderna”, “Marie Claire” e “F”, pubblicando inchieste, interviste e reportage. Parla (quasi) cinque lingue e si occupa prevalentemente di donne, diritti, lavoro e società. Nata in Puglia, vive e lavora a Milano, con fughe frequenti tra i monti della bergamasca.
«Cuntate, dottò cuntate, picchì u cuntari ferma u tempu e caccia da casa malipenseri e malatia» Un libro da leggere e da ascoltare: un viaggio nelle raffinate trame melodiche dell’autore, musicista jonico e straordinario affabulatore di storie grottesche e senza tempo che, in un day hospital oncologico, diventano risate necessarie e terapia nello stesso momento. La testimonianza di una esperienza personale di un periodo vissuto fra una chemioterapia e un concerto a Plaza de mayo di Buenos Aires e nelle università brasiliane. Perché, quando la vita ci vorrebbe schiacciare e costringerci spalle a terra, solo un pizzico di follia e la potenza dei sogni possono farci spuntare le ali per vedere il mare anche dove il mare non c’è.
Biografia autore:Cataldo Perri (Cariati, CS), medico per mangiare e musicista per vivere, è artista eclettico, autore di fortunati spettacoli di musica-teatro rappresentati sia in Italia che all’estero (dall’Europa al Sudamerica agli Stati Uniti all’Asia). Compositore di tappeti musicali per programmi televisivi della Rai (Linea Blu, Sereno variabile) la sua discografia vanta tre pubblicazioni. Sodale dello scrittore Carmine Abate si produce abitualmente con lui in reading-concerto. È inoltre autore del libro Ohi dottò (Iride-Rubbettino 2013) e di un racconto inserito nell’antologia La Calabria si racconta, per l’Accademia dei Caccuriani (Rubbettino 2015). Malura è il suo primo romanzo.
Autobiografico e psicoanalitico, medico e immaginifico, questo libro concepito in tre stanze – il corpo ricordato, il corpo dettagliato, il corpo ritrovato – ci accompagna in un viaggio avventuroso all’interno del corpo, celebrando la sua fisicità senza separarla dalla sua poetica. Il sangue e le cellule, i simboli e i ricordi. Con le spiegazioni della scienza, le immagini dell’arte, le parole della letteratura, Vittorio Lingiardi racconta la vita del corpo che è «il nostro io, ma anche il primo tu». Nella sua pratica clinica, nell’esercizio della cura, ne ha ascoltati molti, di corpi. La ricerca del contatto e dell’attaccamento, il tumulto dell’adolescenza, l’esperienza della malattia, il risveglio del desiderio, le metamorfosi del genere. Ma anche i sintomi e i silenzi: il taglio sulle braccia che attenua il dolore mentale; le ossa appuntite dell’anoressia; i muscoli gonfi della vigoressia; lo sguardo dismorfico che vede un difetto dove non c’è; il panico che simula l’infarto. Il nostro corpo ci segue e ci accompagna, sa consolarci, può essere nemico. È un laboratorio alchemico capace di apparizioni infinite: anatomico, fisiopatologico, sociale, politico, religioso, estetico, nudo, vestito, danzante, energico, stanco. Corpo, umano è un’evocazione, una ricostruzione idiosincratica e incantata. Dove pagina dopo pagina, organo dopo organo, affiora la consapevolezza che, anche quando rischia di svanire, l’unico modo per ritrovare il corpo è raccontarlo.
Biografia autore:Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicoanalista, è professore ordinario di Psicologia dinamica alla facoltà di Medicina e psicologia della Sapienza Università di Roma e Senior Research Fellow della Scuola Superiore di Studi Avanzati Sapienza (Ssas). Dal 2000 al 2024 è stato presidente della Society for Psychotherapy Research - Italy Area Group (Spr-Iag). Nel 2018 ha ricevuto il Premio Musatti della Società Psicoanalitica Italiana, nel 2020 il Research Award della Society for Psychoanalysis dell’American Psychological Association, nel 2023 il Sigourney Award, nel 2024 il Premio per la divulgazione scientifica dell’Associazione Italiana di Psicologia. Collabora con «la Repubblica» e «La Stampa», «il venerdí» (dove dal 2015 tiene la rubrica «Psycho» su cinema e psicoanalisi) e «d di Repubblica».
Corsia d’emergenza è la testimonianza di un medico che per quarant’anni ha operato nel reparto oggi più in crisi della sanità italiana. All’ingresso dei pronto soccorso i pazienti si presentano di propria iniziativa, spesso senza filtri e sempre troppo numerosi, al punto che per ogni malato cui il medico rivolge le proprie cure, molti altri sono costretti a ore di attesa, talvolta in condizioni critiche. Del resto, se è vero che il dolore di una colica renale è insopportabile e richiede un trattamento immediato, cosa fare se nello stesso momento i barellieri portano in sala di emergenza un bambino caduto dal terzo piano? Quella che Coen descrive, con la lucidità di chi conosce il sistema dall’interno ma soprattutto con la passione di chi ha dedicato la vita al proprio lavoro, è una sanità ormai in ginocchio. Il pronto soccorso è il primo reparto a mostrare i segni di questo tracollo: anno dopo anno si riducono i mezzi e le risorse, e la carenza di medici e infermieri non fa che aggravarsi; chi resta è costretto a turni mal pagati e sempre più sfibranti, mentre gli episodi di violenza e le cause civili e penali contro gli operatori registrano un continuo aumento. A partire dal resoconto di casi clinici reali e dal ricordo dei lunghi giorni trascorsi in prima linea, Daniele Coen lancia il proprio allarme in un racconto empatico, intimo e profondamente umano.
Biografia autore:Daniele Coen, medico d’urgenza, è stato per 15 anni direttore del Pronto Soccorso dell’Ospedale Niguarda di Milano ed è membro del Direttivo nazionale della Academy of Emergency Medicine and Care (AcEMC). Ha collaborato a lungo con le associazioni dei consumatori a progetti di educazione e di divulgazione in campo sanitario.
Come può reagire il più grande profiler del mondo, colui che più di tutti sa gestire le parole e le emozioni, di fronte a un medico che gli dice: «Mister Want, lei ha un cancro»? Quali risorse saprà mettere in campo per affrontare questa sfida? Anche perché nel frattempo, incredibilmente e forse per fortuna, la vita non si ferma, e un cliente molto speciale gli chiede una consulenza dalla quale sembrano dipendere le sorti dell’umanità. È Dio in persona, che gli domanda perché gli uomini, creati a sua immagine e somiglianza, si comportino tanto male. Si tratta di difetti di progettazione che rendono necessario distruggere tutto e ricominciare da capo o sono errori che si possono correggere? Comincia così il viaggio ultraterreno di Leonard Want, che dovrà sfruttare tutte le sue abilità per indagare e trovare risposta alla domanda di Dio. Un viaggio all’inferno che si fa anche racconto personale, in cui emerge, potente, il tema della malattia. Da cui può nascere uno spunto per cambiare: «Cosa posso imparare da tutto questo? In che modo posso rendere utile quello che mi sta capitando? In che modo posso cambiare per far sì che quel che succede abbia un senso e non sia dolore inutile? Cosa posso fare di diverso, ora?». In Da adesso in poi, Paolo Borzacchiello traccia un percorso che passo dopo passo ci aiuta a rompere con gli schemi del passato, liberandoci dai sensi di colpa. Perché quello che Leonard imparerà dal suo viaggio all’inferno è che i nostri comportamenti non sono del tutto responsabilità nostra: semplicemente, siamo stati dotati di una tecnologia avanzata ma nessuno ci ha mai spiegato come farla funzionare al meglio. Però grazie a un uso più consapevole delle parole ci è sempre data una seconda possibilità. Non è mai troppo tardi per imparare a vivere, conta solo da adesso in poi.
Biografia autore:Paolo Borzacchiello è uno dei massimi esperti di intelligenza linguistica. Da oltre quindici anni si occupa di studio e divulgazione di tutto ciò che riguarda le interazioni umane e il linguaggio. Autore di bestseller e podcast di successo, consulente e divulgatore, è il co-creatore di HCE, Human Connections Engineering, la disciplina che studia le interazioni umane. Ogni anno forma migliaia di persone in aula e segue la formazione di aziende, imprenditori e manager in tutto il mondo. Ha scritto e scrive per diverse testate giornalistiche, tra cui “Il Sole 24 Ore”, ed è spesso in televisione e in radio per promuovere la sua missione, “La conoscenza rende liberi”. Su Audible i suoi podcast sono tra i più seguiti e apprezzati. Ha pubblicato con Mondadori il ciclo di romanzi bestseller La parola magica, Il Super Senso e La quinta essenza, i saggi Basta dirlo, Forse sei già felice e non lo sai, Chiedi bene e ti sarà dato e Bada a come parli; con Elisa Sednaoui Nessuno può farti star male senza il tuo permesso e, con Paolo Stella, Colleziona attimi di altissimo splendore.
Talvolta, quando non si riesce, non si è in grado o non si vuole esprimere a parole ciò che si prova, la pelle parla per noi attraverso un linguaggio fatto di segni e di sintomi. Rispetto ad altre forme di somatizzazione, le dermatiti psicosomatiche impattano notevolmente sulla qualità della vita di chi ne soffre, perché la pelle è visibile a tutti. Il libro tenterà di accompagnare il lettore nella comprensione di ciò che talvolta si cela dietro al sintomo.
Biografia autore:Diego Dal Sacco è nato nel 1974 a Genova, dove vive ed esercita la professione di Medico. Da sempre appassionato di psicosomatica, si è specializzato dapprima in Dermatologia e Venereologia e successivamente in Psicoterapia Psicoanalitica. Relatore e docente in numerosi corsi, continua ad approfondire la sua formazione prendendo spunto da varie correnti di pensiero, pur mantenendo una sua visione personale.
Una raccolta di testimonianze di persone (soprattutto donne) affette da patologie croniche. Dalla fibromialgia al diabete mellito tipo I cosiddetto infantile, passando per l'emofilia, la talassemia, la cefalea, l'ipovedenza, l'artrite reumatoide, la psoriasi. Senza trascurare il cancro e le sue conseguenze sul fronte dell'adozione. Tutte patologie accumunate dallo stigma, che per decenni ne ha impedito il riconoscimento sociale e legislativo. Il libro ambisce a portare l'attenzione del lettore sul rapporto quotidiano con la patologia cronica, intesa come irreversibile, spesso stigmatizzata. Lo fa prendendo le distanze dal linguaggio agonistico con cui si affronta spesso la malattia, tra concetti di vittoria e perdita, forza e debolezza, battaglia e resilienza. Non sono storie di pietismo né eroismo, ma di resistenza quotidiana, tra ambizioni e progetti che appartengono all'esistenza di tutti. Che spesso non vediamo, ma sono dietro l'angolo. Quelle raccolte sono testimonianze di persone con cui Paola Boldrini ha condiviso battaglie parlamentari, alcune avanzate, altre rimaste ferme.
Biografia autore:Paola Boldrini, già vicepresidente della Commissione Sanità in Senato, è vicepresidente dell'lntergruppo Parlamentare su Diabete, Obesità, Malattie Croniche non trasmissibili. A lei si deve l'approvazione della legge e l'introduzione nel Sistema Sanitario Nazionale della Medicina di Genere. È nel CDA di Europa Donna, rete nazionale di associazioni di pazienti e medici per la ricerca e l'attuazione di prassi per le donne affette da tumore al seno. Nel 2021, in piena pandemia, ha fondato con Nicola Provenza l'lntergruppo Parlamentare sulle Malattie Croniche, la cui attività ha dato origine al testo scientifico La cronicità al tempo del Covid. Vive a Ferrara, dove è membro del Comitato d'onore del Centro Universitario di Studi sulla Medicina di Genere di Unife ed è attiva in FareDiritti.
1 persona su 5 è affetta da dolore cronico, il quale può riguardare condizioni come mal di schiena, emicrania, fibromialgia, artrite ecc. Il dolore cronico è una vera e propria malattia che condiziona l’umore, il sonno, le energie e la concentrazione, e può diventare una prigione: la paura infatti fa sì che il corpo rilasci ormoni dello stress che aggravano il dolore. Tuttavia, sapere è potere, e una persona con una conoscenza adeguata è meno timorosa; le giuste informazioni possono fare la differenza. Questo libro aiuta a capire in profondità il proprio dolore e, soprattutto, cosa si può fare per alleviarlo. La dott.ssa Furlan, pluripremiata specialista nella medicina del dolore, ha scritto questo libro per aiutare chi soffre di dolore cronico a prendere piena coscienza della propria situazione e a vivere in modo più sereno. Con numerosi casi studio e consigli, Furlan si è basata sulla sua esperienza trentennale e sulla conoscenza dei più recenti progressi nel trattamento del dolore. Questo manuale non offre nessuna bacchetta magica ma una sana consapevolezza di cosa si può fare per combattere il dolore.
Biografia autore:La dott.ssa Andrea Furlan è ricercatrice al KITE Research Institute e lavora come fisiatra al Toronto Rehabilitation Institute, specializzata nel trattamento del dolore cronico. Laureata in Medicina presso l'Universidade de São Paulo in Brasile, ha terminato poi la specializzazione in Fisiatria. Trasferitasi in Canada nel 1997, ha conseguito il dottorato di ricerca in Epidemiologia clinica presso l'Institute of Health Policy, Management and Evaluation all'Università di Toronto. Dopo una borsa di studio come ricercatrice clinica presso il Toronto Rehabilitation Institute, ha iniziato a lavorare come docente di Medicina presso la Divisione di Medicina Fisica e Riabilitativa dell'Università di Toronto. Oggi segue i pazienti con dolore cronico presso il Toronto Academic Pain Medicine Institute. Ha vinto numerosi premi e riconoscimenti per la sua attività di divulgazione. Il suo canale YouTube ha milioni di visualizzazioni ed è seguito da persone di tutto il mondo.
Che cosa si aspettavano tra gli anni Settanta e Ottanta del Novecento le giovani mediche, decise a varcare la soglia del moderno scenario della nascita? Il libro documenta le scelte e l’impatto delle specialiste in Ginecologia e Ostetricia in un momento storico irripetibile. Attraverso una survey, l’autrice indaga sulle condizioni dell’apprendistato e della pratica clinica di una professione fino ad allora prevalentemente maschile. Approfondisce poi la situazione delle specializzande e neospecialiste di oggi, accomunate alle generazioni precedenti dal desiderio di mettersi al servizio dei bisogni di salute riproduttiva delle donne ma – complice anche il generale clima di precarietà dei sistemi sanitari – ancora non pienamente valorizzate come ottime dirigenti, potenziali madri e leader. Eppure, la novità storica, in Italia e non solo, è il costante avanzare di uno straordinario numero di ginecologhe. L’auspicio è che riescano tutte insieme ad orientare la sanità realizzando nuovi modelli di formazione, organizzazione, relazione. Modelli che finalmente pongano i luoghi della nascita al centro dell’attenzione, affinché la sala parto diventi accogliente per tutte le donne, quelle che partoriscono e quelle che curano.
Biografia autore:Sandra Morano è specialista in Ginecologia ed Ostetricia, ricercatrice presso l’Università degli Studi di Genova, con principale interesse sulla promozione della continuità delle cure alla nascita, fino a creare (2000) e dirigere nel nostro Paese il primo Centro Nascita Intraospedaliero. Principale Investigatrice in Italia del progetto Europeo Optibirth( 2012-2015), con l’obiettivo di ridurre la %TC allora al 38%, ha contribuito alla sua progressiva diminuzione. Con la pandemia l’interesse si è allargato al mutato scenario della sanità e alla preminente femminilizzazione del lavoro di cura, in particolare medico, che richiede un radicale cambiamento nell’ organizzazione, formazione e management. Attualmente impegnata con un contratto di ricerca presso la stessa Università e coinvolta in altri progetti europei, ha al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche tra cui i volumi “Chi ha paura della maternità?”(Aracne, ed, 2014, ), La sanità che vogliamo, (Moretti &Vitali, 2021), Donne che curano le donne- Ginecologhe e sala parto tra passato e futuro(Carocci, 2024).
Celeste ripercorre, attraverso le pagine del suo diario, un lungo e doloroso periodo in cui ha affrontato una grave malattia dalla quale poi è guarita. Nelle sue parole c’è tutta la riconoscenza per i suoi “angeli”, ovvero gli amici e i parenti che l’hanno sempre sostenuta anche nei momenti di difficoltà, e l’empatia verso quei “compagni di viaggio” che ha conosciuto nelle stanze dei vari ospedali. Le sue parole vogliono essere un punto di riferimento per tutte quelle persone che si trovano ad affrontare una malattia.
Biografia autore:Claudia Boetto si è ritrovata scrittrice durante la sua permanenza forzata in ospedale, per riempire le giornate ma soprattutto per testimoniare quei momenti così dolorosi e al tempo stesso pieni di vita. Il suo stile è semplice, chiaro, preciso e con un’eccellente capacità di cogliere e trasmettere quei dettagli che rendono emozionante e importante un’opera.
«La situazione di Cesare è molto grave. È giusto che te lo dica. Fate tutto quello che potete con lui, non rimandate.» La storia di Valentina, Federico, Ale, Terry e Cece si è interrotta qui, tra le mura di un ospedale e la paura di non avere più tempo. Loro, però, si erano fatti una promessa: anche nei momenti più bui, tra le ombre, avrebbero cercato la felicità. Così, tra feste di compleanno e gite in canoa, la loro storia continua, e con l’estate ormai alle porte il loro viaggio diventa molto di più. Abitare ogni giorno il dolore di Cece e assistere alle conseguenze della malattia sul suo corpo e sulla sua mente per Valentina è sempre più difficile, ma adesso, il suo racconto svela vecchi ricordi con cui è necessario fare i conti. Le cicatrici del passato sono sempre state lì, profonde, cucite addosso a lei come un vestito troppo stretto, e Valentina sa bene che, se tentare di liberarsene è impossibile, trovare il coraggio per affrontarle è fondamentale. Per lei è arrivato il momento di far luce sul dolore, raccontarlo, riconoscere le crepe e spezzare una volta per tutte il cerchio di quegli abusi che per anni hanno occupato un posto troppo grande nella sua vita. Così, attraverso il racconto della malattia di Cece, Valentina dà vita a una nuova storia emozionante dai confini sfumati, in cui passato e presente, amore e dolore si mescolano. A tenderle la mano ci sono, come sempre, Federico, Ale, Terry e Cece. Anche loro hanno dovuto imparare in fretta che, di fronte a un dolore così forte, per preservare l’amore a volte è necessario riconoscere i propri limiti e chiedere aiuto. Tra farmaci sperimentali, terapie fuori protocollo, gioie e incertezze, la storia di Cesare continua, con una nuova melodia in sottofondo: il rumore delle onde che si infrangono sulla scogliera e poi ritorna- no, ricordandoci che la vita continua, e la speranza può diventare una guida potente. E se un nuovo ostacolo spaventoso bloccherà la strada, loro, insieme, voleranno sopra la paura.
Biografia autore:Valentina Mastroianni è mamma di tre figli: Alessandro, Teresa e il piccolo Cesare, che ha perso la vista a 18 mesi a causa di una neurofibromatosi. Da allora Valentina si occupa di stargli vicino e di alimentare la sua forza e voglia di vivere con il suo amore. Attraverso i suoi canali social ha iniziato a raccontare la loro storia raggiungendo e facendo commuovere oltre 300.000 persone. Per DeAgostini ha già scritto il bestseller La storia di Cesare.
Le emozioni guidano il nostro viaggio attraverso il mondo del cibo e in questo libro esploriamo il legame tra ciò che proviamo e ciò che mettiamo nel nostro piatto. Affrontando argomenti delicati, come il rapporto tra emozioni e alimentazione, scopriamo come gioia, tristezza, stress e persino noia influenzino le nostre scelte alimentari. Attraverso una lente emozionale esaminiamo il motivo per cui mangiamo, andando oltre il semplice nutrirsi per comprendere il desiderio di conforto, gratificazione e connessione. “Mangiare non equivale a nutrire” – questa frase ci guida nel nostro percorso, mentre esploriamo come distinguere tra il cibo che ci nutre veramente e quello che ci appaga momentaneamente. Attraverso un viaggio di auto-riflessione e consapevolezza, impariamo a navigare tra le tentazioni del cibo spazzatura e a fare scelte alimentari che sostengano veramente il nostro benessere. Esplorando l’influenza delle emozioni sull’alimentazione, il libro ci guida a trovare un equilibrio nella nostra relazione con il cibo, combinando antichi insegnamenti con approcci moderni. In questo contesto, si apprenderà anche l’importanza dei Fiori di Bach, un metodo naturale per riequilibrare le emozioni che spesso influenzano le nostre scelte alimentari. L’uso dei Fiori di Bach ci offre uno strumento prezioso per sviluppare una consapevolezza emotiva più profonda, favorendo così un rapporto più sano e armonioso con il cibo.
Biografia autore:Nicoletta Bambieri, farmacista esperta in alimentazione. Dopo la laurea in Farmacia ha conseguito il Diploma di Farmacista Esperto in Omeopatia (Scuola Superiore di Omeopatia SMB ITALIA - Homeopatia Universalis) e si è poi specializzata seguendo un Master in Nutrizione e Dietetica applicata.
Capri, 1995. Elio Sica, direttore dell’azienda cura turismo e soggiorno, strappa a Enrico Di Salvo, un affermato chirurgo, la promessa di seguirlo in una missione lungo il Rio delle Amazzoni. È l’inizio di un’amicizia che per vent’anni li porterà a coordinare insieme équipe di medici e volontari in collaborazione con il Pime e la Funai (Fundação Nacional do Índio) in Amazzonia, per poi spostarsi dal 2000 in Africa, con i missionari dell’ordine di San Camillo. Miseria, malattie, interventi chirurgici in extremis e incontri indelebili si intrecciano in un racconto «di volta in volta avventuroso e sommesso, tragico e ironico, dolente e sorprendente», come scrive nella postfazione il prof. Nunzio Ruggiero. Il libro rappresenta anche il testamento spirituale del suo autore, scomparso poco dopo la pubblicazione del libro: un invito a costruire e sperare anche quando tutto sembra perduto.
Biografia autore:Enrico Di Salvo (1949-2025), chirurgo e professore fuori ruolo di chirurgia generale e dei trapianti all’Università di Napoli. Ha fondato con Elio Sica la ONG “Sorridi Konou Konou Africa” a sostegno dei poveri del Bénin e del Togo, oggi presieduta dalla vedova di Enrico, la prof.ssa Bianca Gasparrini. È stato componente del Consiglio Direttivo e della Commissione scientifica del Centro interuniversitario di ricerca bioetica di Napoli.
Il libro "Eneo Umberto Mian: Una vita per la Dermatologia", frutto della curatela attenta di Marco Romanelli e Leonardo Arrighi, si presenta come un'opera commemorativa di notevole spessore, pubblicata in occasione del centesimo anniversario della nascita del Professor Eneo Umberto Mian (1924-1996), una figura che ha profondamente segnato il panorama medico e accademico italiano. Come sottolineato con enfasi nella Nota dei Curatori, che funge da preludio introducendo le motivazioni profonde e gli ambiziosi obiettivi del volume, questa pubblicazione non è un mero omaggio, ma un tentativo di restituire la complessità di una personalità poliedrica. I curatori esprimono gratitudine alla famiglia Gentili Mian, in particolare a Maurizio e Carla Mian, per aver generosamente messo a disposizione materiali preziosi, essenziali per la realizzazione dell'opera. Il volume si prefigge di tracciare un ritratto completo e sfaccettato di Mian, illustrandone con dovizia di particolari la sua eminente figura di dermatologo clinico e ricercatore, di scienziato rigoroso e innovatore, di uomo dai profondi valori e di umanista sensibile e colto. La sua lunga e fruttuosa carriera si è intrecciata in modo indissolubile e significativo con la storia dell'Università di Pisa, con le vicende dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, contribuendo in maniera tangibile all'evoluzione della sanità in generale. È fondamentale ricordare che Mian ha guidato con saggezza e lungimiranza la Clinica Dermatologica pisana per quasi un quarto di secolo, dal 1972 fino alla sua improvvisa scomparsa, lasciando un'eredità scientifica e umana di grande valore.
Biografia autore:Marco Romanelli è nato a Pisa nel 1960 e si è laureato in Medicina e Chirurgia alla Università di Pisa nel 1987. Successivamente ha conseguito il titolo di specialista in dermatologia nel 1991 e poi di specialista in Idrologia Medica nel 1998. Ha inziato la carriera accademica nell’Università di Pisa come Ricercatore dal 2000, pasando poi a Professore Associato nel 2014 e Professore Ordinario dal 2019. Dal 2015 dirige la unità operativa complessa di dermatologia presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana. Ha recentemente ricevuto il prestigioso Presidential Award dalla American Academy of Dermatology e ha all’attivo oltre 270 pubblicazioni su riviste indicizzate internazionali. Dirige il master in Medicina Termale ed è coordinatore della Wound Healing Task Force all’interno della European Academy of Dermatology and Venereology. Leonardo Arrighi è nato a Bologna nel 1987 e vive a Mezzolara di Budrio. È laureato in Italianistica all’Università di Bologna. Ha collaborato con alcune riviste culturali: Les Lettres Françaises (Parigi), Verso (Parigi), La Presse Nouvelle – Magazine Progressiste Juif (Parigi), Zeta – rivista internazionale di poesia e ricerche (Udine). Dal 2013 conduce studi storici, che sono confluiti in numerose pubblicazioni. Nel 2019 ha pubblicato Benedetto Schiassi. La Scienza medica dialoga con l’assoluto (Edizioni ETS, Pisa). Nel 2021 ha pubblicato Curzio Massart. Lo scienziato e l’umanista (Edizioni ETS, Pisa). Nel 2022 ha pubblicato Gabriele Monasterio. Maestro e innovatore (Edizioni ETS, Pisa), a cui è stato assegnato il Premio letterario nazionale “Pisa” 2023, sezione saggistica.
La disciplina dolce è un approccio educativo che pone il suo focus sull’ascolto e il rispetto del bambino, rifiutando il sistema dei premi e delle punizioni, proponendo alternative per affrontare crisi di rabbia e capricci. Ma attenzione a non confondere la disciplina dolce con il lassismo e con un’educazione troppo indulgente. La disciplina dolce viene infatti definita anche “dolce fermezza”, che è poi l’atteggiamento da tenere in ogni situazione con i bambini. È importante, infatti, anche quando temiamo di farli soffrire, non venire meno alle nostre posizioni e mostrarci sicuri di noi. Un bambino che piange a fronte di un no, non è un bambino che soffre, ma è semplicemente un bambino che manifesta la sua frustrazione poiché è ancora incapace di accettare un divieto. Ci vuole tempo per acquisire questa abilità, ma non per questo noi dobbiamo tornare sui nostri passi venendo meno al nostro ruolo di guida. Se neghiamo al bambino la possibilità di provare questa frustrazione, sarà un adulto incapace di far fronte alle difficoltà e alle frustrazioni che inevitabilmente nella vita si troverà ad affrontare. Nel processo educativo, il rispetto delle regole deve esserci e anzi è visto come un bisogno naturale del bambino. E chi non stabilisce regole non segue di fatto i principi della disciplina dolce.
Biografia autore:Elisa Giusti, educatrice professionale, è specializzata negli ambiti della perinatalità e della disciplina dolce. Dopo aver lavorato per anni nel settore scolastico occupandosi di disabilità, ha fondato, in provincia di Modena, il polo d’infanzia “A piedi liberi”, un servizio educativo nella natura per bambini da 0 a 6 anni, che si propone come alternativa alla scuola tradizionale. Attraverso la sua pagina Instagram aiuta quotidianamente migliaia di madri e di padri alle prese con le sfide della genitorialità.
"Non sono qui per darvi consigli, per dirvi 'fate così' o 'evitate questo'. Ho imparato che lasciare andare e andare avanti sono due cose molto diverse. Eppure, per quanto lo sappia, ricado sempre. Forse è la speranza che mi tiene agganciata, forse è il desiderio di essere capita, amata davvero. Ma so anche che, prima di tutto, devo amare me stessa. Perché, alla fine, siamo noi i veri protagonisti delle nostre vite."
Biografia autore:Rita Migliaccio, Sportiva. Mamma e fotografa. Da circa 25 anni dietro il suo obiettivo, raccoglie e ferma l'attimo essenziale dello sport, quello fatto di sorrisi, lacrime ed emozioni. Raccontando la parte più emozionale dell'essere umano. Innamorata della vita e dell’amore. Perennemente in attesa del suo cavaliere azzurro che la porti via con il suo cavallo bianco.
Sono 11 milioni le donne tra i 40 e i 65 anni. Questa fase io la chiamo Età di Mezzo, perché mezza età è un termine obsoleto che ha il sapore triste del tailleur sotto al ginocchio della Signora Fletcher. Ma l’Età di Mezzo è una terra che va conquistata, perché gli anni che si hanno non li si deve dimostrare. Un volto senza traccia delle notti insonni passate a cullare un bambino o a bere tequila sulla spiaggia. Capelli senza traccia delle permanenti bruciate o del vento che li ha scompigliati mentre ti scapicollavi giù da una discesa. Un corpo senza traccia dei pesi portati. Allora forse ti diranno: sei ancora bella. Oddio! Ma ancora fino a quando? Fino a domani? Ancora sei mesi? Questo libro accompagna le donne dell’Età di Mezzo a fiorire dopo gli Anta… e questa è una rivoluzione!
Biografia autore:Alessandra Tinozzi nasce a Torino nel 1966. Dopo la laurea in Storia del Teatro frequentata l’International Center of Photography di New York e inizia ad occuparsi di fotografia. Torna in Italia, e apre il suo studio grazie al quale, per i successivi vent’anni, vive felicemente da fotografa. Lavora in ambito pubblicitario per grandi marchi, agenzie pubblicitarie, giornali, enti, aziende e multinazionali. In quegli anni incontra il Buddismo e inizia un percorso personale e spirituale di grande trasformazione che non ha mai abbandonato. Dopo anni frenetici in cui vive a Roma, Londra, New York e persino Bali, all’età di 48 anni si sposa e si trasferisce a Milano dove frequenta il Master in Coaching di Accademia della Felicità e approfondisce le tematiche dell’ageismo, soprattutto legate al mondo femminile. Quelli sono anni di grande approfondimento e trasformazione che portano all’apertura di una nuova attività come coach: lo studio LATE BLOOM. “Fiorire dopo gli Anta” è il percorso con cui aiuta le donne nei processi di cambiamento e crescita durante i difficili ma propizi anni dai 40 in su. Dopo l’esperienza della pandemia decide di tornare a vivere nella casa di campagna di famiglia, in Piemonte, con suo marito e i suoi cani. Da qui gestisce le sue sessioni di coaching on-line lavorando con centinaia di donne da tutta Italia e organizza retreat di formazione dedicati a donne dell’Età di Mezzo che sono decise a manifestare la loro seconda fioritura. Questo è il suo primo libro.
La dott.ssa Pedrazzoli, in questo nuovo libro, ci accompagna per mano alla scoperta degli “Amori Invisibili”, avventurandosi con empatia e profondità nel delicato territorio delle ferite emotive causate dalla trascuratezza durante l’infanzia. Attraverso una prospettiva illuminante, il libro esplora come queste esperienze trascurate possano gettare ombre lunghe sulle nostre relazioni affettive, plasmando il nostro modo di connetterci con gli altri e con noi stessi. L’autrice mette in luce come la trascuratezza, sia essa emotiva, fisica o psicologica, possa agire silenziosamente, modellando il nostro concetto di amore e intimità. Il libro invita i lettori a esplorare il proprio percorso personale, a riconoscere le cicatrici nascoste e a trasformare il dolore in forza di guarigione. Offre spunti preziosi su come superare le sfide delle relazioni affettive, costruendo connessioni più profonde e significative. È una risorsa preziosa per coloro che cercano comprensione e risoluzione, aprendo la porta a una vita di relazioni più consapevoli e appaganti.
Biografia autore:Elisabetta Pedrazzoli, nata a Firenze, ha però vissuto fino ai 17 anni a Milano, quando si trasferisce a Roma, dove si è laureata in Medicina con tesi presso il Servizio di Neuropsichiatria Infantile. Si è abilitata alla Professione presso la medesima Università e ha lavorato per alcuni mesi con una Borsa di Studio in Medicina Generale. Dal 1991 ha lavorato presso il Servizio Pubblico in Valtellina, prima nel campo della prevenzione delle malattie infettive e poi presso l’Unità Operativa Psichiatrica. Si è specializzata in Psicoterapia Cognitiva Comportamentale presso l’APC, sede di Verona. Dal 1999 al 2005 ha lavorato a Milano come libero professionista presso l’APPC (Associazione Per la Psicoterapia Cognitiva) e dal 2005 a Studi Cognitivi, presso cui è stata docente della scuola di Specializzazione presso le varie sedi in Italia. Ha tenuto gruppi di lavoro sulla procrastinazione per approfondire lo studio delle diverse tipologie e indicazioni terapeutiche ai procrastinatori. È stata docente presso l’Università della Terza Età di San Donato Milanese. Ha partecipato a diverse pubblicazioni, tra cui: “Ipocondria” di E. Pedrazzoli e F. Centorame, contenuto in “Psicoterapia cognitiva dell’ansia” a cura di S. Sassaroli et al. (2006) - R. Cortina “La procrastinazione ed il ritardo“ di E.Pedrazzoli e F.Centorame , contenuto in “Atteggiamenti interpersonali in terapia cognitiva” a cura di Lissandron S. et al. (2009) – Ed. Alpes Dal 2018 lavora come libero professionista presso Lo Studio Bianco, a Milano. Ama la sua famiglia, gli animali e le piante ed il suo lavoro.
Nella penombra di un’esistenza spezzata, Guido ha solo due motivi per alzarsi dal letto: i weekend con il figlio di otto anni e il lavoro di giornalista. Ma non basta, per chi ha attraversato con la moglie un uragano chiamato Sla. La depressione, di cui soffre fin da giovane, ora è un macigno insopportabile al punto che ogni azione quotidiana sembra impossibile. Tra passato e presente, affetti infranti e ricomposti, il protagonista racconta quei piccoli passi che lo portano a riscoprire, tra le crepe della sofferenza, la bellezza nascosta.
Biografia autore:Elena Borravicchio (Torino, 1981) è laureata in Filosofia, giornalista pubblicista, moglie, mamma. Vive a Monza, dopo un periodo in Brasile e un altro ad Abu Dhabi. Ha una passione connaturata per la scrittura, suo canale espressivo privilegiato, insieme alla danza e alla fotografia. Ama il teatro, l’arte, la musica e tutto ciò che fa vibrare l’anima. Questo è il suo primo romanzo.
La vulvodinia è una malattia ginecologica caratterizzata da dolore cronico a carico della vulva e dei tessuti che circondano l’accesso alla vagina. Pur essendo una patologia frequente (colpisce circa il 12-15% delle donne), la vulvodinia viene spesso diagnosticata tardivamente perché sottostimata e percepita come difficile d’affrontare. Non a caso, a lungo, la vulvodinia è stata classificata come “malattia psicosomatica” o, addirittura, “psicogena”. La sua eziologia è ancora sconosciuta, ciò significa che il meccanismo che la porta a instaurarsi e cronicizzarsi non è noto e, al momento, le terapie si concentrano sulla cura dei sintomi oppure, come nel caso di questo manuale, su approcci naturali e olistici.
Biografia autore:Chiara Serafini, laureata in Giurisprudenza e in Lingue e letterature moderne, diplomata Istruttrice fitness, per superare la patologia oggetto di questo manuale si è dedicata allo studio del corpo umano e ad approcci di cura olistici.
La tranquillizzante vetrina di un negozio di fiori cela un mondo ‘altro’. La protagonista del romanzo, Isabelle è segnata da una menomazione fisica, e ancor di più, da una madre che la avvia adolescente alla prostituzione. Una donna spietata che usa la figlia per un bieco attaccamento al denaro. Dentro a quel negozio gli avventori sono distinti signori dalla reputazione inattaccabile che cercano qualcosa di diverso dai fiori. Isabelle non è fatta per quella vita. Il destino le farà incontrare Matteo, giovane rampollo di una famiglia di industriali. Lui se ne innamora a prima vista, superando ogni pregiudizio fisico e sociale. Il racconto si svolge tra la periferia di Milano e un anonimo paesino sul Lago di Como. Alberto Magatti annoda con sapiente delicatezza il tema della prostituzione giovanile consumata tra le mura domestiche con la conseguente sofferenza psicologica che nel caso di Isabelle si manifesta nell’anoressia. Gli ingredienti centrali dell’amore, dell’amicizia e del lavoro in fabbrica sono amalgamati da una buona dose di speranza e di saggezza qui incarnati soprattutto da Marcella, la governante della famiglia di Matteo che segue le vicende con occhio e calore materni. I mondi dei due protagonisti, distanti tra loro anni luce, si intrecciano in una trama che si complica con una tinta di giallo che conduce a un finale sofferto ed imprevedibile. Una scrittura semplice e dettagliata, aiuta il lettore ad entrare passo dopo passo nelle vite di due giovani che nel tentativo di superare un passato infelice, metteranno tutto il loro amore nella ricerca di una agognata felicità.
Biografia autore:Alberto Magatti, 15 settembre 1964, Mandello del Lario, Lago di Como. Imprenditore impegnato per 45 anni nella conduzione dell’azienda di famiglia nel settore della meccanica di precisione, settore nel quale ha ricoperto ruoli di responsabilità nelle associazioni territoriali. Istruttore subacqueo, ha fatto parte per 10 anni del gruppo di protezione civile sommozzatori della provincia di Lecco. Per vincere la paura di volare, nel 2009 ha ottenuto il brevetto di pilota di aereo. Impegnato nel sociale, dal 2016 ricopre la carica di Presidente della Cooperativa sociale “Incontro” a Mandello del Lario che, grazie a un gruppo di lavoro efficiente, avvicina al mondo del lavoro persone con disabilità. Nel 2016 ha pubblicato Dall’officina alla cucina, quattro chiacchiere tra i fornelli; nel 2021, il primo romanzo Dado e le farfalle silenti, che è stato un piccolo caso letterario; l’anno successivo, Ludovico detto Vico, sempre per l’editore TAM.
Un viaggio nel tempo e nello spazio sotto il segno del bacio, anzi dei baci, così tanti e così diversi. L’idea nasce dal bacio originario, dalla nostra prima esperienza di vita che sembra segnare il passo e il desiderio di ritrovare la pienezza del seno materno, promessa di felicità. Così il bacio diventa il simbolo dell'inizio di ogni amore. Ma i baci sono anche molto altro e l'autrice ne racconta i mille significati, dal bacio nella storia, all’interpretazione dello stesso nelle varie civiltà, dal bacio protagonista nell'arte, nella letteratura, nel cinema, fino al bacio che diventa dolce cibo da gustare.
Biografia autore:Ilaria Guidantoni, giornalista fiorentina, scrittrice e traduttrice, vive tra la Toscana, Milano e Tunisi. Si occupa di cultura del Mediterraneo. Studi classici e una laurea in Filosofia Teoretica all’Università Cattolica di Milano; un Corso di Perfezionamento in Bioetica al Policlinico Gemelli di Roma con una tesi pubblicata sul mito della Bellezza; è Diplomata Sommelier A.I.S; è Socia Aset Toscana. Collabora con BeBeez.it/Milano Finanza per le pagine di cultura. Cura mostre d’arte ed eventi culturali. Tra i suoi ultimi lavori la traduzione dell’ultima opera di Jean-Jacques Rousseau con il titolo italiano Le fantasticherie di un vagabondo solitario (2022) e Carmi del poeta Odilon-Jean Périer (2023) per LdM; per Oltre Edizioni, traduzione inedita in Italia del Pasolini d’Algeria, Jean Sénac: Ritratto incompiuto del padre (2017) e Per una terra possibile (novembre 2017); il 2 giugno 2020 è uscito in ebook I giorni della peste 2.0 – riflessioni emozionali dal confinamento.
Michele è un giornalista di 46 anni che nel giro di pochi mesi perde la vista. Deve ricalibrare la propria vita, reimparare a camminare, lavorare, fare la spesa, gestire lo sguardo pietistico degli altri. Tra i tentativi di corteggiare una collega, le truffe di chi cerca di approfittarsi della sua fragilità, le difficoltà tecniche connesse alla professione, le complicazioni burocratiche, Michele affina altre sensibilità: gli odori, in particolare, diventano colonna sonora della sua giornata. La vicenda, raccontata anche con molta ironia, di un uomo tenace che, con il cane Asia al suo fianco, non rinuncia alla propria autonomia e al proprio mondo: nemmeno nella metropolitana di Roma.
Biografia autore:Alessandro Forlani è nato a Piacenza nel 1967, vive da molti anni a Roma. Giornalista per RaiRadio1, ha condotto e curato programmi culturali, di attualità e podcast sempre per Radio Rai. È autore di saggi storici sulla Resistenza e sui misteri d'Italia. Questo è il suo primo romanzo.
L’autismo affrontato in modo più leggero e propositivo e allo stesso tempo serio e professionale, non come qualcosa da curare, ma come un viaggio di crescita sia per chi lo vive in prima persona sia per coloro che fanno parte della vita di questi bambini speciali. E lo sono davvero, se l’autrice ha scelto di usare come titolo proprio una frase che un suo alunno ripeteva spesso: “Il cammello vive nello spazio”. A molti può non dire nulla, ma se si riflette un po’ si può intuire che è una metafora geniale di come forse si sente il neurodiverso, immerso in un luogo silenzioso, tranquillo, dove galleggia felice guardando la Terra da lontano. Ecco, la sfida è proprio quella di raggiungere il cammello nello spazio e metterci in contatto con lui, in quella bolla sicura e luminosa, con rispetto e serietà, comprendendo che non esistono bambini autistici e bambini neurotipici, ma solamente bambini, ognuno con le proprie specificità.
Biografia autore:Sono Silvia Cragnolini, un’insegnante di sostegno laureata in scienze della formazione primaria e ho sempre avuto l'attrazione per la diversità e per aiutare il prossimo; da dieci anni mi sento di dire che ho l'onore di lavorare con bambini della scuola primaria con Bisogni Educativi Speciali, in particolare autistici. Cerco di combinare come meglio posso e con moltissima passione il mio ruolo di maestra, moglie e madre di una meravigliosa bambina di 3 anni che mi ha accompagnato dolcemente, mentre era nel pancione, durante la stesura di questo testo; ho aspettato che crescesse per riprendere in mano quanto scritto e provare a condividerlo con colleghi, personale sanitario, genitori, e anche alunni stessi adulti. pubblicarlo.
Il canto del merlo – Eugenio Suardi, medico di tutti è il racconto biografico di Eugenio Suardi, da molti ricordato come “il Dottore”, da tanti riconosciuto come un instancabile uomo che ha dedicato la vita alle comunità di cui ha fatto parte. Dalla povertà della famiglia ai sacrifici per pagarsi gli studi, dalle esperienze giovanili all’impegno civico, questo libro racconta la sua storia, con particolare riferimento all’attività svolta come medico condotto al servizio del prossimo. Voce narrante di questa avventura biografica è la figlia Cinzia che, in un vortice di aneddoti e ricordi, raccolti anche tra amici, parenti e conoscenti del dottor Suardi, ci condurrà attraverso la vita di un uomo che ha contrassegnato un periodo storico nella provincia di Bergamo. Un volume che fa riflettere sul ruolo che avevano i medici nei piccoli paesi dell’Italia del secolo scorso quando, a cavallo tra povertà e crescita economica, la medicina era vicina alle persone e il medico interpretava in maniera originaria lo spirito del giuramento di Ippocrate. Un “libro eredità” che è testimonianza delle esperienze di vita di un uomo in un determinato periodo storico, ma che può anche essere letto con la lente di ingrandimento di un tempo dilatato, un esempio per le generazioni di oggi e del futuro.
Biografia autore:Cinzia Suardi è fondatrice e attuale Presidente dell’associazione “Dr. Eugenio Suardi” costituita nel 2005 per mantenere viva la memoria, l’insegnamento e l’esempio di vita del Dottor Eugenio Suardi. Le testimonianze raccolte in questi 15 anni di attività associativa sono state lo sprone per progettare la scrittura di questo primo libro dedicato al padre. Laureata in scienze politiche all’Università degli Studi di Milano, operante nel settore delle politiche attive del lavoro e impegnata nell’ambito sociale, è alla sua prima esperienza nel campo della scrittura.
Le recenti acquisizioni sul microbiota riguardano aspetti, oltre che della fisiologia e della medicina, anche della nutrizione. Ci mostrano come, nell’ecosistema del corpo umano, quello cellulare non sia altro che un semplice contenitore della popolazione microbica, non solo numericamente superiore, ma anche più performante, e come il ruolo principale dell’apparato digerente non sia nutrirci, ma proteggere il microbiota, anche dal cibo. Il rapporto che il corpo microbico ha con il corpo cellulare è simile al nostro nei confronti delle nostre abitazioni: ci mantiene sani per avere in cambio un ambiente confortevole. Data la sua forza, non dovrebbe essere difficile essere sani. Evidentemente facciamo tanti errori, soprattutto nella dieta. Infatti, oggi siamo in grado di capire i precisi meccanismi per cui il cibo possa essere considerato la migliore medicina, purché la dieta sia basata sulle conoscenze e non su opinioni e su false credenze.
Biografia autore:Paolo Mainardi, subito dopo la laurea in Chimica, a indirizzo Chimico-fisico, entra a far parte di un gruppo di ricerca sull’epilessia dell’Università di Genova. Individua un’azione serotoninergica in una sieroproteina del latte, così sposta il suo interesse dal cervello all’intestino, scoprendo il microbiota. Affronta aspetti della nutrizione confrontandosi con il mondo scientifico del settore.
Arricchito da una selezione di scritti per la pace e da innumerevoli suggerimenti di lettura, questo volume fornisce una dettagliata analisi degli squilibri che alimentano le tante guerre che infiammano il pianeta, integrata da una documentata descrizione delle prolungate conseguenze che ogni conflitto esercita sulla salute delle popolazioni coinvolte. Ne emerge un quadro estremamente articolato che dimostra l’interdipendenza delle problematiche esaminate, a partire da: • come l’indice di democrazia si associ alla distribuzione della salute • come la guerra aumenti l’esposizione ai rischi per la salute e danneggi i fattori di protezione • quale sia l’impatto delle sanzioni economiche sugli strati più fragili della popolazione • quali ambiguità possano inquinare la gestione degli aiuti umanitari • quali siano le principali fonti di insicurezza per rifugiati e sfollati • quale sia l’impatto devastante che ogni conflitto ha sulle strutture sanitarie dei paesi coinvolti • quali siano le maggiori conseguenze sul lungo periodo anche in termini di salute mentale • quale ruolo e quali responsabilità abbiano gli operatori sanitari nel documentare la violenza sulle popolazioni • come si sia sviluppato storicamente il rapporto fra scienza e società • come rispondere agli imperativi del disarmo. In appendice è presente una selezione di testi sulla guerra; inoltre la bibliografia scientifica è arricchita da una sezione commentata dedicata alla narrativa, da una filmografia, da una raccolta di titoli relativi a poesie, testi teatrali, fumetti e fotografie. Il volume è un importante contributo alla costruzione della pace che si rivolge agli operatori sanitari, ma anche agli studenti, agli insegnanti, a tutti i cittadini interessati alle scienze politiche, all’attualità, alla situazione internazionale.
Biografia autore:Maurizio Bonati, medico, già responsabile del Dipartimento di Salute Pubblica e del Laboratorio per la Salute Materno e Infantile dell’Istituto Mario Negri IRCCS di Milano. Direttore di redazione della rivista Ricerca&Pratica. È stato consulente per l’Organizzazione Mondiale della Sanità, autore e coautore di numerose pubblicazioni scientifiche. Collaboratore di organizzazioni non governative per progetti sanitari in Paesi con scarse risorse.
Il libro di Dario è un vero e proprio diario di un autistico che sorprendentemente rivela un mondo interiore che non si immagina esista. Da questo diario, all’avanguardia, rivoluzionario, illuminante, si comprende come gli autistici siano palazzi senza finestre all’interno dei quali c’è una vita piena di energia, di senso e di attività. La sindrome autistica oggi colpisce sempre più bambini, che vi rientrano a vari gradi. Non se ne conoscono ancora le ragioni o le cause, né cosa avviene nel segreto del loro mondo così apparentemente lontano dal circostante. Autismus, deriva dal greco αὐτός «stesso», perché coloro che ne sono interessanti, restano in un mondo tutto loro, con poche possibilità di uscirne, di relazionarsi con l’esterno. Resta l’esigenza di raggiungerli in questo margine, cercando il modo di non lasciarli soli, né prima, né durante, né dopo. L’editore ha scelto di pubblicare il libro e di non intervenire sulla scrittura di Dario, lasciandola così com’è, sincopata, con poca o nessuna punteggiatura, fatta di una grammatica semplice e personale, ma capace di restituirci i pensieri nella loro assoluta sincerità e di rivelarci un mondo profondo e oggi insospettabile. Il nostro intervento si è limitato ad asciugare qualche ridondanza e a ordinare per temi il flusso narrativo di Dario d’Albora.
Biografia autore:Dario d’Albora, è nato nel 1971 a Napoli dove vive. Da autistico, vuole trasmettere il messaggio delle possibilità espressive e comunicative che emergono anche con una condizione neuro-cognitiva con difficoltà nella comunicazione verbale, nonostante atteggiamenti molto finalizzati e alcuni comportamenti ripetitivi. Dopo aver conseguito una laurea in psicologia cognitiva, ha voluto scrivere per indagare a fondo le identità delle persone che, come lui, sono affette da autismo e la sua visione della condizione. Fa sport, prende parte attivamente alle attività di un centro per ragazzi con disabilità. Ama guardare film e per questo va spesso al cinema con la madre, sua mentore. Gli piace parlare, ma sa anche apprezzare i silenzi, dove si immerge profondamente con tutto il proprio essere. È convinto che il mondo è pieno di una luminosa bellezza che lo ha aiutato a capire cosa sia la vita.
Come vincere Ansia e attacchi di panico ti sembrano ostacoli insormontabili? Ti senti sopraffatto da pensieri negativi e preoccupazioni che sembrano non avere fine? Se la risposta è sì, allora questo libro può aiutarti. Il metodo Teddy Bear non offre solo un’esposizione teorica, ma anche un vero e proprio percorso terapeutico per guidare il lettore o la lettrice, passo dopo passo, verso una vita più serena e realizzata. L’idea fondamentale è che l’ansia e gli attacchi di panico sono causati da un profondo senso di abbandono. E quando ci sentiamo abbandonati, ci sentiamo anche vulnerabili e insicuri. Diventa quindi molto importante prendere coscienza di ciò che ha fatto scaturire il senso di carenza emotiva e svolgere un lavoro che aiuti a riempire questo deficit e a sviluppare sicurezza e autostima. In questo modo sarà facile riconoscere i sintomi dell’ansia, comprenderne le cause, prendere consapevolezza della propria condizione e a iniziare a gestirla. La seconda fase del percorso prevede la scelta del proprio personale Teddy Bear come simbolo di sicurezza e protezione e il suo utilizzo (quotidiano o al bisogno) per gestire l’ansia strisciante e gli attacchi di panico. Come provano le testimonianze delle tante persone che l’hanno sperimentato, questo metodo semplice, sicuro e adatto a tutte le età funziona davvero. Provare per credere!
Biografia autore:Elisa Zanelli, Psicologa clinica con specializzazione in psicoterapia sistemico-relazionale, svolge l’attività come libera professionista ed è specializzata in psicoterapia familiare e relazionale, disturbi d’ansia, problemi dell’infanzia e dell’adolescenza, sostegno alla genitorialità e miglioramento della performance personale. Ha un’esperienza ultradecennale nel Servizio Sanitario Nazionale e fornisce consulenza tecnico-forense in campo e penale.
Quando Gianpaolo Donzelli – che al momento dell’estensione del libro era presidente della Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Anna Meyer – mi chiese di scrivere un libro sulle molte attività ed esperienze che quotidianamente integrano il percorso di cura dei bambini e dei ragazzi ricoverati, l’impresa mi è sembrata ardua: tante le sollecitazioni, tante le elaborazioni teoriche messe a punto negli anni. Se nel panorama editoriale non mancano pubblicazioni che si occupano dei processi mentali di bambini e adolescenti posti drammaticamente di fronte all’ospedalizzazione, inedito ci è sembrato il tema relativo al ruolo dell’immaginazione. Ed è questo che abbiamo inteso approfondire. Come può infatti la fantasia sopravvivere quando la voglia di giocare, di andare a scuola, di amare o disobbedire è soffocata da qualcosa di invisibile che accade dentro al corpo? Nella realtà di tutti i giorni irrompe il “reale”, hanno sostenuto psicoanalisti di pregio: come mantenere, allora, vivo il pensiero di un bambino o di un ragazzo ricoverato? Come non farlo soccombere allo sconvolgimento del “reale”? Il mio letto è una nave trova in una sorta di principio omeopatico della mente – “curare l’immaginazione con l’immaginazione” – un’angolatura originale dalla quale osservare e rendere condivisibili esperienze concrete nelle quali l’apporto caleidoscopico della cultura si integra ai processi della cura e della guarigione in ospedale pediatrico. Dagli atelier di pittura ai taller di poesia, dalle passeggiate “del silenzio” alle fiabe dal mondo, dall’orto coltivato al giardino in fiore, dai laboratori ecologici al Reparto delle Bambole, la speranza è che il nostro libro sia utile strumento di conoscenza per genitori, medici, personale sanitario, educatori e insegnanti.
Biografia autore:Manuela Trinci, psicoterapeuta infantile, studiosa di letteratura per l’infanzia e saggista, vive e lavora a Pistoia. È socio fondatore e didatta dell’Associazione scientifico-culturale “Dina Vallino” (Milano), e membro dell’AEPEA (Associazione Europea di Psicopatologia dell’Infanzia e dell’Adolescenza). È il referente scientifico nella Direzione Scientifica della Ludoteca e Biblioteca (LudoBiblio) dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze. Si occupa della formazione di educatori per la fascia d’età 0-6 in diversi comuni e centri studi toscani. Conduce supervisioni cliniche nei servizi materno-infantili dell’AUSL di Bologna. Collabora con l’Accademia Drosselmeier dei librai e giocattolai italiani, con Radio 24 e con le riviste “Contrappunto”, “Hamelin”, “LiBeR”, “Gli asini” e altre ancora. È membro della giuria dell’unico premio italiano di saggistica psicoanalitica Gradiva-Lavarone. Fra i libri pubblicati si ricordano: Il bambino che gioca; Microbi. Tutti i bambini nascono piccini; La giusta fatica di crescere.
Può una sindrome genetica, che in molti casi genera forme di autismo, cancellare una persona escludendola da ogni contesto sociale? Giacomo De Nuccio, autore delle e-mail raccolte nel presente volume, è affetto dalla Sindrome dell’X Fragile che, nel suo caso, associa una tra le tante forme dell’autismo. Nonostante le difficoltà, le proprie e, non meno gravi, quelle derivanti dall’ambiente scolastico, Giacomo è stato in grado di completare gli studi fino al diploma di maturità. Al contrario ha conseguito la Laurea Magistrale in Lingua e Letteratura Italiana presso l’Università di Pisa in un percorso estremamente soddisfacente e pienamente inclusivo. Attraverso una parte delle numerose e-mail scambiate da Giacomo con docenti del Liceo e dell’Università di Pisa, con scrittori, con coetanei, con amici e giornalisti, Il Mondo di Giacomo descrive il faticoso percorso di una persona consapevole dei propri limiti ma determinata a stare al mondo e nel mondo proprio come persona e non come immagine di una sindrome. Tre i momenti che nel volume sottolineano, in particolare, l’importante ruolo che la scuola e lo studio hanno avuto e tuttora hanno nella vita di Giacomo De Nuccio il quale, attraverso la scrittura, riesce a vivere pienamente relazioni affettive, sociali, culturali che la sua condizione sembrerebbe negargli.
Biografia autore:Michele De Nuccio, già docente di Matematica nella Scuola Secondaria di Secondo Grado. Ha fatto parte, come formatore, del Piano Nazionale di Informatica (PNI) per la formazione dei docenti di Matematica e Fisica. Presidente della Associazione Italiana Sindrome X Fragile dal 2000 al 2008. Francesca Gentile, docente di Matematica nella Scuola Secondaria di Primo Grado, attualmente in pensione. Ha contribuito alla redazione del presente volume nella convinzione che la propria esperienza familiare possa essere di utilità ad altre famiglie.
Una famiglia alle prese con il dramma del disagio mentale. Una figlia dolente, una madre presente ma allo stesso tempo itinerante e un padre che cerca di barcamenarsi tra sensi di colpa, difficoltà quotidiane e la necessità di trovare un vero aiuto per sua figlia e per la sua famiglia. Una storia di solitudine e di amore profondo, di difficoltà e rabbia, di dolore e speranza. Un comico televisivo in bilico tra professione, impegni, incontri, quotidianità e problemi insormontabili e il suo amore viscerale e sospeso per una figlia sofferente e distante, mentre il rapporto intenso con la moglie Giulia si mescola alle esperienze tra il quotidiano e l’imprevedibile. Sullo sfondo la fragilità di un genitore, le sue paure e i suoi limiti, un sistema che non è in grado di tutelare che è in difficoltà, con la consapevolezza che anche quando una famiglia va in mille pezzi è necessario recuperare anche il più piccolo dei frammenti e cercare, spesso anche sbagliando, di ricomporla. Un romanzo che può aiutare chi vive situazioni analoghe, nello spirito di una collana editoriale che vuole offrire esempi e spunti per imparare a convivere con un problema, oltre che per superarlo, quando possibile.
Biografia autore:Fabio Selini vive in un piccolo paese in provincia di Bergamo. È sposato e due volte papà. Lavora come coordinatore del servizio animazione in una grande struttura per anziani. Ha pubblicato diversi libri e favole soprattutto sul tema dell'adozione e della fragilità: Il padre sospeso (Matilda editrice, 2008); Mentre stai dormendo (Bradipo libri, 2010); I giorni mai resi (Matilda editrice, 2014); Io non so ballare il samba (Ets edizioni, 2016); L'amore non basta (Ets edizioni, 2017); Marziani (Matilda editrice, 2020); Accanto a te, un passo indietro (San Paolo edizioni, 2021).
Francesca cresce con la madre malata di tumore. Mentre i suoi fratelli vengono trasferiti in un altro luogo, a lei, che ha solo sette anni, tocca il compito di starle vicino, di accompagnarla alle visite dai dottori, di assisterla a casa, di condividere la sua sofferenza. Un peso che diventa via via un macigno per una bambina di quell’età. Purtroppo per Francesca quell’esperienza intensa con la malattia la rivivrà in prima persona molti anni dopo, quando un giorno scopre casualmente di avere anche lei un tumore. Ha a casa un marito e due figli, anche loro piccoli come lo era lei, un lavoro alle Generali che le dà molte soddisfazioni ma che deve subito lasciare. Il calvario, fatto di continui esami, operazioni e dolori lancinanti, prosegue per anni mettendo a dura prova la capacità di resistenza di una donna in grado di non mollare mai. Una storia di sofferenza e di resilienza, raccontata con cruda verità, che può fungere da esempio per tutti coloro che si trovano a vivere in prima persona o sono vicini a familiari con gravi malattie e coloro che sono in salute e hanno vinto la lotteria della vita.
Biografia autore:Francesca Mantini nata a Trieste il 24.02.1970 . Laurea in Scienze Statistiche ed Attuariali conseguita all’Università degli studi di Trieste il 18.07.2003. Vive a Milano dal 31.10.2009 Lavora dal 2000 presso Assicurazioni generali –aviation underwriting Passioni: Lettura Arte Cinema Sport Adora leggere fin da bambina, il primo libro che ricorda di aver letto è “Il diario di Dorian Gray” di Osca Wilde e invece l’ultimo che l’ha molto commossa è stato “l’Appello” di Alessandro d’Avenia, che tra l’altro segue nella sua rubrica del lunedì sul Corriere della Sera.
Fin dalla nascita delle prime scuole di medicina e chirurgia, la donazione del corpo è stata la modalità principale per far progredire la formazione e la ricerca. Ad oggi, in Italia, questa è però purtroppo una pratica ancora sconosciuta e poco diffusa. Il primo paziente nasce proprio per rispondere a questa esigenza, all’interno dell’ambizioso progetto di collaborazione interdisciplinare fra il Dipartimento di Medicina e Anatomia, il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Bologna e il Dipartimento di progettazione e Arti applicate dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Attraverso 6 storie collegate tra loro, Il primo paziente vuole raccontare la storia della chirurgia, il valore dei rapporti umani tra professori e studenti, ma anche e soprattutto quanto sia fondamentale il donatore: l’importanza del donare il proprio corpo, le motivazioni che lo spingono a farlo sono il motore della storia, dalla prospettiva più intima e personale alle ragioni mediche e scientifiche. Ogni capitolo è illustrato con uno stile peculiare, ognuna legata intimamente ad una parte del nostro corpo, coinvolgono il lettore in una dimensione che stimola l’immaginazione ma che affonda le proprie radici nella realtà. In un rapporto tra nostalgia per il passato e preoccupazione per il presente, Il primo paziente arricchisce e consolida, auspicando una presa di coscienza collettiva che porti speranza al nostro futuro.
Biografia autore:Il gruppo è composto da autori e illustratori, molti dei quali esordienti, formatisi principalmente all’Accademia di Belle Arti di Bologna nei corsi di Fumetto e Illustrazione. Tra loro figurano giovani talenti come Vittoria Adorno, Davide Angelini, Emilia Benedetti, Francesca Gulino, Rachele Robotti e altri, tutti attivi in progetti editoriali. Alcuni, come Giuseppe "GB" Balestra, Laverve e Pastoraccia, hanno già esperienze consolidate, con pubblicazioni in Italia e collaborazioni internazionali con realtà come Netflix, Sony e Canicola. Il gruppo rappresenta un’interessante panoramica della nuova generazione di fumettisti e illustratori italiani.
Quattro miliardi di anni fa, molto prima che noi umani facessimo la nostra comparsa, sulla Terra esistevano due popolazioni di batteri procarioti, gli archei e i mitocondri. Dopo due miliardi di anni di pacifica convivenza – con tutta probabilità perché era aumentata la concentrazione di ossigeno nell’atmosfera – il mitocondrio, per evitare di bruciarsi, entrò nell’archeo. Questo processo di endosimbiosi diede origine alla cellula eucariota e quindi alla vita. I mitocondri, dunque, sono alla base dell’esistenza, la scintilla da cui scaturisce il processo evolutivo, il punto di partenza da cui genera la nostra storia. Un po’ come gli alberi e la vegetazione hanno creato in milioni di anni l’ambiente favorevole alla comparsa della popolazione umana, potremmo dire che i mitocondri hanno dato un impulso fondamentale al nostro sviluppo. Per questo sono così importanti, anzi fondamentali, per la nostra salute e il nostro benessere. Ma come possiamo mantenerli sani? Grazie ai suoi studi sui “floxati”, ovvero i pazienti con danni mitocondriali, Enzo Soresi, pneumologo, oncologo e studioso di neuroscienze di lungo corso, con l’aiuto del divulgatore scientifico Pierangelo Garzia, tocca gli snodi più interessanti, controversi e attuali della biomedicina e delle sue ricerche su questi batteri arcaici. Dai pericoli di alcuni antibiotici somministrati con troppa facilità alle conseguenze del Covid-19, il professor Soresi ci insegna a riconoscere i segnali dello stress mitocondriale e a prenderci cura di questi “organelli energetici”, uno dei modi per mantenersi in salute il più a lungo possibile.
Biografia autore:Enzo Soresi (1938), medico chirurgo, è specialista in anatomia patologica, malattie dell’apparato respiratorio e oncologia clinica. È stato membro attivo dal 1970 al 1998 della International Association for the Study of Lung Cancer e della European Organisation for Research and Treatment of Cancer. Dal 1980 al 1998 ha insegnato a Milano presso la Scuola di specialità in pediatria diretta dal professor Marcello Giovannini e successivamente presso la Scuola di specialità in malattie dell’apparato respiratorio diretta dal professor Luigi Allegra. Dal 1990 al 1998 ha diretto la divisione di pneumotisiologia dell’Ospedale Niguarda. Con Pierangelo Garzia e Edoardo Rosati ha scritto Guarire con la nuova medicina integrata (Sperling & Kupfer, 2012). Per Utet, nel 2005 ha pubblicato Il cervello anarchico, longseller che ha avuto numerose ristampe, oltre a Mitocondrio Mon Amour (2015) e Come ringiovanire invecchiando (2019), questi ultimi scritti con Pierangelo Garzia. Pierangelo Garzia è capo ufficio stampa dell’Istituto auxologico italiano, centro di cura e ricerca medica di rilievo europeo. Da anni si occupa di medicina, neuroscienze e psicologia scrivendo per riviste specialistiche. Ha collaborato con testate nazionali, tra cui “Le Scienze”, “Mind”, “Psychologies”, “Il Sole 24 Ore” e con la rivista internazionale “Cartier Art”. Con Enzo Soresi ha creato e alimenta dal 2009 il sito “Neurobioblog #Connessioni mente, cervello e corpo”. È nato e vive a Vigevano.
Perché ci sentiamo sempre stanchi? Perché facciamo fatica ad addormentarci o ci svegliamo di continuo? Come possiamo aiutare il corpo a riposare? Antonella Viola ci introduce ai ritmi circadiani, ovvero le oscillazioni delle funzioni di tipo fisico e comportamentale che seguono il più antico e meraviglioso orologio del mondo: l’alternanza di luce e buio. Il sonno, la temperatura corporea, la fame, le difese immunitarie e persino il dolore sono tutti soggetti a questo ascendente. L’adattamento degli organismi all’ora del giorno, così come i loro cambiamenti ritmici, è stato documentato da molto tempo, ma solo recentemente la scienza ha iniziato a comprendere quanto i ritmi circadiani influiscano sul nostro benessere. Il sonno, così importante per la nostra salute, è regolato da un ritmo circadiano chiamato appunto ritmo sonno-veglia, strettamente legato all’alternanza di luce e buio. La sincronizzazione dei nostri orologi biologici è quindi necessaria per proteggere il sonno e tutte le attività ad esso legate, come il consolidamento della memoria, ovvero quel processo che trasforma l’esperienza in ricordo. Ma non è solo la memoria del cervello a consolidarsi mentre dormiamo: anche la memoria immunologica, che ci permette di difenderci da virus e batteri, matura durante il riposo, e non a caso la perdita di sonno è associata a una maggiore suscettibilità alle infezioni. Il tempo del corpo ci svela la scienza dietro tutti questi meccanismi e Antonella Viola è la nostra guida d’eccezione che con gli strumenti rigorosi, creativi e sorprendenti della ricerca scientifica farà entrare nelle nostre vite il concetto di tempo biologico, aiutandoci a organizzare le giornate in modo da concedere al nostro corpo il tempo di cui ha felicemente bisogno.
Biografia autore:Antonella Viola è scienziata, divulgatrice e professoressa ordinaria di Patologia generale presso il dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Padova. Con Feltrinelli ha pubblicato Danzare nella tempesta. Viaggio nella fragile perfezione del sistema immunitario (2021), Il sesso è (quasi) tutto. Evoluzione, diversità e medicina di genere (2022) e La via dell’equilibrio. Scienza dell’invecchiamento e della longevità (2023.)
Un libro sui disturbi gastrointestinali funzionali nei bambini, ovvero quei disturbi che colpiscono il tratto digestivo, ma che non sono correlati a patologie organiche. Possono comparire a qualsiasi età, nella primissima infanzia, in adolescenza e continuare a manifestarsi anche in età adulta. Il rigurgito e le coliche, per esempio, riguardano i bambini piccolissimi, la stitichezza, la diarrea e il dolore addominale ricorrente compaiono invece nei bambini e nei ragazzi più grandicelli. Si calcola che questi disturbi siano oggetto di oltre il 50% delle visite presso i pediatri gastroenterologi. Fattori come ipersensibilità viscerale, infezioni, fattori genetici, stress e alterazioni del microbiota intestinale sono stati identificati come possibili cause, ma soprattutto risultano legati alla profonda connessione esistente tra cervello e intestino (l’asse intestino-cervello). Sono disturbi non gravi, ma che possono impattare notevolmente sulla qualità della vita del bambino e della sua famiglia e vanno quindi risolti e prevenuti con l’ausilio dell’alimentazione, dell’attività fisica, della cura delle emozioni e del mondo interiore del bambino. Questo libro affronta la tematica a 360° con un tono pratico e autorevole
Biografia autore:Mauro Cinquetti, padre di tre figli, in reparto e sul web è “il DOK”. Laureato con lode in medicina e chirurgia a Verona, è specializzato in pediatria, gastroenterologia e neuropsichiatria infantile. Autore di oltre duecento pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali, dal 2008 è primario di pediatria e patologia neonatale all’ospedale Fracastoro di San Bonifacio (Verona). È direttore del dipartimento materno infantile provinciale dell’azienda ULSS 9 Scaligera, presidente del Collegio dei direttori di pediatria e neonatologia del Veneto e docente alla Scuola di specializzazione in pediatria dell’Università di Verona. Per cinque anni consigliere nazionale della Società italiana di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica (Sigenp), è attualmente presidente della Società italiana di pediatria condivisa (Sipec). Continua a giocare, non più a calcio, rimanendone sempre appassionato.
Adolescenza ed emergenza fanno rima. Un attimo prima sembra tutto tranquillo, in ordine, cadenzato da rituali infantili e morbide scoperte, e, tutto a un tratto, scoppia l’incendio. Mentre bruciano certezze e competenze, noi adulti ci ritroviamo disorientati e persi. Perché essere genitori è un lavoro maledettamente difficile, continuamente mutevole. Ci impegniamo con il frutto del nostro cuore e delle nostre speranze, senza tanta preparazione, prigionieri di stereotipi e di pressioni interne ed esterne, con milioni di dubbi che ci lacerano ogni qualvolta prendiamo una decisione facendoci sentire sempre e comunque inadeguati. E allora, che fare? Nella confusione provocata dall’alieno racchiuso nella felpa col cappuccio che ha preso il posto del nostro bambino occorre rompere il vetro per trovare un sostegno immediato, concreto, su cui fare affidamento. Luca Nicoli, psicoanalista e padre, condivide le esperienze maturate negli anni con i ragazzi e le loro famiglie e propone parole chiare, di conforto e vicinanza. Non per comporre il manuale del perfetto genitore, né per consolarci con facili ricette, ma per suggerirci come seminare l’autostima in noi stessi e nei nostri figli, e fare in modo che germogli e cresca con radici profonde. Per aiutare noi e loro a prendere il volo.
Biografia autore:Luca Nicoli vive e lavora a Modena ed è membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana. Ha pubblicato Amare senza perdersi (Amazon Kdp, 2019), Un passo oltre (Mimesis, 2023), L’arte di arrabbiarsi (Bette, 2024), Pensieri di uno psicoanalista irriverente (Raffaello Cortina, 2017), scritto a quattro mani con Antonino Ferro, e il romanzo Dottore, ho una Tulip nella testa (Youcanprint, 2022). Con Enrico Damiani Editore ha pubblicato Freud e il mondo che cambia. Psicoanalisi del presente e dei suoi guai (2022), un dialogo con Stefano Bolognini.
Con il libro In Forma a Tempo Indeterminato, il Dott. Filipponi ha voluto creare un’opera-guida che racchiude i suoi principi di salute e alimentazione, offrendo strategie pratiche per ottenere e mantenere una forma fisica ottimale senza diete rigide o sacrifici estremi. Attraverso il suo lavoro quotidiano, dimostra che il benessere a lungo termine è possibile per tutti, senza rinunce, ma con consapevolezza, costanza e una guida chiara verso uno stile di vita equilibrato. La sua filosofia abbraccia un approccio a 360 gradi, in cui alimentazione, attività fisica e salute mentale lavorano in sinergia.
Biografia autore:Il Dott. Andrea Filipponi, biologo nutrizionista e fitness coach, ha fatto dello stile di vita sano non solo una passione, ma una vera e propria missione. Da sempre appassionato di sport, ha trasformato il suo interesse per la salute e il benessere in una professione, dedicandosi quotidianamente ai suoi pazienti in studio. Attraverso il suo metodo, insegna come adottare abitudini alimentari e di movimento che siano sostenibili e integrate nella routine di ciascuno. Appassionato di crescita personale e psicologia, dedica particolare attenzione all’importanza di sviluppare un atteggiamento mentale positivo e orientato al miglioramento.
Un prezioso e puntuale vademecum su come intervenire con metodologie moderne e accattivanti con i bambini interessati da difficoltà attinenti allo spettro autistico. Tanti gli esercizi pratici corredati da foto che ben illustrano gli strumenti di cui avvalersi. Una ricca bibliografia propone inoltre gli studi più rilevanti sull’argomento. L’autrice ci tiene a sottolineare più di una volta che espone le diverse problematiche unicamente per poter indicare con chiarezza le azioni da mettere in atto. Per lei non esistono divisioni e ogni essere vivente è unico e irripetibile e per questo stupendo nelle sue peculiarità.
Biografia autore:Giulia Zannoni ha dedicato oltre dieci anni all'intervento educativo in ambito scolastico e domiciliare per bambini e adulti con autismo nel territorio di Ravenna. Collabora con l'Associazione Psicologia Urbana e Creativa APS, dove, insieme ad altre/i psicologhe/gi, psicoterapeute/i, conduce corsi sulla prevenzione del maltrattamento psicologico, noti come “Corsi Io Mi Sento”. La sua formazione si estende anche nel campo della pace e della non violenza, con laboratori nelle scuole per promuovere l'educazione alla Pace. Il suo libro, "In punta di piedi oltre l’autismo", è il frutto di un'esperienza diretta sul campo. L'opera ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il secondo posto al Premio Internazionale di Poesia e Narrativa “Percorsi letterari dal Golfo dei poeti Shelley e Byron” nella categoria "Saggio Edito", è giunta terza al Premio letterario Nabokov, nella categoria 'Saggio Edito' ed ha ottenuto il premio Daniele Donati come miglior opera a tematica sociale al Premio letterario Pelasgo Grottammare. L'approccio di Giulia Zannoni si fonda sul rispetto per l'individualità di ciascun essere umano, che lei considera unico e straordinario nelle sue peculiarità.
Maria Sole ha poco più di trent’anni quando scopre di essere malata di sclerosi multipla. Infinito è il coraggio che deve trovare dentro di sé per affrontare il “drago” che l’ha aggredita, infinito l’amore del suo “principe” e della sua famiglia che la sostengono nella battaglia, infinito il cammino che intraprende verso il finale degno di ogni favola: “E vissero tutti felici e contenti”. Determinata a non soccombere, Maria Sole sperimenta diverse cure sperimentali, affidandosi a specialisti e luminari che di volta in volta millantano disparate soluzioni, fino a quando non capisce che “la vita è fatta di piccole battaglie giornaliere”, che “dobbiamo accontentarci di vincerne qualcuna nella speranza che la scienza mista alla forza di volontà ci metta nelle condizioni di distruggere la terribile Chimera”. Una lettura speciale, capace di aiutare le persone a trovare quella forza interiore necessaria a rialzarsi ogni volta che la vita ci riserva un imprevisto. Parte del ricavato dalla vendita di questo libro verrà devoluto alla FISM, Fondazione Italiana Sclerosi Multipla Ets.
Biografia autore:Mi chiamo Maria Sole Fogliato, sono nata Torino il 29 aprile 1982 e vi abito tuttora con mio marito e il mio cagnolino. Sono laureata in architettura, amo l’arte in tutti i suoi generi e la mia famiglia ma, come dico nel mio libro… sono molto più di questo. L’opera che ho scritto e che presento al vostro concorso si intitola: INFINITO la mia guerra alla sclerosi multipla. Ciò che rende me un’esperta sull’argomento risulterà evidente e lo scopo di questo mio libro è aiutare le persone a trovare quella forza interiore capace di farci rialzare ogni volta che la vita ci riserva un imprevisto. Il libro ha vinto il primo premio narrativa edita, alla XI edizione del concorso letterario nazionale “Vinceremo le malattie gravi” patrocinato dalla regione Lombardia e dalla città di Como.
Dopo vent’anni passati inutilmente tra diete, attività fisica e trattamenti estetici, Alessia aveva quasi rinunciato a snellire le sue “gambe grosse”. Un giorno riceve un messaggio da una ragazza dell’Ecuador che le parla di una malattia chiamata lipedema. Inizia così la sua rinascita. Questo libro racconta il percorso dell’autrice fra la confusione generale sull’argomento lipedema e le difficoltà nel reperire informazioni esaustive; percorso che parte dalla ricerca di una diagnosi e arriva fino all’intervento chirurgico. Obiettivo di Alessia è narrare la sua storia per essere d’aiuto e ispirare chi vive la sua stessa frustrazione, quella di non ottenere risultati nonostante comportamenti alimentari impeccabili e uno stile di vita sano. Convivere con il lipedema senza rinunciare a vedersi belli nello specchio dalla testa ai piedi, abbracciare con dignità i piccoli accorgimenti necessari per tenere a bada l’infiammazione, non avere paura di parlarne è possibile se si aggiunge l’ingrediente più importante: l’amore per noi stessi. Il volume raccoglie gli interventi delle esperte che hanno accompagnato l’autrice lungo il suo cammino: Roberta Rosiello, fisioterapista; Carmela Cosola, biologa nutrizionista; Stefania Curci, psicoterapeuta; Valeria Giordano, presidente dell’associazione LIO Lipedema Italia dal 2018 al 2024.
Biografia autore:Alessia Ardimento nasce nel 1986 a Bari dove si laurea in Lingue e culture straniere nel 2008. Impiegata e maestra di ballo, ha iniziato “la dieta” all’età di quindici anni e ha scoperto di essere affetta da lipedema nel 2020, a trentaquattro anni. Da quel momento ha deciso di non restare inerme davanti alla diagnosi e con tanta determinazione è riuscita a liberarsi del peso di quelle “gambe grosse” che non ha mai sentito sue. Oggi Alessia vive la sua vita con una leggerezza fisica e interiore che ha tanto desiderato negli anni, consapevole che col lipedema si può convivere in modo sereno adottando piccoli accorgimenti nel quotidiano e assumendo buone abitudini come stile di vita.
Quello di Ornella è un diario molto particolare e originale: è un dialogo a tu per tu con il suo nemico Nosferatu, il cancro che ha deciso di vivere in lei, il vampiro che le succhia energia e vitalità. “Dal momento in cui ho scoperto di essere ammalata ho deciso di tenere un diario, un resoconto il più dettagliato possibile di quello che stavo vivendo.” Colpisce soprattutto la forza, la tenacia nell’affrontare gli svariati momenti duri delle cure ma soprattutto la voglia di minimizzare determinate problematiche, di prendersi in giro nonostante tutto… l’autoironia e il desiderio e la capacità di sorridere ancora e ancora, perché chi affronta certe malattie sa bene che non ci si potrà mai più catalogare come “guariti”, che la ricomparsa potrebbe verificarsi anche dopo molti anni. Ma allora perché si prega, e cosa si chiede a Dio se non la guarigione? Il Tempo, si chiede Tempo. “No, io prego per avere tempo, quel tempo che con la diagnosi di tumore ho perso, quel tempo che credevo di avere e che adesso sono consapevole che in realtà non ho certezza di avere. Prego per avere tempo per stare ancora con Paolo, con la mia famiglia, con i miei amici. Tempo per poter ancora viaggiare e tempo per poter mangiare una pizza. Tempo per camminare e ridere e anche piangere. Tempo per vivere un altro Natale e un’altra estate torrida. Tempo… Ma tu preghi? Sì io prego caro Nosfe perché ho bisogno di tempo.”
Biografia autore:Tonin Ornella nasce in un giorno nevoso e freddo del 1964, il 19 dicembre. Sposata con Paolo, niente figli, amante degli animali vive ad Asolo, la città dei cento orizzonti in provincia di Treviso. La vita di Ornella è una vita comune, fa l'impiegata, e visto che non ha figli dedica molto tempo al volontariato, una parte con un suo gruppo di sostegno per ragazzi disabili, e una parte come volontaria 118. La salute non le è di aiuto, c'è sempre qualcosa che non va, ma che nonostante tu o riesce sempre a superare questi momenti. Nel 2021 incontra quello che chiamerà Nosferatu. Un tumore al seno, uno di quelli più pericolosi e più difficili da debellare. Comincia così il suo percorso di cura che durerà quasi due anni, tra chemio intervento e di nuovo chemio. In questo periodo decide di tenere un diario, perché ci sono giorni in cui c'è qualcosa da dire ma nessuno che ascolta, e allora Ornella scrive. Scrive quando ne sente il bisogno, quando ha qualcosa da dire, o qualcosa che gira in testa. Scrive con l'ironia che la contraddistingue, e dialoga con il suo mostro. Attualmente, dopo solo un anno di tregua, Ornella è di nuovo alle prese con Nosferatu, lui è tornato dopo un brevissimo allontanamento. E continua a non volersene andare via.
Il destino ha voluto che Nella incontrasse Lia e lo scambio telefonico ha permesso a Nella di raccontare la sua sofferenza di un bambino autistico e della sua famiglia. La grande città del nord riesce a far incontrare le persone, le quali instaurano un dialogo e si aiutano reciprocamente. Lia, impiegata presso un ufficio per inserimento di persone diversamente abili, accetta di aiutare Nella, Giovanni e la sua famiglia. Gli incontri di Lia con Giovanni e la sua famiglia nel loro ambiente quotidiano le permette di conoscerne le problematiche e le difficoltà di rispondere con atteggiamenti e regole richieste dalla società. La raccolta di informazioni diventano il piano di intervento in collaborazione al servizio sociale, che propone a Lia l’affido di Giovanni.
Biografia autore:Celano Maria Domenica nasce a Valsinni, provincia di Matera nel novembre del 1955. Nel 1973 consegue il diploma magistrale e nello stesso anno si trasferisce a Torino, dove inizia a lavorare come insegnante nella scuola elementare. Nel 1985 si laurea in Pedagogia presso la Facoltà di Magistero di Torino. Fonda l’associazione “Officina dei Poeti”. La sua passione per la poesia la trasmette ai suoi allievi, che vengono premiati con la raccolta dei loro pensieri dal titolo “ Lo scrigno”. Nel 1997 pubblica la sua prima raccolta di poesie “ Rose rosse”, in seguito: “Petali di Rose”, “Acqua e fuoco”, “Racconti da gustare”. Partecipa ad antologie poetiche. Nel 2003 contribuisce alla nascita dell’Associazione Culturale “ Magna Grecia Lucana” della quale veste l’incarico di presidente. Il Covid la ispira per un racconto più omogeneo dal titolo” Resto ad aspettare”. La sua esperienza di insegnante e di affidataria le suggerisce di imprimere su carta “ Io, Giovanni per gli amici Giò”. Nel suo percorso, si cimenta anche con il teatro, adattando testi di altri autori e scrivendo componimenti teatrali.
L’idea del libro nasce all’interno del percorso clinico di uno psicoterapeuta con una ragazza. E proprio quando la terapia sembra giunta al termine e non si intravedono nuove possibilità di cambiamento, “ad un certo punto” arriva una intuizione al terapeuta, grazie a una metafora di Wittgenstein: “La conoscenza come attraversamento non lineare e multiprospettico di un territorio”. L’idea è quella di ripercorrere nuovamente, ma in modo diverso, quanto fatto fino ad ora nelle loro sedute in studio. In questo modo la stesura del libro ad opera del terapeuta costituirà il proseguo della terapia, facendo rivivere, rielaborare e generare nuovi significati alla ragazza su quanto già esperito nei loro scambi interattivi. A stesura completata le due persone avranno così maturato la serenità di decidere di potersi anche “lasciare” per rendere possibile la generazione di nuovi legami e cambiamenti utili ad ognuno.
Biografia autore:Alfio Checchin è psicologo e psicoterapeuta a indirizzo costruttivo-interazionista: tale modello permette di utilizzare metodi e tecniche atte a cambiare – nelle persone che lo richiedono – schemi e forme di pensiero, stati e processi emotivi, abitudini e comportamenti, ritenuti disfunzionali sul piano soggettivo e su quello dell’adattamento interpersonale e sociale. Pertanto nell’attività terapeutica o di consulenza l’attenzione è posta sia al contenuto sia al processo: lo “sguardo” è indirizzato alla natura della comunicazione utilizzata e alle dinamiche relazionali, ai significati, alle motivazioni che ogni persona “porta” nel colloquio clinico. Opera in qualità di libero professionista, occupandosi prevalentemente del trattamento di problemi quali: ansia, fobie, attacchi di panico, depressione, disturbi ossessivo-compulsivi, disagio esistenziale, disturbi psicosomatici e dismorfobia. Collabora in ambito scolastico con vari Istituti Comprensivi in qualità di esperto nei processi di Ascolto, Consulenza e Orientamento, a disposizione di alunni, genitori e docenti e si interessa di Psicologia dello Sport curando la formazione individuale e di gruppo legata alle problematiche che influenzano la performance nello sport. Ha partecipato per molti anni alla realizzazione del Progetto di Educativa di Strada rivolto agli adolescenti del territorio: l’attività consiste nel considerare la strada come luogo informale dove implementare attraverso strumenti educativi attività di prevenzione del disagio giovanile e promozione del benessere.
Paolino e Riccardo sono speciali, ma entrambi non sanno di esserlo. Paolino – dodici anni, alto un “soldo di cacio”, caschetto moro e due occhi castani accesi incastonati su una pelle olivastra – soffre della distrofia muscolare di Duchenne, mentre Riccardo è un angioletto biondo dagli occhi azzurri, ha la medesima età di Paolino ed è una presenza misteriosa che appare e scompare. In clinica Paolino intreccia un legame di amicizia con Annalisa, l’infermiera del reparto di pediatria, che diventa la sua confidente speciale e che lo aiuterà indirettamente a fare luce sul passato di Riccardo. D’altro canto, la missione di Riccardo è quella di far scoprire a Paolino la verità sulla sua morte. Riccardo però ha un tempo limitato per rimanere sulla Terra, quindi Paolino dovrà utilizzare tutta la sua spiccata arguzia per svelare il mistero.
Biografia autore:Nicolò Barretta (Mantova 1986) alterna l’attività di docente di discipline letterarie e linguistiche in ambito scolastico ed accademico a quella di giornalista e critico cinematografico. Ha lavorato in qualità di redattore per alcune produzioni televisive nazionali. Per Unicopli ha pubblicato Un conduttore in cattedra-Il bullismo raccontato ai ragazzi, La signora della tv. Fenomenologia di Maria De Filippi e La televisione che insegna a vivere.
Un'antologia di scritti che sottolineano come il silenzio rappresenti una pratica sulla quale acquisire consapevolezza all’interno delle relazioni educative e di cura. Il silenzio si realizza come una possibilità, un percorso, uno spazio di ricerca e di scoperta. Nell’agire comunicativo le parole sono intrecciate al silenzio che ha mille modi di esprimersi e la parola non può fare a meno del silenzio. Ogni silenzio ha un suo proprio linguaggio. Occorre vivere il silenzio per nominarlo, per comprenderlo, per allenarsi a utilizzarlo comprendendo le sue mille sfaccettature.
Biografia autore:Lorenza Garrino, già Professore aggregato e Ricercatore in Scienze Infermieristiche presso l’Università degli Studi di Torino. Docente presso i corsi di Laurea e Master delle Professioni Sanitarie. Utilizza da anni la metodologia della narrazione come dispositivo formativo di eccellenza, anche nell’ambito di percorsi di clinica della Formazione. Coautore/autore di più di sessanta articoli di ricerca pubblicati dal 1988 e di quattro libri sul tema della Medicina narrativa. Componente del Direttivo e in seguito della Giunta della Società di Pedagogia Medica SIPEM dal 2002 ad oggi.
Vittorio S., professore di Storia in pensione e ipocondriaco di lungo corso, dopo reiterate prove generali di malattia, un giorno si trova a fronteggiare una vera diagnosi. Quella diagnosi, oltre a risospingerlo nella realtà, riallaccia i fili della vita di due giovani medici, il nipote Aldo e il suo amico di sempre, Bruno. Bruno, dall’indole riservata e riflessiva, è diventato anatomopatologo, mestiere che lo porta a confrontarsi in solitudine con malattie insidiose, spesso camuffate dietro false apparenze, com’è il caso del male di Vittorio. Aldo, invece, chirurgo carismatico dal robusto autocontrollo, dopo tanti successi si trova inaspettatamente a convivere col sapore amaro dell’errore, ossessionato dal perfezionismo tradito. Le vicende dei due amici si snodano lungo trent’anni di amori, rimpianti, ricordi, colpe, inganni, ambizioni e brucianti invidie, fino alla linea d’ombra della maturità. Peripezie umane e professionali in cui non mancano eroiche ascese in bicicletta, discese rompicollo sugli sci, fughe dalle fiamme e voli prometeici in compagnia di un fegato da trapiantare. Ma la sfida più dura è quella che vede Aldo in battaglia contro un nemico esterno, questa volta, incarnato in un medico in malafede, alle cui terapie viene sottoposta anche Margherita, l’unica donna che lui abbia amato davvero. Ma se un male reale guarisce lo zio Vittorio consentendogli di riconciliarsi col fratello perduto, per Aldo e Bruno, invece, la vita è una colluttazione quotidiana con la malattia, da cui non è mai concesso distogliere lo sguardo.
Biografia autore:Carlo Patriarca (Sondrio, 1960) vive a Milano. È medico e dirige un reparto di Anatomia Patologica. Il campo di battaglia è il cuore degli uomini è il suo primo romanzo. Ha pubblicato anche La Sfida (BEAT) e Shock (Neri Pozza).
L’orientamento profondo e descrittivo che ha guidato la psicopatologia del secolo passato è ben integrabile nella clinica attuale, e il lettore, tanto il professionista che desidera storicizzare le sue conoscenze quanto il medico in formazione, sarà guidato verso la diagnosi attraverso antiche narrazioni non prive di valore letterario, perché un’analisi più consapevole di quanto si osserva e si ascolta dal paziente può fare da argine alla deriva verso la superficialità e l’eccessiva semplificazione di cui la clinica odierna è troppo spesso permeata. L’autore mette a confronto le descrizioni della psicopatologia di ieri con i criteri diagnostici di oggi (DSM-5-TR e ICD-11); ne scaturisce una sintesi accurata, in cui al centro dell’attenzione clinica sono i pazienti, non i sintomi, senza tralasciare per questo la rigorosa obiettività delle diagnosi di oggi. Forme che non trovano più cittadinanza nella nosografia contemporanea, come neurastenia, isteria, parafrenia sono analizzate e scomposte alla luce degli odierni sistemi classificativi. Analogamente, alcune peculiarità del fatto clinico, ben evidenziate in passato ma oggi trascurate, vengono recuperate anche nella nosografia attuale usando con più attenzione gli strumenti forniti dagli attuali sistemi diagnostici.
Biografia autore:Carlo Faravelli è stato professore ordinario di Psichiatria, direttore della Scuola di specializzazione in Psichiatria e del dottorato in Scienze psicologiche presso l’Università di Firenze. Per venticinque anni ha co-diretto il Master internazionale in Affective Neuroscience dell’Università di Maastricht. Presidente della Società Italiana di Psicopatologia dell’Alimentazione, consigliere della Società Italiana di Psichiatria e della Società di Psicopatologia, ha all’attivo numerose pubblicazioni scientifiche internazionali. In questa collana è già stato pubblicato La psichiatria con Macdonald (2022).
Questo libro intende sfatare i falsi miti sulle diete miracolose anticancro con un’analisi semplice e comprensibile, fondata su solide evidenze scientifiche. Il pubblico a cui si rivolge ha bisogno di consigli semplici e mirati, che possano essere messi facilmente in pratica attraverso sfiziose ricette. Un’alimentazione sana ed equilibrata, infatti, può entrare in sinergia con le terapie in atto e diventare un’arma di prevenzione contro il cancro, attraverso regole nutrizionali quotidiane e piatti sani e gustosi. Che tu sia un paziente oncologico o una persona interessata a uno stile di vita preventivo, questo libro ti guiderà verso una nutrizione semplice e pratica, da mettere in tavola ogni giorno. Scopri come vivere in modo sano e godere dei benefici di una dieta equilibrata senza rinunce forzate, anche durante le terapie più diffuse.
Biografia autore:Rachele Aspesi, farmacista specializzata in Nutrizione e Dietetica Applicata. È relatrice in numerosi convegni per i pazienti, nelle strutture ospedaliere oncologiche, per le scuole e per le figure sanitarie, facendo parte anche del team di docenti del progetto “Farmacia Oncologica”. Appassionata di scrittura e di cucina, è autrice del libro Non chiamatela dieta (Edizioni LSWR) e, da oltre 15 anni, redige articoli e editoriali per riviste del settore. Ricette e articoli sono raccolti sul sito www.racheleaspesi.it e nel blog http://nutrirelasalute.farmacista33.it/.
Sono passati 15 anni da quando l’UNESCO ha iscritto la Dieta mediterranea nella Representative list of the intangible cultural heritage of humanity. Una decisione adottata nella consapevolezza della centralità del ruolo svolto dai patrimoni culturali nei confronti delle popolazioni e delle comunità rispetto alle minacce e ai rischi della contemporaneità. Non appare casuale che nella premessa della Convention for the safeguarding of the intangible cultural heritage, l’UNESCO abbia fatto riferimento al panorama normativo internazionale in tema di diritti umani. In questo modo l’UNESCO ha posto le premesse per un’idea di patrimonio culturale immateriale che sia origine e testimonianza di diversità culturale e allo stesso tempo garanzia di sviluppo sostenibile. Alla fine di dicembre 2024 gli elementi ricompresi nella Lista della Convenzione del 2003 sono 788 diffusi in 150 Paesi. Alla stessa data, 20 sono gli elementi italiani della Lista, ma solo la Dieta mediterranea si rivela come una realtà multidimensionale a elevata complessità. Il volume nasce dall’esigenza di ricomporre in una visione d’insieme la realtà della Dieta mediterranea che, configurandosi come fenomeno sociologicamente rilevante, permea visioni e rappresentazioni, dinamiche relazionali e stili di vita di milioni di persone.
Biografia autore:Carmelo Guarino, PhD insegna Mutamenti sociali, democrazia e patrimonio culturale e Sociologia del patrimonio culturale presso la Facoltà di Beni culturali dell’Università Internazionale Telematica “Uninettuno” di Roma I principali temi di interesse e di ricerca si collocano nell’ambito della Sociologia della salute e del mutamento sociale. Nello specifico, i temi in questione vanno dalle relazioni tra le arti e la salute delle persone all’analisi degli effetti e delle conseguenze della pandemia da Covid-19 sulle dinamiche relazionali; dalla qualità dei processi socio-assistenziali alla gestione del rischio clinico e alla comunicazione medico-paziente; dalla medicina difensiva alle politiche pubbliche per la tutela della salute; dalle decisioni di fine vita alle tecnologie emergenti (NBIC); dai comportamenti sessuali a rischio fino al fenomeno delle disuguaglianze sociali nella salute. Tali temi sono stati oggetto di presentazioni e relazioni in diversi convegni nazionali e internazionali e di numerosi saggi e articoli scientifici.
Questa non è solo la storia di una malattia, ma il volo coraggioso di un’anima che si rifiuta di restare a terra. La farfalla dalle ali d’acciaio è un memoir potente e poetico, in cui l’autrice racconta il suo percorso con una malattia autoimmune della tiroide, ma lo fa senza vittimismo, trasformando la vulnerabilità in forza, il dolore in consapevolezza, la fragilità in determinazione. Cristina Guida La Licata ci conduce in un viaggio intimo e universale allo stesso tempo, in cui la diagnosi non è un punto di arrivo, ma l’inizio di un’esplorazione più profonda di sé. Attraverso pagine intense, sincere e spesso illuminate da un’ironia salvifica, l’autrice ci mostra come si possano costruire ali anche quando il corpo pesa, come si possa danzare anche dentro il limite, e come il cuore – se ascoltato – sappia sempre dove andare. Questo libro parla a chi vive una malattia, ma anche a chi si sente smarrito, invisibile o spezzato. È un inno alla resilienza, alla dignità del sentire, alla forza silenziosa che nasce quando scegliamo di non arrenderci. Una lettura che accarezza e scuote, che fa riflettere e, soprattutto, fa sentire meno soli. Perché anche le farfalle più leggere, a volte, hanno ali d’acciaio.
Biografia autore:Cristina Guida La Licata è una professionista della comunicazione con una forte passione per il potenziale umano. Ha ricoperto ruoli chiave in aziende come Ferrari S.p.A., Group Lotus Plc, Fiat Chrysler Automobiles e Stellantis Middle East, guidando le strategie di marketing e comunicazione per marchi prestigiosi come Ferrari, Lotus, Alfa Romeo, Abarth, Fiat e Jeep. Oggi si dedica a formare persone e team su leadership consapevole e intelligenza emotiva. Trainer e coach, progetta percorsi trasformativi per aiutare individui e aziende a creare connessioni autentiche e ambienti di lavoro in cui potersi esprimere davvero. È autrice di libri che esplorano resilienza, autenticità e relazioni umane, tra cui In viaggio dentro di me e dentro di te e La farfalla dalle ali d’acciaio (Infinito Edizioni, 2024). Vive a Dubai, ma porta le sue parole e il suo lavoro in tutto il mondo.
Il pensiero dell’autore si basa su una semplice idea: una persona adeguatamente informata, ovvero che comprenda pienamente i benefici secondari ai comportamenti virtuosi, può modificare il proprio stile di vita. In questo scenario va considerata la difficoltà a reperire informazioni scientificamente solide. I canali di comunicazione medica sono inaccessibili alle persone e vi è una sovrabbondanza di informazioni scorrette. “La medicina alimentare” contiene una selezione di articoli scientifici di rilievo internazionale, e su questa solida base vengono spiegati i comportamenti idonei per prevenire e combattere le patologie. Sommando il consumo giornaliero dei cibi che proteggono dal diabete mellito e abolendo alcuni alimenti e le bevande zuccherate, riduciamo il rischio di incorrere in questa gravosa malattia di circa l’80%. Pensiamo a quanta sofferenza si eviterebbe, a quanti infarti in meno e alla riduzione della spesa necessaria per assistere questi pazienti con terapie costose. Il linguaggio utilizzato è volutamente semplice e si sa spesso riferimento al pensiero di illustri scrittori e personaggi importanti del passato. Alcuni comportamenti virtuosi consentono di agire su più fronti, ad esempio assumere un adeguato apporto giornaliero di fibre riduce la pressione arteriosa, il colesterolo cattivo, la glicemia, le patologie cardiovascolari e l’incidenza di tumore al colon-retto. Nel libro viene approfondito il legame tra inquinamento ambientale, rumore e l’insorgenza di alcune di malattie. Anche il tipo di riscaldamento domestico utilizzato o il metodo di cottura possono fare la differenza.
Biografia autore:Dott. Domenico Tuttolomondo 09/03/2016 Laurea in Medicina e Chirurgia Università di Perugia con voto 110/110 e Lode; 02/11/2020 Specializzazione in Cardiologia Università di Parma con voto 50/50 e Lode; 20/03/2024 Dottorato in Scienze Mediche e Chirurgiche Traslazionali XXXVI ciclo Università di Parma; Dal 17/03/2020 al 16/09/2020 Co.co.co Emergenza COVID presso Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma; Dal 01/11/2021 Tutor tirocinio abilitante facoltà di Medicina e Chirurgia; Dal 01/12/2022 Dirigente Medico TID presso UOC Cardiologia A OU di Parma. Autore di 67 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/?term=tuttolomondo+domenico&sort=date), H index 14, 721 citazioni. In atto partecipazioni a trial multicentrici internazionali. Ha ricevuto oltre 10 riconoscimenti di ricerca come i Premi Aterosclerosi e Cardiopatia Ischemica Conoscere e Curare il Cuore 2025 ) e Galeno Eleonora Cantamessa 2020.
Conoscere il proprio corpo è il primo passo per imparare a nutrirlo in modo sano e consapevole, prevenendo l’invecchiamento, l’obesità e molte patologie. La nuova scienza dell’alimentazione promuove un approccio ecologico e sistemico, superando la vecchia visione centrata sulle calorie, per concentrarsi invece sulla qualità molecolare degli alimenti e sulla loro interazione con l’organismo. Nel corso dell’ultimo secolo, il valore nutrizionale degli alimenti è drasticamente calato a causa di processi industriali, coltivazioni intensive e allevamenti non sostenibili. Questi cibi, spesso carichi di sostanze nocive, minano la salute e spezzano l’equilibrio tra intestino e cervello, fondamentale per il benessere generale. Pier Luigi Rossi, medico con oltre trent’anni di esperienza e ideatore del metodo molecolare di alimentazione consapevole, propone un nuovo modo di intendere la nutrizione: una guida pratica e scientifica per costruire pasti equilibrati, attraverso schemi semplici e strategie quotidiane. Il suo metodo non è solo un percorso personale, ma anche un progetto culturale che abbraccia il concetto di One Health, riconoscendo la salute umana, animale e ambientale come profondamente interconnesse.
Biografia autore:Pier Luigi Rossi, medico e docente universitario, è specialista in Scienza dell’Alimentazione e in Igiene e Medicina Preventiva. Per Aboca Edizioni ha pubblicato: Dalle calorie alle molecole (2014), La buona salute (2019), Le ricette della buona salute (2020), Un corpo nuovo (2021), Conosci il tuo corpo, scegli il tuo cibo (2022) e L’intestino. Il sesto senso del nostro corpo (2023).
La Medicina Narrativa è una pratica clinico-assistenziale che, rimettendo al centro della relazione l’ascolto del paziente, sta rinnovando la medicina contemporanea. Il dialogo tra curante e curato è il momento di partenza in cui si costruiscono le basi del percorso di guarigione, al di là delle procedure standardizzate, con lo sguardo all’unicità della storia e dei bisogni di ogni persona. Paolo Trenta, a cui si deve l’invenzione del concetto di “postura narrativa”, presenta la metodologia della Medicina Narrativa partendo da solide basi epistemologiche, per poi arrivare a definire questa “postura” fondamentale, fatta di attenzione, ascolto attivo, sguardo, empatia ed emotività. La presentazione teorica è corredata da storie ed esperienze di professionisti che, avendo adottato la postura narrativa, hanno trovato nuove possibilità di assistenza.
Biografia autore:Paolo Trenta, si occupa di formazione attraverso laboratori esperienziali e narrativi. Studioso di Sociologia, ha diretto il Servizio Formazione, Comunicazione e Relazioni esterne della USL Umbria 2. È cofondatore e membro del consiglio direttivo della Società Italiana di Medicina Narrativa (SIMeN).
Questo libro si compone di tre parti. La prima, curata da Vinicio Serino, illustra i primordi della medicina, e come, in quelle epoche lontane, l’uomo avesse tentato di trattare, in genere con scarso successo, le diverse patologie oncologiche che lo avevano colpito. Per una innovativa scelta metodologica (ed editoriale) si è deciso di non andare oltre le riflessioni, al tempo stesso scientifiche e filosofiche, di Avicenna, il Galeno di Persia, passando direttamente all’età contemporanea. Questo “salto” consente di apprezzare, attraverso la seconda parte, curata da Emilio Santoro, le attuali conquiste della scienza in un contesto che, per un tempo lunghissimo, non ha goduto dei progressi conosciuti in altri ambiti della medicina. La terza ed ultima parte, curata da Lorenzo Emmi, indaga sugli straordinari risultati ottenuti dalla ricerca nello studio del microbioma e dell’epigenetica, due autentiche rivoluzioni copernicane che aprono nuovi orizzonti alla scienza medica. «Fu solo dopo la malattia che capii quanto sia importante dir di sì al proprio destino. In tal modo forgiamo un Io che non si spezza quando accadono cose incomprensibili; un Io che regge, che sopporta la verità, e che è capace di far fronte al mondo e al destino» (C.G. Jung, Ricordi, sogni, riflessioni).
Biografia autore:Lorenzo Emmi, immunologo clinico, già direttore del Centro di Riferimento regionale Malattie Autoimmuni istemiche AOU Careggi, Firenze. Autore di numerose pubblicazioni sia su riviste nazionali che internazionali, e del libro Malattie del Sistema Immunitario (2013). Editor della serie Rare Disease of the Immune System (Springer). Emilio Santoro, medico chirurgo specialista in Tisiologia e Malattie dell’Apparato Respiratorio e in Diabetologia e malattie del Ricambio; già direttore di Struttura Complessa di Medicina Interna presso Ospedali Riuniti di Arezzo Azienda Usl Toscana Sud Est. Vinicio Serino, antropologo, socio della Società Italiana di Antropologia ed Etnologia. Ha insegnato discipline relative alle scienze umane e sociali nei corsi di Laurea delle professioni sanitarie, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Siena. Conduce attività di analisi, studio e ricerca intorno al rapporto Uomo, corpo, salute.
Come può un medico del territorio intercettare una richiesta di aiuto per violenza domestica? Cosa deve fare se nel corso di una visita coglie caratteri di urgenza? Può inviare una denuncia senza il consenso della vittima? Quali sono i reati per i quali vi è obbligo di referto/denuncia? Cosa succede se segnala un fatto che non configura un reato procedibile d’ufficio? La violenza domestica è un problema pervasivo per la salute pubblica e un tema nodale di tutela dei diritti fondamentali. Costituisce un fenomeno complesso, di difficile misurazione e trasversale. Alla fine del 2023 nascono le Procedure di intervento in casi di violenza domestica per la medicina territoriale adottate dalla Rete Interistituzionale Territoriale Antiviolenza di Pavia e oggetto di questo breve volume. Il volume si basa sul contemperamento tra le funzioni di cura proprie del medico e la necessità che esso torni a essere un efficace presidio capillarmente diffuso sul territorio.
Biografia autore:Stefano Cartesegna, medico di medicina generale - Asst Pavia. Coordinatore Osservatorio antiviolenza Ordine dei medici di Pavia. Margherita Saraceno, professoressa di economia pubblica. Dipartimento di giurisprudenza - Università di Pavia Osservatorio antiviolenza Ordine dei Medici di Pavia.
Le pause sono la chiave, l’unica, per ritrovare energia e sono anche la strada per sperare di vivere bene e a lungo. Dosarle può ridurre il rischio di cancro, di infarti, di diabete, di demenze. Può regalare creatività, puntellare la memoria, proteggere dalle decisioni avventate. Allontanare la stanchezza e l’ansia. In certi casi rendere magri, spesso sereni, perfino più giovani. La vita non è una corsa.Risucchiati dal vortice dell’urgenza, dalla smania di riempire ogni buco delle nostre giornate, dal terrore della noia, abbiamo smesso di cercare un ristoro profondo, dormiamo poco, riflettiamo a stento. Ogni tanto, fermiamoci: perché la vita non è una corsa e quando non alterna, come la musica, suoni e silenzi, diventa un fracasso insostenibile. Le pause sono la chiave per ritrovare l’energia che ci manca e sono anche la strada per sperare di vivere bene e a lungo. Dosarle può ridurre il rischio di cancro, infarto, diabete, demenze, come emerge dagli studi scientifici. Può dare spazio alla creatività, puntellare la memoria, proteggere dalle decisioni avventate. Allontanare la stanchezza e l’ansia. In certi casi rende più magri, spesso sereni, perfino più giovani. In questo saggio, Eliana Liotta, insieme agli specialisti dell’Università e dell’Ospedale San Raffaele di Milano, disegna un percorso di soste possibili, immaginando l’esistenza come una passeggiata, in cui soffermarsi a chiacchierare con un amico, a guardarsi dentro, a sentire sulla pelle la brezza del mare. L’autrice individua, con un team di neuroscienziati, endocrinologi, gastroenterologi, psicologi, medici del sonno e fisiatri, quattro tipi di soste fondamentali: le pause secondo natura, cioè previste dai nostri bioritmi, dal sonno al digiuno; le pause dei pensieri lenti, che sono quelli delle valutazioni meditate e che passano per la ricerca di un equilibrio tra lavoro e privato, per il distacco dai dispositivi elettronici o per il tentativo di appartenere a qualcosa di più grande, un ideale, il pianeta, il volontariato; le pause sentimentali, che costruiscono i nostri legami con gli altri, il fondamento vero della felicità e anche della salute fisica; le pause non negoziabili, personalissime, a cui non si dovrebbe rinunciare.
Biografia autore:Eliana Liotta è giornalista e autrice di best seller come La dieta Smartfood, tradotta in oltre 20 Paesi. Per La nave di Teseo ha pubblicato L’età non è uguale per tutti, Prove di felicità e La rivolta della natura. Nel 2020 ha vinto il premio Montale per la saggistica, il riconoscimento Vivere a spreco zero e il premio Giuditta. Sul Corriere della Sera firma due rubriche settimanali una su Corriere Salute e una su Io Donna. È la vicepresidente del Teatro Dal Verme di Milano.
Un’auto sfreccia per le strade dell’Alto Adige – Südtirol, superando di molto i limiti di velocità. Al volante c’è una donna bionda che, senza scomporsi, risponde all’ennesima telefonata. È un’ostetrica che assiste a domicilio, e sta accorrendo da una donna in travaglio avanzato. Il marito è molto preoccupato e continua a chiamare per aggiornarla sullo stato della moglie, che in quel momento “è carponi sul pavimento e non c’è verso di muoverla di lì!”, come le aveva riferito, particolarmente allarmato. Entriamo così nel mondo di Anna che, attraverso messaggi vocali scambiati con l’autrice, condivide le sue riflessioni, i racconti buffi e le soluzioni brillanti, rivelandoci i meccanismi fisiologici che guidano la gravidanza, il parto e il puerperio. La zuppa di pollo e l’ostetrica su quattro ruote è uno straordinario e vivace documento del dietro le quinte dell’Arte ostetricia esercitata a domicilio, un atto politico, come lo definisce l’autrice, con l’intento di aprire almeno uno spiraglio alle giovani donne del nostro tempo su un’altra modalità di intendere la nascita, lontana dalle strutture, più leggera e meno complicata. L’Arte ostetricia esercitata a domicilio rischia di scomparire e le implicazioni potrebbero rivelarsi allarmanti; quando il processo riproduttivo viene delegato alla medicina diventandone dipendente, la sopravvivenza della nostra stessa specie è messa in pericolo.
Biografia autore:Monica Trettel è attrice, performer e autrice di azioni e testi teatrali. Scrive e interpreta il proprio repertorio di teatro civile, collaborando con diverse realtà artistiche e partecipando a festival in Italia e all’estero. Coach teatrale e formatrice, insegna a singoli e aziende l’Arte della Gioia attraverso la risata terapeutica. È operatrice di ThetaHealing.
Per contrastare disagi e drammi legati all’insorgenza del morbo di Alzheimer concorrono una pluralità di soggetti di varie discipline che, in sinergia tra loro, accrescono le potenzialità del processo diagnostico-terapeutico-riabilitativo, adeguandolo ai singoli soggetti. Da questo assunto discende l’importanza di momenti di riflessione interdisciplinare che il gruppo di professionisti della cura, coordinato dal Dott. Fausto Fantò luminare della patologia che da anni verifica costantemente le conoscenze acquisite, ha messo a confronto. I diversi attori impegnati nel susseguirsi delle fasi, che l’evolvere di una patologia cronico degenerativa comporta, hanno portato così la loro esperienza e il loro know how. Si sono così analizzati i microcosmi che si vengono a creare intorno ai pazienti le cui regole sono dettate dallo sviluppo della patologia e la cui gestione viene spesso lasciata al singolo caregiver che, inevitabilmente, fatica ad associare tutte le potenzialità curative che il sistema ha posto in essere. La storia ripropone sistematicamente momenti di grande innovazione e momenti in cui si deve dare attuazione alle nuove conoscenze disponibili che, nel presente lavoro, trovano applicazioni teoriche e pragmatiche.
Biografia autore:Fausto Fantò Geriatra. Già Direttore della Struttura Complessa di Geriatria e Responsabile delCentro dei Disturbi Cognitivi e Demenze (C.D.C.D.) dell’AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano. Già docente al Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino (Polo S. Luigi) e al corso di Laurea in Infermieristica per oltre 30 anni. Già docente alla Scuola Terapisti della Riabilitazione della Croce Rossa Italiana e a Master universitari. Responsabile di numerosi progetti regionali e territoriali nell’ambito della “fragilita”. Direttore scientifico di numerosi convegni sulle patologie dell’anziano ed in particolare sulla malattia di Alzheimer. Autore/coautore di oltre 80 pubblicazioni scientifiche, ha collaborato alla realizzazione di tre libri a carattere scientifico.
Nicole è una giovane donna, appena uscita dall’adolescenza, ma con una vita già carica di vissuti dolorosi, a partire dal difficile rapporto con i genitori (fortunatamente compensato dai nonni), fino ad arrivare alla violenza sessuale subita da giovanissima e al non saper più come interpretare i segnali del proprio corpo e delle altre persone. La classica goccia che fa traboccare il vaso la spinge a chiudersi in casa, anzi, nella vecchia camera da letto della zia, in casa dei nonni e diventa come gli “Hikikomori”, giovani che si auto-recludono nelle loro stanze da letto e si isolano, per anni, dal mondo esterno, con tutte le conseguenze che ne derivano. A differenza dei suoi “cugini” giapponesi, però, i motivi che la spingono a “murarsi viva” sono differenti e, solo grazie ad una estrema presa di posizione del nonno, preoccupato per lo scorrere inesorabile degli anni, Nicole decide di intraprendere un percorso di introspezione e di aiuto tramite psicoanalisi, che la aiutino ad uscire dall’isolamento. Analizzando i problemi che l’hanno traumatizzata al punto di non voler più contatti col mondo esterno (problemi e situazioni che tanti giovani potrebbero incontrare lungo la strada che li porta a diventare adulti, compreso il complicato rapporto col proprio corpo e la propria accettazione di genere), Nicole cerca di trovare il modo giusto per superarli, ma ciò che spera di capire è soprattutto il perché, forse, dovrebbe provarci ed uscire nuovamente nel mondo. Per tornare a vivere.
Biografia autore:Monica Gorret, nasce nel 1966 ad Aosta, dove attualmente vive con il marito Raffaele. Mamma di Mattia e Lorenzo, lavora come impiegata ma da sempre ama scrivere poesie, favole e racconti, che ha avuto la fortuna di vedere spesso pubblicati in diverse antologie grazie alla partecipazione a concorsi letterari e ottenendo, spesso, ottimi risultati, talvolta nelle primissime posizioni. Ama, appunto, scrivere, così come leggere, e farlo le è sempre stato d'aiuto, soprattutto nei momenti particolarmente difficili della sua vita. Divoratrice di libri, pensa che i racconti possano effettivamente aiutare, sia chi li scrive che chi li legge. Da qualche anno condivide con il marito la passione per la scrittura, cosa che si è trasformata in un gioco goliardico, praticamente un derby! Altre grandi passioni? Disegnare, cucinare e camminare in montagna, al mare e nelle città d’arte.
L’autismo è una condizione permanente, ma in divenire. Questo significa che, con l’avanzare dell’età, perdura ma, nello stesso tempo, evolve anche in relazione agli esiti dell’azione educativa e sociale e alla qualità dei contesti di vita. La conquista dell’autonomia e di una dimensione da adulto è molto impegnativa per le persone con autismo, anche per quelle con bisogni di supporto non troppo elevati. Allora, che cosa si può fare? Il libro analizza nel dettaglio: i percorsi possibili nella transizione verso l’età adulta, focalizzando l’attenzione sulla sessualità e l’autodeterminazione; il lavoro, che non si può più considerare un’utopia; il tempo libero per un reale benessere; la frequenza dell’università per persone con buona dotazione cognitiva; i servizi per l’inclusione sociale e l’abitare, da promuovere come contesti accoglienti per una vita di qualità. La prospettiva è quella di acquisire una reale cittadinanza, fatta di attività e partecipazione, ruoli significativi e socialmente apprezzati.
Biografia autore:Lucio Cottini è professore ordinario di Didattica e Pedagogia Speciale all’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. È stato Presidente della Società Italiana di Pedagogia Speciale e Coordinatore nazionale dei Presidenti dei corsi in Scienze della Formazione Primaria. Ha coordinato vari progetti di ricerca nazionali e internazionali sui processi inclusivi in ambito scolastico e sociale. Dirige il “Giornale italiano dei disturbi del neurosviluppo”. Ha fondato e dirige da 35 anni tutti i servizi per la disabilità del Centro Socio-educativo “Francesca" di Urbino. Ha pubblicato oltre 250 lavori scientifici.
Maroun ha 22 anni quando, grazie a un progetto di cooperazione internazionale, parte dal Libano per proseguire gli studi di Agraria a Bari. Fino ad allora, nonostante viva in un Paese lacerato dai conflitti, ha condotto una esistenza in qualche modo “normale”, tra gli amici, una famiglia amorevole, le ragazze... Poi un incidente d'auto devia quel percorso che, per quanto in salita, è comunque lineare e spensierato. Ed è un incidente che, in un altro luogo del mondo che non fosse teatro di guerra, avrebbe avuto un finale diverso. Ma Maroun riesce a rovesciare la sorte: ciò che manca diventa maggior forza di ciò che resta, la difficoltà a far qualcosa si trasforma in ingegno per riuscirvi e le crisi in capacità di adattamento. La guerra e le sue ripercussioni sulla gente comune, l’importanza delle relazioni umane, le ricadute positive che può avere qualsiasi esperienza, anche la più avversa, sono i temi di questo racconto di una vita – anzi di due vite, un prima, un dopo, il dolore, la rinascita.
Biografia autore:Rosanna Quagliariello è nata a Napoli nel 1962, vive da sempre a Bari. Laureata in Lingua e letterature straniere, è funzionaria presso il CIHEAM di Bari (Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei) che si occupa di formazione, ricerca e cooperazione con i Paesi Terzi.
La guerra non è l’igiene del mondo, come diceva Tommaso Marinetti. La guerra è la malattia del mondo. Quando scoppia è causa immediata di dolori infiniti, disastri e morte. Ma le vittime delle guerre continuano a esserci anche quando i conflitti finiscono: come avviene con la “Sindrome dei Balcani”, la lunga serie di malattie provocate dall’esposizione ai proiettili con uranio impoverito o all’inalazione di particelle d’amianto rilasciate nell’aria in seguito alla distruzione di palazzi e complessi industriali durante i conflitti esplosi in ex Jugoslavia e Kossovo. Piccole particelle infinitesimali, senza odore e sapore, invisibili agli occhi, ma che una volta entrate nel corpo di soldati, civili e persino reporter, non lasciano scampo. A distanza di anni si ripresentano come fossero un prolungamento senza fine dell’orrore della guerra. A distanza di anni si ripresentano e colpiscono. Proprio come è successo a Franco Di Mare, giornalista che le guerre in ex Jugoslavia le ha attraversate e raccontate. In questo breve volume Di Mare compone una sorta di dizionario esistenziale, interpretando i significati di parole-chiave come “assenza”, “memoria”, “resilienza”, “amore”. E nel farlo affianca alle riflessioni la potenza del racconto, nutrito dalle emblematiche vicende a cui ha assistito sul campo nei tanti anni da inviato: vicende che lo hanno segnato e adesso riecheggiano nella battaglia contro il male dentro di lui. Le parole per dirlo raccoglie il vissuto di chi ha attraversato la Storia mentre questa scriveva le sue pagine più dure. Ma è anche il diario di bordo di una vita costellata di incontri esemplari, capaci di urlare il loro sdegno per la guerra e restituire il senso più profondo dell’amicizia, dell’affetto e della solidarietà tra esseri umani.
Biografia autore:L’autore Franco Di Mare è stato giornalista, conduttore televisivo e scrittore. Da inviato ha attraversato e raccontato l’orrore di guerre e colpi di Stato in tutto il mondo, dall’Africa all’America Centrale, passando per l’ex Jugoslavia, territorio più tragicamente esplorato nel corso della sua carriera da reporter: fino a ritrovarsi insidiato anche lui, insieme a soldati e civili, dalle fatali scorie di quel conflitto. Ha pubblicato, fra gli altri, Barnaba il mago (2018), Il teorema del babà (2015), Il caffè dei miracoli (2015), Il paradiso dei diavoli (2012), Il cecchino e la bambina (2009) e Non chiedere perché (2011), da cui è stata tratta la miniserie televisiva Rai Fiction L’angelo di Sarajevo.
Libero è una storia vera raccontata a tre voci: quella di Cristian, un bambino affetto da una malattia genetica rara, e quelle di Enzo e Sandra, i suoi genitori. Attraverso l’alternanza dei tre punti di vista che, man mano che la storia procede, si fondono in una voce sola, eco di un legame profondo e inscindibile, Daniela Gionco ricostruisce con garbo e delicatezza le battaglie quotidiane di Cristian, la sua determinazione, la sua curiosità e la sua gioia di fronte a ciò che la vita gli offriva. L’autrice ci racconta gli anni più recenti vissuti dalla famiglia, ripercorre le tappe di una crescita, le conquiste esaltanti, l’accompagnamento, non solo professionale, da parte dagli operatori e delle operatrici sanitarie, ci mostra Cristian nel contesto domestico, poi in quello dei viaggi alla ricerca del mare amatissimo, ricorda le sue passioni, la sua ironia, la voglia di giocare e di conoscere. E poi, sì, ci sono gli ospedali e i presìdi medici e i forti e crudeli limiti imposti dalla malattia, c’è tutto quanto è necessario raccontare e far vedere perché ciascuno di noi possa fare i conti con ciò che intendiamo per normalità e ripensare, senza retorica e superficialità, al significato che attribuiamo allo stare al mondo.
Biografia autore:Daniela Gionco nasce il 20/10/1976 a Carmagnola e cresce nell’astigiano. Dopo la maturità scientifica si laurea in Logopedia con 110 e lode a Torino. Dal 2003 vive in Valle d’Aosta e lavora presso l’Azienda USL. Ha conseguito un Master in Deglutologia, collaborato con il Centro impianti cocleari dell’Ospedale Martini di Torino e con il Punto Formativo Autismo VdA occupandosi di formazione. È membro dell’Unità di Valutazione Multidimensionale della Disabilità regionale. È docente a contratto presso l’Università di Torino, nel “Corso di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno”. Sposata, madre di due figlie, è stata Assessore per l’Ambiente presso il Comune di Issogne, incarico dal quale si è dimessa per problemi di salute. Ha scritto “Libero” (Edizioni END 2024), con l’intento di utilizzare un tempo di sofferenza per promuovere la cultura sui temi a lei cari, dalle cure palliative alla gravissima disabilità.
L’indice sinistro è il racconto della vera vita di Alessandro Cappato, già professore a Cagliari, all’istituto alberghiero. Da circa nove anni paralizzato dalla testa in giù e bloccato su un letto o su sedie studiate appositamente per lui, a causa della Sclerosi Multipla. Le vicissitudini della sua vita raccontate anche tramite i flashback iniziali sono intrise di dolore, forza, disperazione, coraggio. La solitudine malgrado i familiari e amici che lo sostengono spesso la fa da padrona. Con enormi difficoltà decide di scrivere la sua storia a volte cruenta a volte dolce, servendosi delle mani di una sua amica scrittrice.
Biografia autore:Alessandro Cappato, nato a Cagliari il 21 novembre del 1976, residente a Pula (CA), ex professore all’istituto alberghiero. Ora paralizzato dalla Sclerosi Multipla, può muovere solo l’indice sinistro, da cui il titolo dell’opera.
Quante volte ti è capitato di non sentirti bene? Quante volte hai avvertito quel fastidio addominale, quel senso di gonfiore? Quante volte hai iniziato la giornata con il piede sinistro, solo perché non sei passato dal bagno prima di uscire di casa? E quante volte, solo a raccontare di questi piccoli malesseri, ti sei sentito incompreso? Cattiva digestione, bruciori di stomaco, gonfiore, crampi addominali ma anche cistiti recidivanti, problematiche cutanee, stanchezza cronica, mal di testa: sono moltissimi i sintomi per cui sembra impossibile trovare una causa specifica e che per questo vengono “spenti” ricorrendo ai farmaci. O vengono accettati passivamente, come se fosse normale soffrirne. No, non è normale stare male, e tutti questi disturbi sono spesso campanelli d’allarme di un alterato funzionamento dell’intestino. Con lo stesso stile diretto e divertente della sua pagina Instagram “L’intestino delle meraviglie” e con grande competenza, Claudia Borzacchiello ci guida alla scoperta dei segreti del nostro “secondo cervello”, insegnandoci a interpretare correttamente i segnali che il corpo ci manda e a curarci ricorrendo ad alcune semplici strategie. Grazie a questo manuale dall’approccio olistico scoprirete la spiegazione fisiologica dietro ai sintomi più comuni, imparerete ad ascoltarvi e ad analizzare il vostro stato di salute anche attraverso l’osservazione della cacca (sì, la vostra cacca parla di voi!). Troverete consigli su alimentazione e attività fisica, indicazioni su alcuni trattamenti altamente efficaci come l’idrocolonterapia e tante altre piccole strategie che fanno la differenza: dal masticare correttamente il cibo ad alcuni semplici esercizi e massaggi per garantire al nostro intestino il giusto funzionamento. E, in conclusione, troverete anche un’appendice, scritta da Paolo Borzacchiello, sulle parole “eubiotiche”, le parole che fanno stare bene. Un manuale ricco di informazioni e di consigli pratici, per iniziare a stare finalmente meglio e assicurarci il benessere che ci spetta. Perché tutti meritiamo di stare bene!
Biografia autore:Claudia Borzacchiello, laureata in Scienze infermieristiche presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Brescia, si occupa da più di dieci anni di idrocolonterapia e problematiche intestinali collaborando in équipe multidisciplinari nelle cliniche dove svolge la sua attività.
“Gaetano, voglio che tu scriva la mia storia!”. Lo chiese così all’autore, amico della vita, il protagonista di questa storia vera di dolore e di sorrisi, di morte e di vita, Giorgio Fici, poco tempo prima che il cancro lo uccidesse la sera dell’1 giugno 2023. Era la fine di dieci mesi di lotta durissima e impari: l’ultima partita di un gigante. Un libro corale, una raccolta di testimonianze senza filtri, con un preciso obiettivo: raccontare la drammatica battaglia per la vita di un uomo che ha lottato come un leone, pur sapendo di perderla.
Biografia autore:Gaetano Perricone, 67 anni, palermitano, è giornalista professionista. Ha pubblicato, con Giuseppe Maimone Editore, La mia Etna. Dialogo con la Muntagna (2004) e La mia Etna. Diciassette anni dopo (2021); per i nostri tipi, Diversamente nonno (2019) e La scalata della vita (2020). È tra i coautori di Etna vulcano del mondo. A Muntagna nel Patrimonio Unesco (Villaggio Maori, 2014) e L’Ora edizione straordinaria. Il romanzo di un giornale raccontato dai suoi cronisti (Regione Siciliana, 2019).
Ho il colesterolo alto, quali alimenti devo prediligere? E per proteggere le mie ossa? Per prevenire il diabete devo limitare tutti gli zuccheri? Cosa fare con la pelle a buccia d’arancia? Il legame tra alimentazione e salute è molto stretto, perché noi siamo ciò che mangiamo e in questo modo forniamo all’organismo i mattoni per la sua rigenerazione continua. Ma un eccesso di alcuni nutrienti o un difetto di altri possono impedire al nostro corpo di reagire e difendersi dalle patologie che lo colpiscono. Questo libro cerca di sfatare i miti che legano alcuni cibi all’insorgenza di determinate malattie, anche con esempi semplici come la sana abitudine di mangiare la frutta alla fine dei pasti. Tutto in coerenza con l’evidenza scientifica, citando solo gli studi fatti sull’uomo e non i risultati “preliminari” di ricerche condotte su animali o in vitro.
Biografia autore:Elisabetta Bernardi è nutrizionista, biologa, specialista in Scienza dell’alimentazione. Oltre vent’anni di esperienza nella comunicazione e nella ricerca scientifica applicata alla nutrizione. Autrice e conduttrice della rubrica “Scienza in cucina” per il programma televisivo scientifico “Superquark”, condotto da Piero Angela e “Noos” condotto da Alberto Angela. È docente in diverse università, autrice di numerose pubblicazioni scientifiche e di libri divulgativi e coautrice di testi universitari.
In tutto il mondo i suicidi maschili sono almeno il doppio di quelli femminili, mentre il numero di donne uccise dai propri compagni si fa sempre più allarmante. Perché? L’autore propone un’ipotesi innovativa: che questi comportamenti non siano connaturati all’essere maschi, ma il risultato di un’educazione che spinge i bambini a nascondere il proprio dolore. Fin dai tempi più antichi, la fragilità dell’uomo è stata considerata un tabù, e ciò ha finito col generare un vero e proprio handicap emotivo: negare la tristezza e la paura significa infatti aumentare la sofferenza, lasciare spazio alla solitudine, all’aggressività e alla violenza – contro sé stessi e contro gli altri. Di fronte alle ricadute più drammatiche di questa tendenza, siamo chiamati a invertire la rotta. Come? A partire dall’osservazione di casi clinici e di esperienze personali, in Maschi che piangono poco lo psicologo e psicoterapeuta Alberto Penna dimostra che per aiutare la nostra società è necessario partire innanzitutto dall’educazione: accettando senza vergogna le proprie fragilità e sviluppando con le proprie emozioni un rapporto sano e maturo, bambini e ragazzi impareranno infatti a elaborare con successo frustrazioni e sconfitte, pronti a diventare così uomini finalmente liberi.
Biografia autore:Alberto Penna, psicologo e psicoterapeuta, docente della Scuola di psicoterapia Mara Selvini Palazzoli. Si occupa di formazione e supervisione da oltre vent’anni. In terapia e formazione utilizza un metodo che coinvolge le emozioni e il corpo. Terapeuta da venticinque anni, ha pubblicato nel 2023 insieme a Laura Fino un libro sulla terapia di coppia (Al di là delle parole). È autore del Manifesto per le emozioni maschili e divulgatore sull’argomento..
Merito del cuore è l'autobiografia di Mirna Mastronardi, la fondatrice di Agata, la prima organizzazione di volontariato oncologico della Basilicata. Con coraggio, Mirna racconta la sua adolescenza in un piccolo paese del Materano, la famiglia, gli amici, le riunioni del PCI, i tanti lavori, gli attacchi di panico e una passione fortissima per un uomo che le spezzerà il cuore ma le lascerà un dono inestimabile: Dea. Da qui, la rinascita di Mirna, quella che lei definisce "la sua seconda vita" nella quale però è messa a dura prova per la malattia della sua più cara amica, Lucia, e quasi in contemporanea per la scoperta devastante di avere un tumore.
Biografia autore:Mirna Bruna Mastronardi, nata a Matera il 13 settembre 1972, ha trascorso la sua infanzia a Tinchi, una piccola frazione del comune di Pisticci. Con il sogno di poter migliorare il mondo, sin da ragazzina, milita nella giovanile del Partito Comunista Italiano. Ha un passato da giornalista pubblicista (ha lavorato per il Quotidiano della Basilicata e il Tg di BluTv). Oggi è impiegata part-time e mamma single di Dea. Ha promosso la nascita dell’associazione “Agata – Volontari contro il cancro OdV ETS”. Proprio per il suo impegno con "Agata", nella primavera del 2023 è stata insignita, dal Presidente Sergio Mattarella, dell’Onorificenza OMRI di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Mezzo litro di latte al giorno era l’antidoto somministrato agli operai che, nello svolgere la propria mansione, venivano a contatto continuo con la polvere di amianto. Si pensava che bastasse a bonificare il corpo e a preservarlo dalle malattie asbesto correlate. Per decenni generazioni di lavoratori hanno maneggiato l’amianto, materiale comune tanto apprezzato per la sua resistenza al calore quanto altamente nocivo per la salute. Se respirate, infatti, le polveri contenenti fibre d’amianto possono causare patologie mortali quali l’asbestosi e tumori della pleura (mesotelioma pleurico e carcinoma polmonare). Nel 1992 l’amianto è stato dichiarato fuorilegge in Italia. Tuttavia l’ambiente ne è ancora pieno tanto è vero che le cause di infezione non vanno più cercate solamente nell’ambito lavorativo, ma nella sfera in cui si vive e la percentuale di persone che si ammalano è costante dal 2010. Prima il profitto, oggi l’indifferenza culturale, anche da parte delle istituzioni e della politica, rallentano la battaglia di civiltà contro l’amianto. Tuttavia i morti e i malati parlano e ci indicano la rotta da cambiare prima possibile. Giacinto Bevilacqua ha raccolto 27 testimonianze di attivisti, famigliari di vittime, infermieri, malati medici, operai, sindacalisti che hanno raccontato la loro esperienza diretta.
Biografia autore:Giacinto Bevilacqua, laureato in Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è giornalista pubblicista. Ha scritto una trentina di libri, prevalentemente sulla storia del ciclismo e sulla storia contemporanea. Nel 2013 ha fondato la casa editrice Alba edizioni. È stato premiato con il Marchio Microeditoria di Qualità alla Rassegna della Microeditoria Italiana di Chiari (Brescia) nel 2015 per “Gino Bartali, 100 anni di leggenda”, nel 2016 per “Pasolini ti ricordo ancora” e nel 2019 per “Cento Coppi”. Nel 2016 ha vinto il Premio letterario nazionale Premio Prunola di Castelfranco Veneto (Treviso), sezione food&beverage, per “Un fià de gusto. Ricette delle cuoche di Ghirano”. Nel 2017 ha ricevuto il premio nazionale di giornalismo sportivo “Rotonda di Badoere-Memorial Adriano Morelli” e nel 2024 la Targa del CONI al concorso giornalistico annuale nazionale multimediale multilingue “Premio Simona Cigana”.
Dire addio a un amico, a un luogo, a un animale domestico, a una persona cara non vuol dire perderli: talvolta la separazione sarà breve e li ritroveremo presto, come la mamma dopo il primo giorno d’asilo; altre volte invece dovremo imparare a farne a meno per un tempo più lungo. Ma ciò che abbiamo amato farà per sempre parte di noi. Perché nel nostro cuore si nasconde una stanza segreta sulla cui porta sono appesi tanti piccoli bigliettini. Sono ognuno il ricordo dei momenti vissuti insieme alle cose e alle persone a cui teniamo. Come un album con le fotografie da sfogliare spesso, grazie a questa stanza segreta, ogni sorriso dei giorni passati diventerà un sorriso di oggi, di adesso. La delicata e dolcissima narrazione di un tenero papà che insegna al suo bambino a comprendere che le cose e le persone, a volte, se ne vanno. Ma, nel nostro cuore, resteranno per sempre. Alberto Pellai firma un nuovo poetico albo, magnificamente illustrato, perché diventi una guida adatta a grandi e piccini per gestire la tempesta dell’abbandono, superare insieme la tristezza e allo stesso tempo continuare a collezionare le memorie più belle, per non dimenticarle mai.
Biografia autore:Alberto Pellai, è medico, psicoterapeuta dell’età evolutiva e ricercatore presso il dipartimento di Scienze biomediche dell’Università degli Studi di Milano. Nel 2004 il ministero della Salute gli ha conferito la medaglia d’argento al merito in Sanità pubblica. Ogni giorno sui social è seguito da più di 220 mila persone. È autore di molti famosi libri di parenting e psicologia tra i quali Tutto troppo presto, La vita si impara, Vietato ai minori di 14 anni e, con Barbara Tamborini, I papà vengono da Marte, le mamme da Venere, L’età dello tsunami e Il metodo famiglia felice. Per De Agostini ha firmato anche tre albi illustrati di grande successo Io gomitolo, tu filo (2021), Le mie mani sono le tue ali (2022) e Il fiore della vita (2023), tutti con illustrazioni di Ilaria Zanellato.
Tutti amano i supereroi! Ma Mini di più! Proprio come i suoi supereroi preferiti, però, Mini si trova ad affrontare un’avventura difficile e un nemico mostruoso ed invadente. Una storia che crede nella forza delle parole, della solidarietà e dell’amicizia. Una storia SUPER che può aiutare chi deve affrontare una grave malattia e gestire le diverse le emozioni legate ad un lungo ricovero in ospedale.
Biografia autore:Linda Rossi, classe 1992, è laureata in Scienze della Formazione Primaria è insegnante di scuola primaria e autrice di albi illustrati. È volontaria clown sociale e di corsia presso l’Associazione VIP Firenze ODV. Le sue storie nascono come strumento per parlare ai bambini e con i bambini. Crede nell’importanza e nella magia delle parole e sceglie la forza della delicatezza per aiutare chi si trova a confrontarsi con temi profondi e non sempre facili da trattare. Ilaria Bonifazi, illustratrice e educatrice, da sempre appassionata di arte e disegno. Ha frequentato la Scuola Internazionale di Comics grazie alla quale si è avvicinata al mondo dell’illustrazione e si è laureata di Scienze dell’Educazione e della Formazione per approfondire le sue conoscenze riguardo il mondo infantile e della creatività che vi ruota attorno. L’importanza delle immagini e del pensiero divergente sono alla base delle lezioni di disegno e dei laboratori espressivo creativi che conduce con i bambini.
Un viaggio nella propria psiche attraverso casi clinici reali. Lo psicoterapeuta – astronauta della mente, colui che cerca di capire e approdare su nuovi pianeti che possano suggerire strategie e soluzioni – attraverso l’ascolto dei suoi pazienti rivive egli stesso paure, distacchi e vissuti propri che diventano chiari e man mano si sbrogliano nei loro intrecci e conflitti. In tutto ciò si inserisce come un filo rosso la particolare storia di Natalina, la Regina della Rabbia, e della sua amica Maria, che rappresentano simbolicamente ancora i pazienti, e il terapeuta, e in qualche modo il soggetto che dice io. La vicenda di Natalina si intreccia con tutte le altre storie raccontate, compresa quella dell’autore. Natalina, nella sua fiaba triste, ci porta all’accettazione del vissuto di perdita, nel superamento del lutto che tante volte incontriamo nella nostra vita. Ed è così che appare subito lampante che la scrittura è salvifica nella sua capacità di sbrogliare i nodi e portarli al pettine e la verità arriva come una sorpresa, che solo alla fine disvela chi sono i veri protagonisti della storia.
Biografia autore:Giuseppe Femia. È nato in Calabria (1983). Psicologo e psicoterapeuta cognitivo comportamentale, didatta (SPC – scuola di Psicoterapia Cognitiva), Socio SITCC – società italiana terapia cognitivo comportamentale, lavora e vive a Roma. Specializzato in psicodiagnostica e psicoterapia cognitivo/comportamentale. Si occupa principalmente di attività clinica e di ricerca. Collabora con diverse testate divulgative e coltiva la passione per l’arte e la fotografia.
Il cuore è un suono semplice e vitale, ma anche un organo straordinariamente complesso. Lo sa bene Gabriele Bronzetti, cardiologo che ha visto suo padre morire di scompenso cardiaco e da allora ha scelto di dedicarsi a questa specializzazione. Lo imparano anche i genitori di Francesco, che alla nascita scoprono con sgomento che la parte sinistra del cuore del figlio è assente. Il cuore, fatto di muscoli, vasi e nervi, può incepparsi per un errore infinitesimale nel DNA, e per un cardiologo diventa un meccanismo da smontare e comprendere come un orologiaio. Bronzetti, però, va oltre la scienza. Si affida all’arte, alla letteratura, alla musica e al cinema per costruire un ponte emotivo con i suoi pazienti. Attraverso queste forme di narrazione riesce a dare un senso più profondo al dolore, trasformando ogni caso clinico in un racconto che unisce medicina ed empatia. In ambulatorio, in sala operatoria o davanti a un ecocardiogramma, la sua è una vera e propria messa in scena in cui la vita si riflette nell’arte. Il suo approccio, profondamente umano e simbolico, ci invita a riflettere sul cuore non solo come organo, ma come sede – anche se abusiva – dell’anima. Perché prima o poi, tutti, dovremo fare i conti con il nostro cuore.
Biografia autore:Gabriele Bronzetti (Rimini, 1964) ha due figli, ha fatto il barista, il cameriere e il perito agrario. Si è laureato in Medicina e specializzato in Cardiologia nel 1997. Ha lavorato come cardiologo e ricercatore in Belgio e in Canada. Dal 1996 partecipa annualmente a missioni umanitarie in Zimbabwe. È professore di Cardiologia presso l’Università di Bologna e l’Ospedale Sant’Orsola di Bologna dove si occupa, in particolare, di cardiopatie congenite e dell’età evolutiva. Collabora con “la Repubblica”, “Corriere della Sera” e “il Foglio”. È editorialista del “Corriere di Bologna”. È autore di decine di pubblicazioni scientifiche e di libri di cardiologia tradotti in tutto il mondo. Con La divina commedia. Breve saggio sull’arte di svenire ha vinto il Premio Cronin 2021 per la Saggistica.
L’adolescenza, è un’età complessa: piena di dubbi, domande, scoperte. È il momento in cui ci si mette in discussione, travolti da un’ondata di entusiasmo e irrequietezza. Ma cosa succede se, in questo vortice di emozioni, arriva improvvisa una diagnosi di tumore e si è costretti a fermarsi, proprio quando si stava per spiccare il volo? Pazienti che meriterebbero uno specifico trattamento oncologico, ritrovandosi in una “terra di mezzo” tra l’oncologia pediatrica e quella dell’adulto, finiscono per arrivare con difficoltà o in ritardo ai centri di cura, destinati spesso a non ricevere i trattamenti migliori. Due oncologi di fama internazionale raccontano come la comunità scientifica abbia deciso di occuparsi della cura e della vita di tutti questi giovani, legando la loro esperienza clinica e umana alle voci dirette, autentiche e toccanti dei pazienti. Questo libro è un invito a non dimenticare chi sosta in questa terra di mezzo, a dargli voce e spazio e, in una crescente presa di coscienza, a lottare per un cambiamento decisivo nella cura del tumore giovanile.
Biografia autore:Andrea Ferrari, oncologo pediatra all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e da ottobre 2024 professore associato presso il Dipartimento di Oncologia Medica e Onco- Ematologia dell’Università degli Studi di Milano. È riconosciuto come uno dei padri fondatori dell’oncologia dell’adolescente e del giovane adulto, in Italia e nel mondo. Fedro Peccatori, specialista in Oncologia Medica e in Ostetricia e Ginecologia, dal 2011 dirige l’Unità di Fertilità e Procreazione in Oncologia all’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano. È uno dei pionieri dell’«oncofertilità» in Italia: suo campo d’azione è infatti la preservazione della capacità di avere figli nelle pazienti oncologiche. Edoardo Rosati, laureato in Medicina, è giornalista e scrittore specializzato nella comunicazione medico-scientifica. Ha lavorato per le testate di salute di RCS MediaGroup, contribuendo alla creazione del Corriere Salute nel 1989. Autore di numerosi saggi divulgativi, ha ideato e gestisce il blog Medic Moments (www.edoardorosati.info).
Quale effetto hanno i cromosomi sessuali sul cervello? Il nostro patrimonio genetico influenza il comportamento? È vero che le femmine e i maschi non differiscono affatto per intelligenza e abilità di calcolo? E per soglia del dolore? I farmaci hanno lo stesso effetto nei due sessi? E qual è la struttura cerebrale più direttamente responsabile delle nostre preferenze sessuali? Per rispondere a queste e altre domande, il volume, nel solco della medicina di genere, descrive con semplicità le caratteristiche neurobiologiche del cervello maschile e femminile e sfata al contempo i pregiudizi misogini e l’idea secondo cui il genere sia fluido e slegato dalla biologia, pur riconoscendo la naturalità dei generi non binari (LGTBQ+). Un viaggio affascinante in cui si dipanano le funzioni della mente umana esaminando il ruolo che geni e cultura hanno nel trasformarci in chi siamo.
Biografia autore:Alice Mado Proverbio, professoressa di Neuropsicologia e neuroscienze cognitive presso l’Università di Milano-Bicocca. Laureata alla Sapienza di Roma, Dottorato di Ricerca all’Università di Padova. Borsista presso la Dartmouth Medical School, si è specializzata presso il Center for Neuroscience dell’Università di California. Ricercatrice di ruolo presso l’Università di Trieste e poi docente universitaria a Milano-Bicocca, dove fonda il laboratorio di Elettrofisiologia Cognitiva. Indaga i correlati neurali della mente umana con particolare riferimento alle differenze di sesso, all’empatia, e al cervello sociale ed affettivo. È autrice di centinaia di pubblicazioni internazionali e di vari saggi tra cui The cognitive Electrophysiology of Mind and Brain, Elsevier; Psicofisiologia cognitiva, Carocci; Neuroscienze Cognitive della Musica, Zanichelli; Percezione e Creazione Musicale, Zanichelli; Neuroscienze e Differenze Sessuali, Carocci.
Queste pagine intime e personalissime entrano dritte nel cuore di una storia che ha coinvolto ed emozionato il Paese intero. Era l’agosto del 2019 quando Nadia Toffa ci ha lasciato. Per tre giorni Brescia, la sua città, è diventata il centro di un vero e proprio pellegrinaggio da tutta Italia, per dare l’ultimo saluto a quella che tantissimi cittadini consideravano molto più di una brava giornalista e conduttrice: la vedevano come un’amica. Il 16 agosto i suoi funerali nella cattedrale della città lombarda, celebrati dall’amico don Maurizio Patriciello – protagonista dell’inchiesta straordinaria da lei realizzata sulla Terra dei Fuochi – sono stati seguiti da migliaia di persone. Un vero abbraccio collettivo, caloroso e indimenticabile. Erano venti mesi che Nadia Toffa lottava contro il cancro. Venti mesi che si raccontava con una forza che ha colpito e sorpreso tantissime persone, per l’autenticità delle sue parole, per il coraggio che mostrava e per la profondità del suo vissuto. Venti mesi che Nadia aveva scelto di vivere 24 ore su 24 con la mamma. Sempre insieme. Nadia e Margherita. Dopo i funerali, la famiglia di Nadia Toffa si è piano piano ritirata nella discreta riservatezza che sempre l’ha contraddistinta. Oggi Margherita per la prima volta ha deciso di raccontare quei venti mesi e, seguendo il filo dei suoi ricordi, di farci attraversare con lei la straordinaria storia di una figlia e di una persona speciale. Una donna che ha dato tanto, non solo a chi l’ha conosciuta. E che continua a vivere grazie all’amore e alla perseveranza di Margherita e della Fondazione Nadia Toffa, da lei voluta, seguendo le ultime volontà della figlia, per aiutare chi soffre e per essere vicino alle persone più deboli e indifese.
Biografia autore:Margherita Toffa vive a Brescia con il marito Maurizio. Madre di tre figlie, Mara, Silvia e la più piccola, Nadia, con la sua famiglia ha creato nel 2019 la Fondazione Nadia Toffa, la cui mission è quella di «dare un aiuto concreto ai soggetti che operano tutti i giorni per migliorare la salute e la vita delle persone più deboli e indifese, perseguendo i valori di solidarietà e ricerca della verità di cui Nadia Toffa è stata simbolo e per i quali si è sempre battuta in vita». Per maggiori informazioni e per sostenerne le attività, www.fondazionenadiatoffa.it.
Quando la vita ci mette di fronte a sfide inimmaginabili, spesso scopriamo forze che non sapevamo di avere. È proprio questa la lezione centrale dell’autobiografia di Roberta Zecchin, una storia di coraggio e resilienza che attraversa difficoltà e speranze. A soli 33 anni, con tre figli piccoli, un lavoro impegnativo e una casa da mandare avanti, Roberta si trova a dover affrontare la diagnosi di un tumore al seno. Nel momento più delicato della sua vita, sembra impossibile trovare la forza per prendersi cura di sé stessa, eppure è proprio nella famiglia costruita con amore e sacrificio, nell’affetto di un marito sempre presente e nel sostegno di amicizie sincere che trova la speranza e la determinazione per combattere ogni giorno, fino all’ultima chemio. Attraverso un cammino fatto di piccoli passi, Roberta scopre una forza interiore che non immaginava di possedere. Una storia vera che ricorda a ciascuno di noi che il coraggio può nascere anche dalle difficoltà più buie, e che persino le esperienze più dure possono portare a scoprire una nuova luce dentro di sé.
Biografia autore:Roberta Zecchin, 37 anni, sposata e madre di tre figli (Gioia, Carlotta e Riccardo), è una parrucchiera titolare del Salone Glamour a Lonigo, in provincia di Vicenza. Nonostante una diagnosi di tumore al seno a soli 33 anni, Roberta ha affrontato la sfida con coraggio e determinazione, trovando forza nella sua famiglia e nelle amicizie sincere. La sua storia è un esempio di resilienza e speranza, che mostra come anche nelle difficoltà più buie sia possibile scoprire una nuova luce dentro di sé.
"Divenire madre è una vera e propria metamorfosi che ti trasforma in modi che non avresti mai immaginato. Anche se ricordi chi eri prima, diventi gradualmente una persona diversa, che ancora non conosci e che scoprirai a poco a poco." Un libro ricco di spunti di riflessione ed esercizi per accompagnare le neomamme nel viaggio della maternità e per aiutarle a essere più gentili con se stesse. L’attesa e la nascita di un bambino portano con sé un turbine di cambiamenti nelle relazioni, nelle priorità, nel modo di vedere il mondo e la propria persona. Questa rivoluzione ha un impatto importante sulla salute mentale di molte neomamme, che spesso si sentono sole e inadeguate davanti a una sfida che appare troppo complessa da affrontare, anche a causa di una rappresentazione della maternità come fase di vita totalmente idilliaca e di un modello genitoriale che deve essere performante a vari livelli. E poi ci sono le tante emozioni che costellano il viaggio nella maternità, e che oscillano tra gioia e senso di colpa o di inadeguatezza. Grazie a semplici e pratici esercizi e a un testo scritto con grande empatia, l’autrice fornisce gli strumenti di consapevolezza necessari per imparare a orientarsi nel percorso della maternità, per affrontarne tutte le sfumature, accogliendo se stesse con uno sguardo più gentile, comprensivo e amorevole. Più di un testo di self help, più di un diario, questo libro è il compagno ideale per le neomamme che affrontano le trasformazioni di questo tempo così significativo della loro vita.
Biografia autore:Irene Bernardini, è psicologa clinica e psicoterapeuta sistemico-relazionale, specializzata nell’area della salute perinatale e nella Compassion Focused Therapy. Nella sua pratica clinica accompagna donne che stanno per diventare madri o lo sono diventate da poco e le coppie di neogenitori ad attraversare i cambiamenti e le emozioni che la nascita di un figlio porta con sé. Sui social è conosciuta come @lapsicologadelleneomamme e fa divulgazione scientifica sulle difficoltà che si possono incontrare nell’esperienza della maternità. Vive e lavora a Firenze
Quanti dubbi attorno alla maternità, alla gravidanza, e quante aspettative, quanti falsi miti, quanti consigli non richiesti! Fin da quando un figlio è solo un pensiero sembra difficilissimo orientarsi e seguire un percorso che vada bene per noi. Anche i libri sul mercato sono spesso superata, tradotta da altre lingue e poco specifici per chi affronta una gravidanza oggi, nel nostro Paese. Grazie alla sua competenza ed esperienza, Gloria Scarpa è diventata il punto di riferimento per chi è in gravidanza, per chi ci sta pensando, per chi ci prova e non ci riesce e per chi affronta i primi anni con un bambino. In questo libro ha messo tutto il suo sapere e la sua esperienza per supportare e accompagnare le future mamme mese per mese attraverso le diverse fasi – dalla ricerca di un figlio ai primi giorni in ospedale, passando dai test alle visite di controllo, la gestione della gravidanza anche nella vita quotidiana – offrendo risposte definitive e scientifiche a quesiti ancora avvolti dalla disinformazione.
Biografia autore:Gloria Scarpa, si è laureata in Ostetricia nel 2020 e si è specializzata in consulenza sessuale, massaggio neonatale, pavimento pelvico e fertilità e nella pratica ATP1 e ATP2 attraverso master e corsi di formazione. Ad aprile 2021 ha aperto il suo profilo social @ostetricainrosa e il suo sito online per informare e aiutare le donne in ogni fase della vita. Nove mesi con te è il suo primo libro.
Alzi la mano chi ha sperimentato almeno una volta nella propria vita momenti di irritabilità, di rabbia oppure una voglia improvvisa di dolci in prossimità del ciclo mestruale. Gran parte della vita di una donna è caratterizzata dalla ciclicità, ovvero dal susseguirsi di fasi ormonali che ne influenzano lo stato d’animo, il livello di stress, la ritenzione dei liquidi e il senso di fame. La salute ormonale va quindi curata e custodita gelosamente, perché da essa dipende la fertilità, ma anche la salute e il benessere femminile in generale. E per farlo è necessario, secondo Serena Guidotti, accompagnare ogni fase del ciclo mestruale con buone abitudini alimentari, rispettando il fluire degli ormoni e fornendo al corpo tutto il necessario per produrli nel modo e nel momento giusto. L’alimentazione rappresenta infatti uno strumento prezioso che ciascuno di noi possiede per poter fornire al corpo ciò di cui ha bisogno in funzione della fase del ciclo mestruale in cui ci si trova. Il manuale propone consigli e strategie alimentari per affrontare al meglio i dolori mestruali, la fase follicolare, l’ovulazione, la fase luteale e la sindrome premestruale. E inoltre, propone un metodo in 7 tappe per migliorare la fertilità, con tante ricette: controllo dei picchi glicemici, costruzione del piatto, applicazione dei principi di alimentazione antinfiammatoria, inserimento di alimenti funzionali per ciascuna fase del ciclo, scelta di alimenti di stagione, eliminazione degli interferenti endocrini, rotazione dei semi.
Biografia autore:Serena Guidotti, dopo la laurea in Biologia cellulare e molecolare e un dottorato di ricerca in Scienze biomediche, indirizza il suo interesse scientifico verso la nutrizione, specializzandosi inizialmente in Diete chetogeniche, integratori e nutraceutici, quindi in Alimentazione femminile per il controllo dei disturbi ginecologici e per la fertilità. Attualmente, segue centinaia di pazienti con alterazioni del ciclo mestruale e alla ricerca di una gravidanza, sia naturale sia nei percorsi di procreazione medicalmente assistita, supportandole con programmi alimentari specifici.
Non è certamente romantico come il cuore, né intrigante come il cervello. Persino i polmoni sono più citati. Eppure, il pancreas è la centrale chimica del corpo e gran parte della nostra salute dipende proprio dal suo corretto funzionamento. Già il suo nome - “pan” tutto e “krèas” carne - ne anticipa la fondamentale importanza all’interno del nostro organismo, spesso non corrisposta a livello mediatico dove viene dimenticato a favore di altri organi. La salute, sia dell’organo che delle persone, è il focus di questo libro, basato su interviste a pazienti: a fianco della prospettiva biomedica, ciascuna storia riflette la rottura biografica causata dalla malattia e l’impatto sul mondo sociale della persona coinvolta. Grazie alla supervisione di un comitato scientifico, le pagine illustrate raccontano le normali funzioni del pancreas e le principali patologie pancreatiche. Primo volume della collana Graphic anatomy: L’anatomia umana incontra la potenza del fumetto per raccontare storie vere di pazienti, attraverso le competenze interdisciplinari della medicina, della sociologia e dell’arte. Graphic Anatomy è una dissezione anatomica a fumetti di un organo e delle storie di pazienti a esso correlate, con l’obiettivo di comprendere meglio le complessità dei corpi e delle narrazioni. In collaborazione con Graphic Medicine Italia, Associazione Italiana per lo Studio del Pancreas, Associazione Italiana di Chirurgia Epatobiliopancreatica, Associazione Pierluigi Natalucci.
Biografia autore:Veronica Moretti, ricercatrice in Sociologia presso l’Università di Bologna. È dottoressa di ricerca in Sociologia e Ricerca Sociale e membro del Comitato di Bioetica dell’Università di Bologna. È una delle fondatrici e attuale Vice-Presidente dell’Associazione Graphic Medicine Italia. Stefano Ratti, professore ordinario di Anatomia Umana presso l’Università di Bologna, medico chirurgo, è dottore di ricerca in Scienze Biomediche e Neuromotorie e Direttore del Laboratorio di Cellular Signalling del Centro Anatomico dell’Università di Bologna. È tra i fondatori e attuale Presidente dell’Associazione Graphic Medicine Italia. Alessandro Cucchetti, professore Associato di Chirurgia Generale presso l’Università di Bologna. È stato inserito nel World Top 2% dei migliori ricercatori mondiali dell’Università di Stanford. Attualmente lavora e opera presso l’Ospedale Morgagni - Pierantoni di Forlì. CARLO FABBRI Direttore dell’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Ospedale Morgagni - Pierantoni di Forlì e Ospedale Maurizio Bufalini di Cesena. È stato membro attivo, consigliere e segretario di diverse società scientifiche italiane ed europee, tra le quali l’Associazione Italiana Studio Pancreas (AISP), e co-fondatore del gruppo i-EUS volto alla promozione di studi clinici ed eventi formativi in campo clinico ed endoscopico.
Le parafilie sono al centro del dibattito in ambito scientifico da secoli, venendo discusse nell’ottica del giusto/sbagliato, morale/immorale, sano/patologico. Partendo dalle basi, ripercorrendo l’evoluzione delle teorie della sessualità sulle parafilie che si sono succedute nel corso degli anni, e sostenendo le sue tesi con una solida letteratura scientifica l’autrice introduce una nuova prospettiva: quella della funzionalità. Uscire dal paradigma dicotomico sembra essere cruciale per un approccio alle parafilie e ai disturbi parafilici che esuli dal giudizio e si concentri sulla comprensione. A cosa servono? Che scopo hanno nel funzionamento psichico dell’individuo? Sono domande cruciali da porsi e a cui dare risposta nell’ottica di un intervento terapeutico. Nel libro l’autrice raccoglie dati ed informazioni per tentare di dare alcune risposte e proporre un nuovo approccio clinico alle parafilie, nella speranza che dalle sue riflessioni possa nascere un nuovo filone di ricerca che contribuisca allo sviluppo della conoscenza, della pratica clinica e che possa avere un impatto positivo sulla società.”.
Biografia autore:Nata in un paesino in provincia di Roma nel 1998, Valeria ha da subito le idee chiare sul suo futuro. Intraprende il liceo delle Scienze Umane iniziando lo studio della psicologia, e proprio in questo periodo conosce la sessuologia e si appassiona. Dopo la laurea triennale in Psicologia e Salute conseguita presso La Sapienza nel 2021, si iscrive al corso di laurea magistrale Clinical Pyschosexology tenuto nella medesima Università in collaborazione con l’Università di Tor Vergata. Si laurea come psicosessuologa clinica nel dicembre 2024 con lode, e a gennaio 2024 inizia il suo tirocinio presso l’Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica. A giugno dello stesso anno pubblica il suo primo libro “Parafilie: dal patologico al funzionale” (prefazione a cura di Fabrizio Quattrini) in cui racchiude i primi anni di studio e dedizione alla materia. Presso lo stesso Istituto intraprende due corsi di formazione post lauream ottenendo un diploma come educatrice sessuale ed uno come psicosessuologa. Sempre impegnata nel perfezionare la sua formazione si abilita a novembre 2024, e dal gennaio 2025 inizia una collaborazione come tutor con l’Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica, in cui svolge anche la sua attività clinica. Attualmente collabora con il Prof. Giacomo Ciocca ad un progetto di ricerca in corso presso La Sapienza sul tema della sessualità e il rischio psicotico.
Perché “Parkinson e vita”? Nel 2018 mi è stato diagnosticato il Parkinson. Con il mio libro voglio mostrare come si possa convivere serenamente con questa malattia inguaribile e invalidante. Ci sono momenti in cui Mr. Parkinson si fa da parte, lasciando spazio alla vita, momenti che ci danno forza e speranza. Nella prima parte, racconto la mia esperienza, sperando di aiutare chi ancora non accetta la malattia. Ho suddiviso il mio percorso in brevi paragrafi, dall’accettazione al cambiamento, fino al rapporto con i medici. Nella seconda parte, offro al lettore – malato, caregiver, o semplice curioso dell’argomento – strumenti per comprendere le cause della malattia e segnali utili per la prevenzione. Affronto anche il ruolo del caregiver, spesso lasciato solo a gestire un’assistenza in cui la società è carente. Convivere con il Parkinson è possibile, adottando strategie salutari come attività fisica e una corretta alimentazione. Come ulteriore sprone, cito personaggi famosi che, nonostante il Parkinson, hanno raggiunto importanti obiettivi. Parlo anche delle prospettive della ricerca scientifica e delle nuove terapie, particolarmente rilevanti per chi contrae un Parkinson giovanile.
Biografia autore:Vincenzo Lista Sono nato nel 1942 in Calabria, terra cui sono molto legato nonostante io viva da oltre cinquant'anni a Pavia. Ho lavorato come funzionario responsabile del settore economico-previdenziale – Risorse Umane presso il Policlinico IRCCS – San Matteo di Pavia. Ho svolto una vita attiva in campo politico, nella gestione della mia città dove ho ricoperto il ruolo di assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica tra il 1979 e i primi anni Ottanta. Come presidente del Centro culturale e partecipazione civile “Città del Sole”, ho animato gli ambienti culturali della città portando all’attenzione del pubblico temi di importanza strategica nazionale e locale. Attento e interessato alle problematiche sociali e di volontariato, le ho seguite da vicino come presidente della Comunità Terapeutica “Associazione Roveto Ardente – Sampietro” di Voghera. Sono affetto dalla malattia di Parkinson da alcuni anni e, finalmente, non ho paura di ammetterlo.
Quanto influisce la scelta delle parole nei contesti di vita quotidiana, con le persone a noi care, nel lavoro, nel tempo libero, negli impegni importanti? Moltissimo. Le parole sono più vive che mai, hanno rivissuto nelle vite di tanti giovani, di eccelsi scrittori, di anziani, colonne portanti di intere generazioni, arrivando a noi rafforzate di nuova potenza. Ogni volta che ne pronunciamo una le permettiamo di esistere e di resistere: il nostro linguaggio potrà arricchirsi, risuonare pieno e avvolgente. Quante volte ti sei soffermato a pensare a quanto può essere importante una parola nella comunicazione, nell’intessere relazioni? Fanno parte di noi, ci danno identità, proteggendoci, dominandoci o inferendoci colpi mortali. Personalmente, penso alle parole come a un dono preziosissimo, capace di regolare le nostre vite, di aiutarci nei percorsi quotidiani, curandoci e curando. Le parole sono come l’amore: esistono amori lunghi, altri distruttivi, altri platonici, altri ancora romantici e impressi nel passato, come quelli dei nostri nonni; tutto dipende dal modo in cui vogliamo instaurare una relazione con le parole, da come desideriamo possederle, facendoci un regalo inestimabile, quello di vivere più vite e più vita. Il nostro modo di comunicare diventa un collante tra noi e il mondo, tra chi siamo e chi vorremmo essere, tra chi siamo e chi siamo stati. Rappresentano, in sostanza, il nostro calcolo perfetto per modulare qualunque discorso, anche in situazioni tortuose. Con un uso consapevole e intelligente possiamo ottenere ciò che ci siamo prefissati: possiamo dare conforto in situazioni difficili; ammaliare, calamitando con un discorso vincente e avvincente; amare, scegliendo le parole più adatte per descrivere l’intensità del nostro sentimento; convincere, usando parole scelte con dedizione senza cadere nella banalità.
Biografia autore:Nata a Napoli il 24 aprile 1993, Anna Arnone è un’infermiera altamente qualificata, giornalista pubblicista, docente universitaria e studiosa di psicologia. Con un percorso accademico di eccellenza, ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche con lode presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e successivamente ha ampliato le sue competenze con una laurea triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche, seguita da una laurea magistrale in Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni. Ha inoltre completato diversi master di primo e secondo livello in ambiti sanitari e manageriali.
Durante la gravidanza, i capelli e la pelle possono manifestare cambiamenti: per alcune donne in meglio, per altre si può verificare un’esacerbazione di qualche situazione latente o preesistente ma poco evidente. È quindi importante capire quali sono le problematiche e come risolverle, in modo da arrivare al parto nella migliore forma possibile. La prima parte di questo libro descrive i principali cambiamenti della pelle e dei capelli in gravidanza e fornisce consigli pratici di skincare e suggerimenti su quali prodotti possono essere utilizzati e quali sono da evitare. Sono inoltre presenti contributi di professionisti dedicati al corretto esercizio fisico, alla respirazione e alla preparazione al parto e gestione del puerperio. Nella seconda parte l’autrice si occupa del neonato, che non è un adulto in miniatura e pertanto la sua pelle ha bisogno di attenzioni particolari e specificamente dedicate. Sono trattate le esigenze cutanee principali del bambino dall’igiene al nutrimento, fino alla protezione solare. In ultimo sono descritte anche le principali problematiche cutanee dei bambini, come dermatite irritativa da contatto e allergica, dermatite atopica, dermatite periorale, sudamina e crosta lattea, e sono dati consigli su come affrontarle.
Biografia autore:Giulia Penazzi. Farmacista, Dottore di Ricerca in Biotecnologia degli alimenti e Specialista in Scienze e tecnologie cosmetiche. Nel mondo della cosmesi è consulente per varie aziende e formulatrice per importanti brand. Autrice di articoli, scientifici e divulgativi, e di libri di cosmesi, collabora con il Blog di Farmacista 33, Puntoeffe e Le Cahier de Galileo. È docente di dermocosmesi per numerosi corsi professionali tra i quali Cosmast e ICQ, per la Scuola di Alta Formazione in Farmacia Oncologica, per il corso di specializzazione FarmacosmesiLAB ICQ e per l'Università di Ferrara.
Nell’attuale panorama scientifico, tecnologico e socio-culturale la Medicina e le altre (sì, proprio “le altre”) discipline umanistiche, sono chiamate a interrogarsi criticamente sui valori posti a fondamento delle professioni di cura. Si tratta di ispirarsi a una rinnovata visione definibile con l’espressione: “umanesimo della cura”: una serie di campi d'azione, contenuti e modi di operare, ispirati a ideali umanistici, quindi attenti a istanze personali, bisogni di sviluppo, diritti e doveri, valori e mondi di significato di tutti gli attori della cura. I contributi che compongono il libro si collocano nell’ambito di questo ampio movimento culturale e costituiscono un “coro” di voci diverse, accomunate però dal comune intento di proporre idee seminali inerenti a pratiche di cura poeticamente e narrativamente fondate, dando evidenza delle competenze e delle sensibilità richieste a chi, nelle organizzazioni promotrici di salute, intende cimentarsi in forme di narrazione visuale, intessere dialoghi a partire dalla lettura, dalla scrittura e-o condivisione di un testo poetico per nutrire le soggettività in campo e alimentare occasioni di scoperta di sé e dell’altro. Il volume, strutturato in nove capitoli, si interroga riflessivamente sulla possibilità che la poesia possa entrare nella “cassetta degli attrezzi di un professionista sanitario, a partire da una domanda ben precisa: cos’è la poesia? L’interlocuzione poetica nella pratica di cura sprona a condividere il piacere della parola, a fare sosta sulle parole, per riscoprirle, per ritrovare parole evolutive, intere, non frantumate, per ri-leggere la propria realtà in maniera attenta, meditata, e questo è quanto mai imprescindibile se si considera quanto siamo immersi in una realtà quotidiana in cui la parola sta perdendo di significato. La poesia, in particolare, può costituire una sorta di antidoto all’uso spesso a-critico e poco consapevole della parola, a comunicazioni fondate sulla velocità, su schemi cognitivi e linguistici stereotipati e standardizzati. Il lavoro di cura ha in sé una bellezza alla quale non possiamo rinunciare. È qui che si situa la parola poetica, per procurarci nuove rinascite simboliche, per aiutarci a fiorire, a portare a compimento ciò che alberga in noi solo in modo abbozzato.
Biografia autore:Vincenzo Alastra, nato a Vercelli il 13 gennaio 1057. Psicologo e psicoterapeuta. Professore a Contratto per l’Università di Torino – Dipartimento Culture, Politica e Società. Membro del: Consiglio Scientifico del Cestriell - Centro Studi e Ricerche sull'Educazione e il Lifelong Learning dell’Università di Bologna; comitato Scientifico di Poetry Therapy Italia; Centro di Ricerca Interdipartimentale Caring Education Research Center (CERC) e del Gruppo di Ricerca Melete – Center of Ethics for Care dell'Università di Verona, diretti dalla Prof.ssa Luigina Mortari. Fondatore e coordinatore di Pensieri Circolari e dell’associazione Generazione Cura. Autore e curatore di numerosi saggi e libri in tema di medicina narrativa e medical humanities. Svolge attività formativa e consulenziale in favore di professionisti sanitari e delle loro organizzazioni. Direttore della collana editoriale: Ambienti narrativi e pratiche di cura - casa editrice Pensa MultiMedia (Lecce).
In un periodo storico in cui il mondo va troppo veloce e bisogna a tutti i costi essere perfetti, si rischia di inciampare e farsi molto male. Gli adolescenti e i giovani adulti di oggi soffrono intensamente, e lo fanno in tanti modi. Cinque ragazzi decidono di mettere le proprie difficoltà sotto una lente di ingrandimento. E accettano di parlare a Francesca, una giovane psicoterapeuta, di dolori e insicurezze che sembrano incomprensibili. Grazie all’aiuto della psicologa ognuno di loro riesce a capire come si sente, come mai sta così e cosa può fare con quello che prova. Una graphic novel profondo nella sua leggerezza che affronta un tema importante come quello della salute mentale in un’età delicata, e non solo. Perché sei qui? si rivolge a quegli adolescenti e giovani adulti sopraffatti da un mondo che non riescono a fare proprio. Mai come ora i giovanissimi manifestano una difficoltà tanto marcata nel vivere il quotidiano. E lo urlano attraverso gli strumenti che hanno a disposizione: da Instagram a TikTok, tutti i social, a vario titolo e in modi diversi, trattano questo tema. Attacchi di panico, disturbi alimentari, autolesionismo… sono tentativi disperati per cercare di salvarsi dal vuoto interiore. Una valida soluzione, un’ancora di salvezza è senza dubbio la psicoterapia. Il problema è che si tratta di un mezzo non sempre accessibile a tutti, spesso guardato con sospetto o, peggio, con paura. Perché sei qui? vuole raccontare come, invece, sia adatto e dedicato a tutti. Tra un racconto e l’altro, delle schede informative arricchiscono le possibili chiavi di lettura.
Biografia autore:Francesca Picozzi, classe 1995, è psicoterapeuta e sessuologa. Famosa per essere stata tra i primi ad aprire un profilo TikTok di psicologia, attraverso di esso oggi parla e dialoga con i giovani (un pubblico enorme che conta più di 140 mila follower). Il mix tra professionalità e tono ironico rende la sua comunicazione leggera nonostante la gravità degli argomenti. È autrice del libro “Parlarne Aiuta”, edito da Longanesi, un manuale rivolto ai giovani che affronta le loro ansie a 360 gradi. Lavora come libera professionista nel suo studio e ha collaborato negli anni con nomi importanti come Scuola Zoo, Samsung, Haier, AW LAB, TPI, Repubblica, Corriere della sera, Studenti.it, Donna Moderna, Marie Claire, Radio DeeJay, Cosmopolitan, Rai1. Greta Xella è una autrice italiana di fumetti. In seguito alle ispirazioni manga dell’infanzia e cinematografiche dell’adolescenza, si diploma in grafica pubblicitaria per poi specializzarsi alla Scuola del Fumetto di Milano. Conclusi gli studi, inizia a lavorare con le autoproduzioni, realizzando storie brevi come Unsistered, Lepidophylla e Theseus. Nel 2015 collabora come disegnatrice a Karmapolis, pubblicato da RenBooks. Nel 2021 realizza il suo primo fumetto come autrice unica, Figlia di Luna, in cui affronta tematiche che le stanno molto a cuore come l’introspezione e la salute mentale. Oggi lavora come fumettista per diversi editori tra cui Disney, Bao Publishing e Dynamite, ma anche come storyboard e development artist per televisione e cinema.
Chi soffre di sclerosi multipla non affronta solo una lunga e faticosa battaglia contro la malattia, con tutto il carico di dolore, disabilità, stanchezza e paura che essa comporta. Deve anche fare i conti con lo stigma dell’invisibilità: perché le piccole grandi sfide quotidiane possono apparire ancora più difficili quando, agli occhi degli altri, la persona malata sembra in perfetta salute. Questo spesso genera incomprensione, isolamento e solitudine. Per fortuna, ci sono medici, pazienti e associazioni che ogni giorno si impegnano per abbattere questo muro di silenzio e indifferenza, scegliendo semplicemente di raccontarsi. Perché condividere, a volte, rende tutto un po’ più facile. È proprio questo lo spirito che anima il libro, scritto a quattro mani dal professor Martinelli Boneschi, neurologo di fama internazionale che ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla cura della sclerosi multipla, e da Danilo Bazzano, paziente che vive la malattia sulla propria pelle e la racconta con ironia e leggerezza sui social. Il libro raccoglie un mosaico di voci e di esperienze: insegnanti, attrici, modelle, scrittori, studenti e studentesse, ballerini. A partire da alcune domande – sulla diagnosi, le difficoltà quotidiane, le abitudini alimentari e sportive, le relazioni sociali, le paure e le speranze per il futuro – ciascuno racconta come la propria vita sia cambiata con la malattia e in che modo essa abbia influenzato il proprio benessere e le prospettive per il domani.
Biografia autore:Danilo Bazzano (Savona 1978), ha 46 anni ed è un agente di commercio nel settore idraulico. Dopo aver svolto il servizio civile, nel 2021 quasi per caso ha iniziato a creare contenuti sul suo account Instagram (@lignoranzamultipla), dove riceve grande apprezzamento per la sua attività di divulgazione e sensibilizzazione su temi riguardanti la malattia. Grazie a questa esperienza, ha pubblicato Scleraton. Il libro delle live (2022, con una prefazione del prof. Martinelli Boneschi), dove raccoglie le storie di circa quaranta pazienti che hanno potuto condividere con lui le loro esperienze relative alla sclerosi multipla e ad altre patologie. Da aprile 2023 le dirette Instagram vengono effettuate sul profilo dell’associazione Iovivolasclerosimultipla. Filippo Martinelli Boneschi (Cremona, 1971), professore associato di neurologia all’Università degli Studi di Milano, si occupa da più di 20 anni di Sclerosi Multipla. In passato ha lavorato in Francia e negli Stati Uniti, dove ha conseguito un Master in epidemiologia. Ha contribuito alla scoperta dei fattori genetici coinvolti nello sviluppo e nella risposta alle terapie della Sclerosi Multipla, e dirige attualmente un laboratorio di analisi dei biomarcatori clinici e sierologici coinvolti nella malattia con un particolare interesse in aree di ricerca emergenti come l’applicazione della medicina di precisione nella pratica clinica e lo studio del ruolo della epigenetica. Ha sempre unito la passione per la ricerca all’attività di cura delle persone con la malattia, che svolge presso l’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
Perché la menopausa fa ancora tanta paura? Secondo Monica Calcagni, ginecologa, autrice e divulgatrice, la risposta è semplice: la menopausa viene considerata una tappa che segna inesorabilmente il declino della femminilità, quando in realtà è esattamente il contrario. La fine del ciclo mestruale segna «un nuovo inizio, un capitolo che, se ben affrontato, ci permette di essere ancora più forti, sicure di noi stesse e pronte a fare la differenza». Il problema è che la menopausa è ancora un argomento poco trattato, quasi sconosciuto alle donne stesse. Con la sua penna inconfondibile, nel volume Più donna meno pausa (Sperling & Kupfer) Monica Calcagni esamina il tema sotto tutti i punti di vista. Fermamente convinta dell’importanza di sconfiggere reticenze, ritrosie e disinformazione, si rivolge alle donne proprio come fa ogni giorno sui suoi canali social: in modo semplice, diretto e puntuale. Spiega quindi con chiarezza cristallina che cos’è davvero la menopausa e quali sono i cambiamenti fisici che potrebbero verificarsi. Per ogni possibile disturbo propone una vasta gamma di soluzioni, approfondendo il discusso tema della terapia ormonale sostitutiva ma illustrando anche le numerose terapie alternative. Un vero e proprio viaggio alla scoperta della salute femminile, in cui Monica Calcagni insegna alle donne a celebrarsi, a prendersi cura di sé, e a non farsi intimorire da quella avventura complessa ma piena di sorprese e fascino che è la menopausa.
Biografia autore:Monica Calcagni è laureata con lode in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"; specializzata in Ginecologia e Ostetricia, sempre con lode, presso lo stesso ateneo. Ha un Master di II livello in Medicina Estetica. Ha lavorato in diverse strutture sanitarie e ha prestato servizio nei Consultori di Roma, Frosinone, Viterbo, Rieti e Terni. E’ impegnata nella divulgazione scientifica con l'obiettivo di sfatare falsi miti e abbattere tabù legati alla salute femminile e alla sessualità, raggiungendo anche il pubblico dei più giovani grazie ai social (Tik Tok e IG). È autrice dei libri "Cose da donne che anche gli uomini dovrebbero sapere", in cui affronta temi legati alla sessualità e alla salute della donna, e “Più Donna Meno Pausa”, in cui tratta la menopausa in modo chiaro e semplice. Ha ideato e condotto il podcast "È vero che? Miti e verità sulla cistite" ed è ideatrice, autrice e conduttrice del podcast “Ginecologa on air” presente su YouTube e Spotify.
Dieci storie vere. Dieci frammenti di vita che raccontano la forza di chi lotta per i propri diritti e la determinazione di chi non si arrende. In una Calabria sospesa tra bellezza e difficoltà, l’autore, Domenico Latino, giornalista e portavoce della Garante regionale della Salute, ci guida attraverso un percorso fatto di sofferenze, speranze e risultati raggiunti grazie all’impegno della stessa Garante, Anna Maria Stanganelli, protagonista di un approccio costruttivo nel risolvere casi complessi. Ogni capitolo di questo libro è un viaggio nel cuore di un sistema sanitario vulnerabile, tra sfide apparentemente insormontabili e conquiste che ridanno dignità e fiducia a chi ne ha più bisogno. In due anni di mandato, la Garante affronta storie che sembrano senza via d’uscita. Dai bambini come Mariano, affetto da una rara malattia che limita la sua libertà di muoversi; Gabriele, un’anima fragile alla ricerca di un luogo dove essere accolto; Manuel, che, in lista d’attesa per un intervento alle tonsille, riesce a operarsi nella sua regione, senza dover affrontare lunghi viaggi, alle storie di adulti come il signor Pasquale, prigioniero in casa senza una carrozzina adeguata o Placido, paziente oncologico in attesa di una terapia salvavita. Con empatia e concretezza, Anna Maria Stanganelli lavora fianco a fianco ad autorità sanitarie, medici, associazioni e cittadini, spesso con il supporto dei giornalisti locali, vere e proprie “sentinelle” del territorio, ottenendo risultati tangibili e costruendo ponti di solidarietà. Ogni racconto è un mosaico di emozioni in cui il mare, filo conduttore di queste storie, rappresenta la possibilità di ritrovare serenità dopo ogni tempesta.
Biografia autore:Domenico Latino nasce a Palmi (RC) il 29 luglio 1979. Iscritto all’Ordine dei giornalisti della Calabria - Albo pubblicisti - da maggio 2008, è corrispondente del quotidiano “Gazzetta del Sud” da Gioia Tauro (RC) occupandosi, negli anni, di tematiche di rilevante interesse. Per citarne alcune: il trasbordo delle armi chimiche siriane, sequestrate dall’Opac al regime di Assad, avvenuto nel porto di Gioia Tauro nel 2014; le condizioni di vita dei braccianti africani nella tendopoli di San Ferdinando (RC); le criticità del quartiere rom di località “Ciambra”. Direttore responsabile della rivista a tiratura nazionale “Quants - Tempi moderni”; dal 2023, ricopre l’incarico di portavoce del Garante della Salute della Regione Calabria. Con Officine Editoriali da Cleto ha pubblicato “Volevo essere la barbie. Storia di Davide e ordinarie omofobie” (2023). “Portami al mare” (2024) è il suo secondo libro.
Il diario appassionato e pieno di speranza di una psicologa clinica, che si trova dall’“altra parte”, a vivere su di sé l’esperienza della malattia. Ma la scoperta della sclerosi multipla non abbatte Federica, che riesce a fare della fragilità il punto di forza della nuova se stessa. Il libro si conclude con una lettera di Marco Trabucchi, già presidente dell'Associazione Italiana di Psicogeriatria.
Biografia autore:Federica Falzone è psicologa clinica. Si è laureata a Palermo con una tesi su attaccamento e trauma e ha conseguito un master in psicogeriatria. Lavora dal 2019 presso la Fondazione Madonna della Bomba Scalabrini di Piacenza. Si occupa di sostegno psicologico e di formazione. È autrice di articoli a scopo divulgativo, racconti e romanzi. Nel 2023 ha pubblicato il libro Il mare che ci abita dentro (TraccePerLaMeta).
"Quando fai la chemio le zanzare non ti pungono" è molto più di un semplice diario di malattia: è un libro che parla di vita, non di morte. Con tono lucido, ironico e profondamente umano, Gianfranco Damico racconta la sua esperienza personale con il cancro, ma senza mai cedere alla retorica del dolore o alla ricerca di facili consolazioni. In queste pagine il cancro non è visto come una condanna, né come un tabù, ma come una nuova e sconosciuta condizione dell’esistenza, con la quale si impara a convivere. L’autore non si propone di offrire soluzioni, né ricette motivazionali o spirituali: vuole soltanto condividere la sua verità, la sua incredibile trasformazione e il cambiamento interiore che ha vissuto. Attraverso uno stile diretto e accessibile, Damico accompagna il lettore in un viaggio interiore dove l’identità, il corpo e il tempo assumono nuovi significati. È un racconto schietto, onesto e sorprendente che invita a guardare la vita da una prospettiva inedita: quella di chi non si sente un “sopravvissuto” alla malattia, ma di chi ha imparato a viverci dentro.
Biografia autore:Gianfranco Damico è un sociologo, filosofo e life coach con oltre 30 anni di esperienza nel campo delle relazioni interpersonali, della crescita personale e del benessere. La sua formazione accademica include una laurea in Sociologia conseguita nel 1992, seguita da un Master in Gestione delle Risorse Umane nel 2002, un Master Practitioner in Programmazione Neuro-Linguistica (PNL) nel 2004 e un diploma di Life Coach nel 2007 . Nel corso della sua carriera, Damico ha lavorato con migliaia di persone, professionisti, aziende, scuole e organizzazioni, utilizzando il coaching, la formazione e la consulenza per promuovere l'eccellenza umana e il benessere inteso come realizzazione di sé . È autore di numerosi libri, tra cui: Piantala di essere te stesso! (Feltrinelli 2011); Il codice segreto delle relazioni (Feltrinelli 2013); Le emozioni sono intelligenti (Feltrinelli 2016); Il potere dei realisti. Perché l’ottimismo non basta per farsi strada (2018); Quando fai la chemio le zanzare non ti pungono (Apalós 2024); Ciò che amore non è (Feltrinelli 2025)
Quando ho iniziato a mentirle è la storia di una figlia e di una madre nel tempo della malattia. Quando arriva una diagnosi difficile, i ruoli si ribaltano: chi ha sempre ricevuto protezione si ritrova a doverla offrire. E così, per amore, iniziano le prime bugie. Piccole omissioni, silenzi, verità trattenute. Non per ingannare, ma per proteggere. In questo libro c’è il racconto di un legame che si trasforma, giorno dopo giorno. Della stanchezza e della paura, ma anche della tenerezza. Ci sono gesti semplici, parole sussurrate, momenti che sembrano ordinari ma che diventano decisivi. E c’è la scrittura, come unico modo per mettere in ordine il dolore, per conservarlo e insieme lasciarlo andare. Quando ho iniziato a mentirle è un memoir scritto con voce discreta e onesta, che non cerca di insegnare nulla, ma solo di raccontare com’è andata. Un modo per restare accanto a chi non c’è più, e per provare a guarire, almeno un po’, attraverso le parole.
Biografia autore:Mi chiamo Anna Aprea, sono nata nel 1993 e vivo a Napoli. Studio ingegneria, sono madre, e scrivo da sempre, soprattutto nei momenti in cui le parole sembrano l’unico appiglio. Quando ho iniziato a mentirle è il mio primo libro. L’ho scritto dopo la morte di mia madre, per restare in contatto con ciò che avevo perso. Non avevo un piano, solo il bisogno di tenere memoria, e forse anche di guarire un po’. Credo che la scrittura serva a questo: a trovare un posto dove mettere quello che fa troppo rumore per restare dentro.
L’ansia può provocare, oltre a un forte disagio psicologico, tanti malesseri fisici: vertigini, sensazione di svenimento; mal di pancia; nausea e vomito; tachicardia e palpitazioni; sensazione di soffocamento e mancanza d’aria; vampate di calore e sudorazione eccessiva; derealizzazione e depersonalizzazione; pensieri ruminanti. Qualche volta addirittura il disturbo d’ansia si esprime unicamente sul piano somatico e la persona colpita, che immagina che vi siano delle cause organiche, si dirige verso una lunga trafila di visite ed esami medici che alla fine non evidenziano assolutamente nulla. Questo libro ha una struttura originale: è composto di nove capitoli, ciascuno dei quali dedicati a un sintomo specifico. Un viaggio nei disturbi fisici collegati all’ansia per conoscerli, per capire come e perché si generano, e soprattutto, per non averne più paura. Infatti, l’ansia è fastidiosa, ma non è pericolosa! Questa è la frase che Elena Carbone pronuncia spesso durante le sedute con i suoi pazienti, dei quali ha raccolto storie di successo e testimonianze che il lettore troverà raccolte in questo volume.
Biografia autore:Elena Carbone, psicologa, psicoterapeuta e psicotraumatologa con oltre vent’anni di esperienza, è specializzata in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale e in EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). Lavora nel suo studio di Milano e online, promuovendo un approccio terapeutico integrato che unisce mente e corpo e strategie innovative per affrontare i disturbi d’ansia e le esperienze traumatiche. Si dedica con passione alla divulgazione scientifica attraverso workshop, talk e corsi di formazione aziendale con l’intento di sensibilizzare il maggior numero di persone possibile all’importanza di una corretta gestione dell’ansia per migliorare la qualità della vita.
Quando nasce un figlio, nasce anche un genitore. E il genitore per definizione desidera il meglio per il proprio piccolo e comincia subito a farsi mille domande. Come proteggerlo dalle malattie? Come nutrirlo nel modo più adeguato? Cosa fare quando piange? I problemi nascono non tanto dalle domande, quanto dalle risposte che arrivano da tutte le parti: nonni, cugini, amici, parenti degli amici, contatti sui social… Ognuno a dare la sua ricetta, basata sull’esperienza personale, sul sentito dire, sulle credenze popolari, sui siti internet più improbabili, e soprattutto sul grande classico: “Si è sempre fatto così!”. Con questa risposta sembra che si possa risolvere ogni perplessità, ma la verità è che la scienza e la tecnologia hanno fatto passi da gigante e molte abitudini che avevamo anche solo vent’anni fa sono state smentite dalla ricerca medica. Ma qual è davvero il metodo giusto per allattare? E le tecniche più efficaci per farlo dormire o per non farlo ammalare? Come facciamo a fargli passare il mal di pancia? Lo scopo di Quello che alle mamme non dicono e del dottor Claudio Olivieri è proprio quello di fornire le informazioni corrette nei singoli casi che ogni genitore si trova ad affrontare nella gestione e crescita di un neonato, sfatando miti, leggende metropolitane e i famigerati consigli della suocera. Ma lo scopo è anche, e forse soprattutto, quello di aiutare i genitori a distinguere le fonti autorevoli da quelle inaffidabili, a capire cosa dice davvero la scienza per riuscire a scegliere ciò che è meglio per il nostro bambino. Armatevi di ironia e metodo scientifico e godetevi le gioie della maternità e della paternità senza ansie ingiustificate e con qualche sorriso in più.
Biografia autore:Claudio Olivieri è nato a Roma ed è un medico specializzato in Chirurgia pediatrica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Durante la sua esperienza universitaria e ospedaliera ha pubblicato diversi studi su note riviste internazionali e negli ultimi anni si è dedicato anche alla divulgazione scientifica. Con più di un milione di follower, è presente su diverse piattaforme social per informare quotidianamente i genitori su temi legati alla salute dei bambini. I video si caratterizzano per la semplicità nel comunicare e, soprattutto, per lo stile giocoso e simpatico. Oltre a fare il medico, è papà di due adolescenti e nel tempo libero allena una squadra di pallavolo femminile.
Rebecca racconta il mondo da quando è ancora nella pancia della mamma. Ha un po’ paura di nascere, ma quando finalmente viene alla luce è felice: ha una famiglia, degli amici, la passione per la danza, l’amore per i libri, e tanta, tantissima energia. Fino a che i colori della sua vita cominciano a cambiare. Rebecca allora inizia a togliere: via la danza, via gli amici, soprattutto via il cibo. E più toglie più le sembra che vada meglio, anche se i pasti in famiglia diventano insopportabili, anche se i medici le dicono che non va bene per niente e la ricoverano. In ospedale prima e in un centro per disturbi del comportamento alimentare poi. Così Rebecca perde anni di adolescenza e lotta contro la malattia, che cambia e la accompagna e sembra proprio intenzionata a non volersene andare. Unica alleata di Rebecca nel suo percorso tortuoso è la scrittura. Rebecca scrive, si chiede “chi sono?” e fruga frettolosamente in uno dei mille cassetti disordinati e nascosti della memoria per rispondere a questa domanda. Racconta episodi di una crudezza inimmaginabile, propone riflessioni profonde, scrive lettere a se stessa.
Biografia autore:Rebecca Cellitti è nata a Colleferro (RM) il 15 settembre 2004. Studentessa di Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi di RomaTre, grazie alla casa editrice Il Leone Verde pubblica la sua prima opera. Raccontando la sua storia contro i disturbi del comportamento alimentare, il sogno di Rebecca si avvera.
Cosa significa fare i conti con una malattia psichiatrica che scuote e devasta il proprio mondo? In queste pagine sono raccolte alcune interviste a cui Giuseppe si sottopone e dalle quali emerge tutto il peso della crisi, ma anche e soprattutto la forza dinamica e personale con cui l’autore si confronta e con cui riesce a ritrovare se stesso. Le interviste, curate dal suo amico prof. Peppino Re, gli consentono di tirar fuori un mondo di personaggi che si incontrano e tanti sguardi e tante confluenze che arricchiscono e tormentano la vita di un uomo che sa anche perdersi ma che sa poi ritrovarsi, grazie a se stesso, ma anche grazie a un mondo che presenta infinite alternative. La sua alternativa Giuseppe la trova in un panificio di Collesano, “Sano e gustoso”, fra quelle fragranze di odori e sapori incontra le persone giuste capaci di risollevarlo al piacere del confronto con la vita e l’alterità.
Biografia autore:Giuseppe Valenti nasce a Collesano il 7 Gennaio del 1966, secondo di due figli, in una famiglia che viveva in campagna e si dedicava alla agricoltura e alla pastorizia. Finite le scuole dell’obbligo, Giuseppe non vuole continuare gli studi e preferisce seguire la sorella a Palermo. Così Giuseppe scopre la città con i suoi tumulti e le sue aspirazioni. Vive i fermenti dei secondi anni settanta, i balzi della sinistra che vuole governare anche la Sicilia e la sua piccola Collesano. Ma vive anche le turbolenze e le devianze che i nostri paesi cercano di nascondere. Fra speranze e languori, comunque, consegue il diploma di scuola professionale dal quale non si sentirà rappresentato, e, nei primi anni ottanta torna a Collesano. Nell’anno 1996 Giuseppe viene ricoverato al reparto dell’ospedale san Raffaele di Cefalù come “bipolare” e comincia un percorso di cura che dura quasi trent’anni.
Romanzo che narra l’articolato percorso nato in seguito ad un parto e curato prima con la dialisi extracorporea, poi con la dialisi peritoneale, fino alla rinascita data dal trapianto renale ed il ritorno ad una vita sana e del tutto normale.
Biografia autore:Marifulvia Matteazzi Alberti di Vicenza, laureata a Padova in Lettere Moderne, critico e curatore di Mostre in Veneto, che ha pubblicato cataloghi di pittura, scultura, ceramica e incisione per eventi e monografie per singoli Artisti. Ha pubblicato alcuni libri di racconti e tre romanzi "Di me di te di noi"( 2020) ,"Tre zie e una nipote" (2022) e "Ritorneró a volare" (2024) con la Casa Editrice Robin Edizioni - Biblioteca del Vascello di Torino.
Ospedali chiusi, reparti in sofferenza, mancanza di personale: ecco il preoccupante quadro che si presenta oggi in Italia a livello sanitario. Il crollo di una realtà forte e strutturata che negli ultimi decenni ha visto la costante riduzione di risorse e opportunità, a discapito di una popolazione sempre più allo sbando. Attraverso le esperienze personali, vissute durante la pandemia, l’autore ci porta nelle case, a contatto con i malati, con chi è solo, offrendo una testimonianza sulle sfi de affrontate dai sanitari, dai medici in prima linea, impegnati a combattere una guerra senza mezzi. Il libro contiene anche degli spunti interessanti e dei suggerimenti su come si potrebbe rivitalizzare un sistema sanitario sull’orlo del collasso. Una lettura essenziale per chiunque abbia a cuore il futuro della salute pubblica.
Biografia autore:Giovanni Ambrosino, eminente figura nel campo della chirurgia, è stato docente all’Università di Padova. Specializzato nei trapianti di fegato, vanta collaborazioni prestigiose presso l’Harvard Medical School e l’Università di Pittsburgh. Oltre alla sua pratica medica, Ambrosino ha assunto ulteriori ruoli di rilievo, come vicepresidente nazionale della Federazione internazionale dei diritti umani e ha ottenuto la membership della Academy of Science. Autore del saggio Ospiti della vita? (Cantagalli Editore), ha ricevuto riconoscimenti in campo cinematografi co: la sua sceneggiatura Behind the corner ha vinto nel 2017 il primo premio all’Hollywood International Moving Picture Film Festival e i suoi fi lm Falling Stars e La luce oltre la gabbia hanno ottenuto plausi e premi internazionali.
Un libro per gli adolescenti, una guida per insegnare come si fa l’amore. Visto che oggi l’età del primo rapporto è sempre più ravvicinata, occorre che voi ragazzi sappiate come si fa, con un linguaggio chiaro, semplice, senza “dito alzato”, dalla vostra parte anche se chi scrive adolescente non lo è più, ma a differenza di tanti non ha dimenticato di quando lo era. Non mi limito però al solo sesso, si parla di educazione affettiva, dove le carenze talvolta sono superiori alla non conoscenza del sesso. È ora di intervenire per cessare la spirale di violenza verso il genere femminile, frutto di un’educazione errata, che non sempre è il patriarcato. Il mio intento è di aiutarvi a diventare giovani adulti felici, l’amore è la cosa più bella della vita, ma occorre imparare a “usarlo”. Questo è il vostro libretto d’istruzioni.
Biografia autore:Daniele Aiolfi nasce a Parma nel 1953, cresce a Firenze, mette radici tra le colline del Prosecco di Conegliano, Treviso. Si occupa da sempre di vendita, economia, marketing con lusinghieri successi. Ha una famiglia, un figlio e dal 2024 una nipotina, Anna, cui è dedicato questo libro. Ha già scritto cinque libri, ma di genere diverso, quindi non ve ne parla.
Questo libro raccoglie alcuni ricordi di Valeria da parte di sua mamma Chiara. È dedicato alle figlie di Valeria: Anna e Elena. La forza, il coraggio e la fede siano di aiuto e di esempio a quanti si avvicineranno a lei attraverso queste pagine. Valeria amava la vita e trasmetteva questo valore a chiunque le stesse accanto. Era molto legata al Sermig. Ernesto Olivero era la sua guida spirituale. «Sono sicura che il cuore grande di Valeria sarà vicino a tutti, soprattutto ai giovani e a chi sta vivendo un momento di difficoltà». Chiara Parola Tabasso.
Biografia autore:Chiara Parola Tabasso è la mamma di Valeria, nata l'8 maggio 1970 a Chieri (To), prima figlia di Chiara e Nanni, seguita dalla sorella Silvia e dal fratello Luigi, Valeria era una ragazza allegra, dal sorriso solare e molto sportiva. Dopo il liceo scelse la facoltà di matematica laureandosi a pieni voti. Fu per un certo periodo insegnante di matematica presso alcuni licei, poi si occupò di sistemi di controllo qualità e sicurezza sul lavoro presso la ditta elettronica Eidos di Chieri. La malattia, che divenne la sua «bussola», arrivò lentamente in un momento di grande gioia per la sua vita, dopo pochi anni di matrimonio con Federico e la nascita delle due figlie, Anna e Elena. È morta il 13 dicembre 2019 a 49 anni, dopo aver combattuto con coraggio e tenacia per 14 anni un liposarcoma.
Riuscire a comunicare in modo efficace, senza trascurare l’aspetto emotivo e i propri bisogni, non è certamente un’abilità innata né un risultato immediato: Marzia Benvenuti ce lo presenta come il frutto di un percorso a volte lungo e tortuoso, a seconda del punto di partenza, degli strumenti che si hanno a disposizione, della meta precisa che si vuole raggiungere e della consapevolezza che si ha di questi e molti altri aspetti. Lo scopo non è mai cambiare l’altro, ma informarlo di quello che senti in una data situazione e poi dichiarare cosa vuoi. Comunicare in modo empatico, in base ai tuoi bisogni, definirà chi sei, ti renderà più sicuro e ti permetterà a tua volta di attirare persone sicure. Nel libro troverai anche tanti esercizi che ti aiuteranno a capire i vari aspetti della comunicazione, a individuarli e poi a metterli in pratica. Sarà inevitabile perdere qualcuno lungo il tragitto perché nel momento in cui si cambia modo di comunicare tutto ciò che ci sta attorno subirà un effetto domino; il cambiamento farà cadere quei veli che coprivano relazioni finite da tempo ma ciò non potrà che essere una conseguenza positiva. Iniziare questo viaggio, così come ripartire dalla destinazione che abbiamo raggiunto, richiede dunque tanto coraggio, grande impegno e una buona dose di tenacia, ma con la guida di Marzia tutto ciò sarà più facile. Il suo Sento Dico Voglio ti permetterà di ridefinire rapporti, imparando ogni giorno a comunicare al meglio delle tue possibilità, esprimendoti in termini emotivi: potrai piangere, ridere, arrabbiarti, chiedere… potrai sentire, desiderare e volere e questo è ciò che fa la differenza, la vera differenza per se stessi e per le proprie relazioni.
Biografia autore:Marzia Benvenuti, è psicoterapeuta e cura le relazioni nell’era della disconnessione, accompagnando i suoi pazienti nella ricerca di strumenti adeguati per ritrovare se stessi e i rapporti importanti della loro vita. Da tempo, attraverso la sua attività online di divulgazione scientifica e grazie al suo profilo @cronachediunabionda, si è data l’obiettivo di raccontare e avvicinare al grande pubblico le professioni psicologiche, spesso ancora vittime di pregiudizi negativi. Con Giunti ha pubblicati Voglio essere me. Il resto sono punti di vista (2022).
Ancora troppe donne, avvicinandosi alla menopausa, vivono mutamenti profondi e provano la tristezza di «non essere più come prima», ma spesso si sentono impossibilitate a parlarne. Il periodo che segue quello della fertilità rimane taciuto, quasi un tabù, alimentato dal retaggio culturale che impone alle donne di adattarsi alle imposizioni del corpo senza lamentele. Tuttavia, in altre culture, la menopausa è vista come una fase di rinascita ed esplorazione, in cui la conquista del proprio spazio diventa prioritaria. Anna Paola Cavalieri, ginecologa con più di venticinque anni di esperienza, guida le lettrici ad accogliere questo cambiamento non come una malattia da combattere in silenzio, ma come una fase di rinnovamento e cura di sé, in cui le «gioie e le pene della gioventù lasciano spazio a una trasformazione cui è necessario dare ascolto». Come l’ascolto che l’autrice da anni presta alle sue pazienti, dalle cui storie trae ispirazione per offrire consigli preziosi su come fronteggiare sintomi e difficoltà per vivere al meglio il presente. Perché se è vero che il corpo cambia, noi possiamo imparare a conoscerlo con una consapevolezza più piena, e scoprire così un modo nuovo di piacerci. Vampate, disturbi dell’umore, nebbia mentale, dolore articolare, calo del desiderio: sono alcuni dei problemi affrontati in questa fase, spesso con scarsa conoscenza ma troppi dubbi e timori. Sostenuta dai più recenti studi scientifici, Cavalieri esplora l’importanza della nutrizione, dell’attività fisica e del sonno, aprendo le porte sul mondo degli ormoni, permettendoci di comprendere la vasta influenza che hanno sul nostro corpo e l’aiuto che possono offrire alle donne per affrontare questo momento delicato della vita con serenità e determinazione.
Biografia autore:Anna Paola Cavalieri, ginecologa, si occupa di menopausa da oltre venticinque anni. Ha un dottorato di ricerca in Psiconeuroendocrinologia della riproduzione e della sessualità. Attualmente lavora da libera professionista a Roma, dove ha creato un ambulatorio dedicato al benessere ormonale delle donne. Da sempre la passione per la medicina si accompagna alla cura e all’amore verso l’altro. Tra gli altri, ha prestato aiuto all’Hotspot di Lampedusa e si dedica ad attività di volontariato per la comunità di Sant’Egidio.
Oggi la sofferenza degli adolescenti ha caratteristiche inedite, è molto profonda e si accompagna spesso a gesti violenti e comportamenti autolesivi. Gli attacchi al Sé riguardano sia il corpo (tagli, disturbi alimentari) sia la mente (ansia, depressione, dissociazione). I nuovi adolescenti sono in genere molto amati e sostenuti, perché allora appaiono così fragili? Vivono sovrastati dalle contraddizioni: sono ascoltati più che in passato ma non esprimono ciò che pensano, hanno tante possibilità ma spesso si sentono privi di speranza. Un fiume di parole e attenzioni ne accompagna la crescita ma rischia di mettere a tacere la loro voce e le emozioni più autentiche. Sperimentano, così, un senso di vuoto incolmabile, che si manifesta attraverso forme d’ansia sempre più diffuse e pervasive. Le pagine di questo libro raccontano il lavoro con gli adolescenti che vivono in questo contesto e soffrono per l’impossibilità di dare un significato alla propria vita. Per diventare davvero adulti e sentire di avere un futuro hanno una sola possibilità: andare alla ricerca delle verità più autentiche che vivono dentro di loro e che rivendicano il diritto di esistere.
Biografia autore:Loredana Cirillo, psicologa e psicoterapeuta, è socia dell’Istituto Minotauro. È docente a contratto presso il dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e cultrice della materia presso la facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica di Milano. Nelle nostre edizioni ha pubblicato L’adolescente (con M. Lancini, T. Scodeggio, T. Zanella, 2020).
Questo libro è insieme una storia di amore e sofferenza, di morte e di vita, di uomo e sopravvissuto. Una storia che ci insegna che a volte è fondamentale attaccarsi alla vita con le zanne e gli artigli, trasformarsi in un leone pronto a combattere a fianco dei medici, della famiglia e degli amici. Perché insieme si può combattere la malattia, insieme si può fare la differenza. Un inno alla vita e un invito a prenderne parte attivamente per aiutare tutti quelli che sono in prima linea: personale sanitario e pazienti. L’uomo che riemerge dall’arena non è lo stesso che vi è entrato: è più consapevole, è diverso, è rinato.
Biografia autore:Enzo Cortivo si è trasformato in scrittore per raccontare la sua incredibile vicenda, riuscendo nella difficile impresa di rendere leggero e godibile un racconto che parla di una malattia che ha sconvolto lui, la sua vita e la sua famiglia. Enzo non solo è guarito, ma vuole diffondere la sua storia di fiducia e speranza per dare forza a chi sta attraversando una malattia o un momento difficile.
Luca Gervasi è uno dei content creator più amati: con i suoi social ci fa sorridere e commuovere; con il suo podcast Hey Luca! ci fa riflettere e divertire; con il suo cartone animato I’m Belen, insieme alla sua adorabile gattina, ci intrattiene ogni mese con nuove avventure. Il suo sorriso contagioso però nasconde una storia che pochi conoscono, che inizia nel cuore di Milano, in un appartamento di venticinque metri quadrati in zona corso Sempione. È qui che Luca ha vissuto felice sotto un cielo azzurro e spensierato. Al centro delle sue amicizie infantili c’è Alfonso, il compagno di sempre, una presenza travolgente, capace di portare luce in ogni momento. Ma quando la malattia colpisce l’amico, tutto cambia. La sua perdita trafigge Luca, lasciandolo in un vuoto di tristezza e solitudine. Questa però non è la storia di una resa, bensì della riscoperta di sé. Nonostante i tanti dolori, infatti, Luca ha imparato a focalizzarsi su ciò che veramente desidera e ad attrarre nella sua vita opportunità straordinarie, come quella di trovare la felicità con la sua gatta Belen. Attraverso queste pagine, Luca affronta le sue paure, le avversità e il senso di smarrimento, trasformandoli in una nuova forza. E con una narrazione intima e delicata ci regala una lezione fondamentale: nonostante le difficoltà che incontriamo sul nostro cammino, la vita può sempre sorprenderci con nuove opportunità. Bisogna solo credere nei propri sogni ed essere pronti ad accoglierli. Perché, anche dopo la notte più buia, il cielo può tornare a brillare più azzurro di prima.
Biografia autore:Luca Gervasi, classe 1988, è un content creator milanese. Dopo una laurea in Comunicazione e Marketing e un passato nel mondo della moda, oggi è diventato una star del web. Conduce il podcast Hey Luca! Insieme alla sua gatta Belen, con la quale ha scritto il libro 7 vite insieme a te, Luca intrattiene una consolidata fanbase.
Essere allo stesso tempo una persona semplice e straordinaria sembra una contraddizione. Non per Lorenzo, che da quando ha sei anni pratica il pattinaggio con dedizione e tenacia, bilanciando le esigenze dello sport con quelle della sua salute. La celiachia e il diabete, infatti, gli presentano sfide quotidiane, alle quali risponde senza timore, dimostrando che i sacrifici e l’impegno costante possono renderti un campione, sia nella vita sia nello sport. Non è una vita facile quella di Lorenzo: le sveglie all’alba, l’insulina, i controlli continui, le gare perse, l’adrenalina, il podio più alto. Il segreto per gestire tutto? Un’incrollabile determinazione.
Biografia autore:Lorenzo Guslandi nasce a Monza nel 1997. All’età di tre anni gli viene diagnosticato il diabete e l’anno successivo anche la celiachia. Grazie al sostegno della famiglia, cresce praticando diversi sport per facilitare la gestione del diabete, ed è proprio questo ad averlo aiutato a trasformare la malattia nella sua più grande forza. A sette anni scopre il pattinaggio inline freestyle e ne fa la propria strada, diventando presto testimonial come atleta affetto da diabete giovanile e membro della nazionale Italiana. Ad oggi è stato proclamato quattro volte campione mondiale, nove volte europeo e trenta volte italiano. Nel 2021 ha conseguito la laurea magistrale in Design della Comunicazione presso il Politecnico di Milano e attualmente lavora come creative designer e content creator. Nel 2024 ha deciso di raccontare la sua esperienza in “Speciale normalità. Come diabete e celiachia hanno fatto dime un campione”.
Certe persone hanno con la sofferenza un rapporto confidenziale, e Cristina si è sempre considerata una di queste. Empatica, sentimentale, ma anche bravissima a farsi in quattro per dimostrare che la realtà può essere ridente, nonostante tutto. La malattia di Luca – marito, padre di sua figlia, amore simbiotico che ha fatto retrocedere a sfondo ogni altra cosa – l’ha attraversata cosí, sul viso un’espressione rassicurante e spiritata che non riesce a togliersi di dosso neanche ora che Luca sta bene. Chi non sta ancora bene invece è Vera, «l’amica zucchero», che dopo anni di compromessi faticosi con la malattia vuole andare nel posto in cui la cura si affronta con lo stesso piglio ardimentoso della corsa allo spazio, ispirata dalla stessa megalomania: Houston, la città che risolve problemi. E chi meglio di Cristina può starle accanto? Cosí comincia il viaggio di queste due amiche quarantenni, che hanno costruito il loro legame sulla capacità di raccontarsi la vita e di farla piú divertente di com’è, senza dover mai scegliere tra profondità e frivolezza. La bellezza è il loro principio di realtà: se agli altri serve come evasione, a loro ricorda esattamente ciò che conta, perché nella bellezza c’è anche celebrazione della vita, curiosità, immaginazione e gioco. Ma adesso Vera, come Luca, sembra aver cambiato luce: è solitaria, assorta, brilla un po’ in disparte rispetto alla sua costellazione originaria. Costretta a rinunciare alle sue ingenue fantasie di accudimento, spesso sola in una città di strade deserte costeggiate da grattacieli scintillanti e villette con il canestro sulla porta del garage, Cristina si dà allora il compito che le riesce meglio: fare di questo viaggio una storia, possibilmente un’avventura. In modo leggiadro e sapiente, Cristina Marconi si accosta al senso profondo dello stare accanto, al mistero della sofferenza e della speranza, fino a intravedere, a farci intravedere, una possibilità altrimenti inaccettabile: a un passo dal dolore degli altri – degli altri che amiamo – può accadere di scoprirci vivi, fortunati, persino felici.
Biografia autore:Cristina Marconi ha vissuto all’estero per sedici anni, prima a Bruxelles e poi a Londra, scrivendo di politica estera, economia e cultura su vari giornali. Nel 2019 ha esordito con il romanzo Città irreale (Ponte alle Grazie) con cui ha vinto i premi Rapallo Opera Prima e Severino Cesari Opera Prima, oltre a essere entrata nella dozzina dello Strega. Nel 2021 ha pubblicato A Londra con Virginia Woolf (Giulio Perrone Editore) e nel 2022 Come dirti addio (Neri Pozza). Insegna scrittura alla Scuola Belleville di Milano, la città dove ora abita.
Tramite una piccola iniezione, oggi siamo in grado di liberarci dal pericolo di contrarre malattie una volta tanto diffuse quanto terribili. Vaiolo, poliomielite, tetano, morbillo, pertosse, difterite sono solo alcuni dei flagelli che hanno accompagnato per lungo tempo il cammino dell’uomo. Sono bastati, tuttavia, pochi decenni di vaccinazioni in Occidente per farci dimenticare la potenza distruttiva di questi agenti patogeni. E l’ultima pandemia di Covid-19 ce l’ha tragicamente ricordato. Quella contro le malattie infettive, infatti, è la più grande guerra che la nostra specie abbia mai affrontato. Per questo non è esagerato dire che l’introduzione dei vaccini costituisce una netta cesura tra due mondi: il mondo antico, fatto di impotenza, stragi e sofferenza, e il mondo attuale, dove possiamo efficacemente prevenirli e sconfiggerli. Esiste anche un terzo mondo, però, quello possibile: uno scenario che ancora non contempliamo, ma che potrebbe concretizzarsi se smettessimo di vaccinarci. Come sarebbe, allora, un mondo senza vaccini? Francesco Maria Galassi ci porta a esplorare questo passato inquietante, ma con uno sguardo rivolto al futuro. Un lungo viaggio nella storia di alcune delle più letali malattie infettive, una finestra su un tempo che noi percepiamo come perduto, ma che potrebbe ritornare da un momento all’altro.
Biografia autore:Francesco M. Galassi, MD, PhD, medico, antropologo, storico della medicina, è professore associato di Antropologia biologica presso il Dipartimento di Antropologia dell’Università di Łódź, Polonia, e insegna Anatomia umana normale a contratto presso l’Università di Bologna, nel corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia. È inoltre Adjunct Associate Professor presso la School of Biomedicine della University of Adelaide (Australia). Da sempre attivo nel campo dello studio delle mummie e della paleopatologia, è autore di numerose scoperte di rilevanza internazionale. Autore di oltre duecento pubblicazioni scientifiche, nel 2017 la rivista «Forbes» lo ha inserito nella lista dei trenta studiosi under 30 più influenti in Europa per la categoria “Science and Healthcare”.
Siamo abituati a considerare il nostro corpo come un insieme di organi e tessuti, e spesso ci dimentichiamo dell’esistenza di un sistema, quello immunitario, che non può essere localizzato in un solo punto ma è ovunque all’interno del nostro organismo, e da lui dipende la nostra sopravvivenza. Lasciate dunque che vi conduca nell’affascinante scoperta del nostro sistema immunitario La diffusione sempre maggiore di virus e malattie autoimmuni ha reso ancora più evidente quanto sia cruciale il ruolo del nostro sistema immunitario e quanto sia necessario mantenerlo efficiente. La dottoressa Gnavi da anni studia e approfondisce la conoscenza di questo meraviglioso universo e, grazie al suo approccio che unisce la medicina tradizionale e le terapie alternative, ha messo a punto un programma in 6 settimane per potenziare le nostre difese attraverso metodi naturali. Il volume Superimmunità, pubblicato da Edizioni Piemme, è un vero e proprio diario di bordo di un viaggio un po’ speciale, quello all’interno del corpo umano. Capiremo quali sono gli attori del nostro sistema immunitario, ciò di cui si nutrono, di cosa hanno bisogno e cosa li danneggia. Vedremo come il nostro stile di vita possa aiutarli o renderli deboli e inefficienti, e quanto le nostre emozioni giochino un ruolo fondamentale in tutto ciò. Impareremo a sostenere i meccanismi di detossificazione del corpo, a dormire finalmente bene, gestire lo stress e potenziare il nostro benessere a trecentosessanta gradi. Attraverso strumenti testati e concreti, illustrati passo dopo passo nelle 6 settimane, sarà semplice decidere in base alle proprie esigenze quali aspetti potenziare, mettere in pratica tutto ciò che abbiamo appreso e monitorare i nostri progressi.
Biografia autore:Carlotta Gnavi è farmacista, divulgatrice scientifica e formatrice nonché esperta in medicine complementari. Dopo la laurea in Farmacia, si diploma in naturopatia specializzandosi in fitoterapia, nutraceutica, micoterapia. Questi studi le hanno permesso di abbracciare un approccio olistico, fondendo la medicina tradizionale con le terapie naturali. Dal 2016 si dedica allo studio delle tecniche di potenziamento del sistema immunitario. Grazie a corsi in presenza e online, e al suo canale Youtube con milioni di visualizzazioni, si impegna a diffondere una maggiore consapevolezza sul benessere e l’importanza della salute integrata.
Taglia XXXL Autos1ma S è il quinto libro della Dottoressa Emanuela Scanu psicologa impegnata nel supporto delle Donne che hanno difficoltà a perdere peso. Edito da Campi di Carta a settembre del 2024 è il quarto libro che pubblica con questo autore dopo i successi di Oltre l’Immagine, Dimagrire una scelta consapevole e Dimagrire una scelta consapevole 2. Nel libro viene messo in evidenza il delicato e spesso sconosciuto rapporto tra Autos1ma e Perdita di peso e nasce dal lavoro di circa 30 anni di attività. Storie vere raccolte nei diari che i pazien1 danno donato alla dottoressa Scanu affinché le loro storie potessero essere di aiuto ad altri. Spesso sono tes1 integrali in cui è stato solo cambiato il nome o l’ambientazione per ques1one di privacy. Pensato al femminile, al termine del libro sono sta1 inserite le storie di tre uomini in tre momen1 diversi della loro vita, di cui l’ul1mo è stato scritto di proprio pugno dal protagonista in chiusura di questo libro. Compagni, compagne, figli possono beneficiare di questo volume per comprendere l’immenso disagio emotivo dietro il modo di mangiare dei loro paren1. Indicato anche ai medici di base che troppe volte liquidano un paziente con frasi quali “deve perdere peso” o “faccia la dieta”, affinché maturino una maggiore sensibilità verso questa sofferenza e la vas1tà delle problema1che ad essa collegate e, qualora non possano prendere in carico il paziente, siano comunque in grado di dare le giuste indicazioni senza emettere dolorosi giudizi. Oltre alle storie di Anna, Luisa, Stefania, Marina, Giulia… c’è un generoso capitolo sull’autos1ma con esercizi per conoscere se stessi e migliorarla.
Biografia autore:Emanuela Scanu, nata a Roma nel 1968, Laureata in Psicologia, nei primi anni ‘90 ha collaborato con la Clinica Pediatrica – divisione di Endocrinologia del Pol. A. Gemelli di Roma – dove ha studiato la percezione corporea dei bambini diabetici, di quelli con disfunzioni ormonali e numerosi casi di anoressia. Ha fatto seguito una collaborazione di circa due anni con la ASL RMF ed in particolar modo con l’Area Materno-Infantile. Segue intensa attività clinica e formativa, numerose conferenze, corsi ECM e lezioni/incontri sui disturbi dell’Alimentazione. Dal 2010 per due mandati è Presidente dell’Associazione ESPAF (Educazione, Salute, Prevenzione, Alimentazione, Formazione) durante i quali elabora il Metodo Integrato: un nuovo approccio per la perdita di peso con persone che hanno difficoltà a seguire una dieta. Per un approccio consapevole verso il cibo diventa anche operatore di Mindful Eating per far pace con il cibo in modo sano e responsabile. Per poter rispondere alle richieste delle donne che con i kg in più hanno difficoltà a vestirsi e con la loro immagine corporea diventa anche Consulente d’Immagine aiutando le donne, anche se in soprappeso, a valorizzarsi. Dal 2019 ad oggi collabora con Roma Oggi attraverso la sua rubrica Mind&Food in cui si parla del complicato rapporto tra cibo e mente.
Veronica ed Enzo sono giovani e innamoratissimi, hanno un figlio che adorano, Nathan, e sono in attesa di due gemelli, Gabriel e Chloe. Le difficoltà sono state tante ma ora il futuro si prospetta luminoso: la famiglia si allarga, come hanno sempre sognato. Finché, proprio nel giorno più bello, la vita infrange tutte le sue promesse. Il maschietto nasce con una malformazione, un nevo congenito gigante. La diagnosi è incerta: Veronica sente che c’è qualcosa oltre la macchia scura che copre la schiena di suo figlio, qualcosa di ancora più grave che i medici non riescono a vedere… Perché una mamma lo sa, e lei non vuole arrendersi. Dopo tante insistenze, consulti a vuoto e notti insonni, viene confermato il peggio: Gabriel ha un tumore. Sarebbe facile reagire con rabbia e frustrazione, prendersela con un destino ingiusto. Invece Veronica ed Enzo scelgono un’altra strada. Accolgono la malattia nella loro quotidianità, la mostrano al mondo e puntano tutto sull’amore. Scelgono di lanciare sorrisi, di coltivare la gioia, di vivere appieno ogni occasione insieme, a casa e nei social, come racconta il loro seguitissimo profilo @ti_lancio_un_sorriso_. Le cure sono pesanti, ma Gabriel è battagliero, cresce, sorride, diventa più forte in questo cerchio di affetto, in questo universo fatto di risate, abbracci, giochi e tanti istanti di felicità. Un libro sul dolore e sulla bellezza del ritrovarsi anche quando il domani è incerto, sulle grandi battaglie del cuore e su come l’amore di una famiglia può creare orizzonti di luce anche nel più cupo dei giorni.
Biografia autore:Veronica Fazio E Vincenzo Casella sono cresciuti a Messina. Lui meccanico, lei make-up artist, vivono a Milano con i loro tre figli, Nathan, Chloe e Gabriel. Nel 2020 Vincenzo apre il profilo @ti_lancio_un_sorriso_, dove racconta a cuore aperto la sua vita di papà, e insieme la malattia di Gabriel, affetto da una grave malformazione. Oggi, attraverso i social, Vincenzo e la sua famiglia hanno creato una community affiatata, unica e fortissima, e la loro storia di coraggio e resilienza è d’ispirazione continua per migliaia di persone.
Trotula è una ragazzina inquieta e ribelle, ama creare unguenti e pozioni con le erbe assieme all'amica Rosvita, mettere lucertole nel letto della balia Adalgisa, è affascinata dalla medicina, sogna di essere libera. E Salerno, attorno all'anno 1000, con la prestigiosa Scuola medica, è un bel posto per le sue inclinazioni. Crescendo, Trotula diventa un'esperta medica, e non solo perché sa scovare i rimedi migliori per questo o quel male, ma soprattutto perché capisce che le pazienti e i pazienti vanno ascoltati, toccati, insomma visitati. E comprende come le donne necessitino di cure specifiche. Ma Trotula deve condurre anche le sue battaglie personali: trovare un marito che non si opponga al fatto che lavori e che sia indipendente, e far sì che il mondo dei magistri della Scuola medica riconosca le sue capacità, e la nomini magistra. Un romanzo divertente e appassionante sull'eccezionale figura della donna che nel Medioevo rivoluzionò la medicina grazie a una nuova attenzione all'universo femminile.
Biografia autore:Emilia Zazza è nata nel 1975, vive a Roma. È specializzata in studi e politiche di genere. Autrice di programmi per la Rai, negli ultimi anni lavora a Quante storie e a Presa diretta di Rai3. Per il festival di scrittrici InQuiete di Roma cura la parte dedicata ai ragazzi e alle ragazze. Ha pubblicato il romanzo Si sta facendo notte (Italic-Pequod, 2011) e diretto il documentario Termini Underground.
Ci vuole coraggio per uscire da quell’uragano di sofferenza, ma ci vuole ancora più coraggio nel riviverlo e scrivere tutti i propri pensieri nero su bianco. Una tempesta può sradicare un albero, ma se le sue radici sono ben ancorate al suolo e agli altri alberi, esso non cadrà. Quello che è successo a Giusy, messa davanti a una serie di sfide molto dure che la vita ha voluto per lei, sono una testimonianza forte del livello di resilienza a cui può arrivare una madre, una donna, una persona.
Biografia autore:Giusy Fistetto nasce a Manduria (TA) il 5 giugno del 1977. Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. Attualmente vive in provincia di Padova. Sindacalista per vocazione. È sposata con Gregorio dal 2006 e hanno 3 figli: Achille, Paride e Cassandra. Questo libro è la sua opera prima ed è una testimonianza di quanto la vita possa essere imprevedibile e severa.
Paola Tellaroli (1986) è biostatistica per professione, scrittrice nel (poco) tempo libero, viaggiatrice e lettrice vorace. È autrice di varie pubblicazioni di viaggio con Newton Compton, Odòs Libreria Editrice, Pangea Cartonera, di articoli divulgativi per Query Online e del podcast Statfulness. Nel 2016 ha vinto il bando Fuori Rotta per il sostegno di viaggi non convenzionali con il progetto Lettere dal Kirghizistan e nel 2023 è risultata vincitrice del premio Pieve Saverio Tutino col diario Tutta la polvere del mondo in faccia (Terre di Mezzo, 2024).
Biografia autore:Paola ha trent’anni, vive con Emanuele, fa il lavoro per cui ha studiato e che le piace. Di fronte a sé ha un futuro in cui sembra che i sogni non fatichino a realizzarsi. Poi d’improvviso, il 14 febbraio 2017, mentre insegue il gatto in casa, il suo corpo le fa un brutto scherzo: un grumo di sangue le si deposita nel cervello. Paola è vittima di un ictus ischemico cerebrale. Questo libro descrive il lungo percorso di rinascita da quel momento che cambia tutto. Un diario della malattia pieno di tenacia e speranza, che racconta come per guarire siano necessari un sistema sanitario funzionante, ma anche una comunità di amici e parenti che, come un branco di delfini, ti spinge avanti.
Un piccolo saggio che accompagna ogni mamma. Ogni neo mamma può aver bisogno di conforto ed empatia in questo delicato momento di cambiamento. E se fosse proprio il suo bimbo a rassicurarla e ad infonderle sicurezza? "...dolce mamma sappi che, altre mille volte sceglierei te."
Biografia autore:Sofia Peotta, nasce a Vicenza nel 1989, appassionata di disegno a matita e china sin da piccola, frequenta il Liceo Artistico dove approccia la, pittura astratta. Successivamente si appassiona all’acquerello. Attualmente esegue dipinti su commissione, tiene corsi di pittura nella sua città e realizza illustrazioni destinate all’editoria infantile. Negli albi pubblicati sinora spazia dalla tecnica dall’acquerello al digitale. Tra le recenti collaborazioni: 2021 Ouverture Edizioni, Nato Prima; 2022 Ravizza Editore, collana Gioia in Fascia; 2022 Ephemeria, Il meraviglioso mondo di Nina; 2023 Edizioni Erickson, Oltre le Nuvole.
«Sono nato così, morirò così, e qualsiasi cosa abbia fatto nella mia vita, l’ho sempre fatta così come sono. E credetemi: ho messo la faccia dove molti di voi normali non mettereste nemmeno i piedi.» Nico Piro è un giornalista di guerra che è stato sui fronti più difficili del mondo contemporaneo: dall’Afghanistan al Donbass. Ma è anche uno dei pochi inviati in area di crisi con una disabilità motoria che lo accompagna dalla nascita e di cui fino ad ora non aveva voluto parlare. Una scelta caparbia cui ha tenuto fede per evitare che il giudizio sul suo lavoro fosse influenzato. Ma dopo quasi trentacinque anni di carriera per la prima volta ha deciso di raccontare la sua condizione, in un memoir tagliente e toccante in cui racconta come ha imparato a convivere con questa «diversità», e come un problema dalla nascita si può trasformare in «uno strano dono» che ti fa apprezzare la vita e ti porta a viverla al meglio. Tra una missione in Afghanistan e un viaggio sulle navi che soccorrono i migranti, tra una gara paralimpica di tiro a segno e un’immersione in acque profonde, assistiamo a una battaglia quotidiana per la normalità contro tutti i pregiudizi e gli ostacoli che la impediscono. Il suo libro è una denuncia vibrante indirizzata a coloro che ci governano, ma non è mai un lamento vittimista. La sua storia, pur carica di sofferenza, lo è altrettanto di speranza: la riprova che non esistono limiti invalicabili per realizzare i propri sogni.
Biografia autore:Nico Piro è un inviato del Tg3, scrittore e documentarista. Ha concentrato i suoi sforzi nel testimoniare il destino degli ultimi, delle vittime delle crisi, dai conflitti alle migrazioni. Ha ricevuto dozzine di premi in Italia e nel mondo, tra questi: il Premio Ilaria Alpi, il Maria Grazia Cutuli, il Premio Luchetta, il Premio Speciale della Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, il Premio Antonio Russo, il Premiolino, il Premio Alberto Jacoviello, il Paolo Frajese, il riconoscimento Mimmo Beneventano, il Premio Colombe d’Oro. Tra i suoi libri: Se vuoi la pace conosci la guerra (HarperCollins); Kabul, crocevia del mondo e Maledetti pacifisti (People).
Il volume riporta cinque reali esperienze di risveglio dal coma, a partire dai primi barlumi di coscienza al periodo immediatamente seguente: la persona avverte quanto accade intorno a sé, ma non è in grado di parlare, né di muoversi, né di esprimersi in alcun modo. Come aiutarli? Impossibile sapere cosa si celi dietro un corpo inerte e un viso inespressivo. Freddo, caldo, dolore, fastidio, bisogno di essere spostato? L’altro è a un passo da noi, ma non riesce a dirci nulla. Questo esercito silenzioso di persone sofferenti è costituito in gran parte dai giovani. Il motivo è semplice: il numero allarmante di incidenti stradali. Chi invece lavora in questo campo è sempre un guidatore esemplare. Tiene conto dei risultati dell’imprudenza. Ha visto da vicino. Conosce l’iter riabilitativo: lungo, doloroso e faticosissimo. Un’esperienza che segna la vita. Bisogna far sapere, far capire. E lasciare che a raccontare sia chi ha vissuto realmente questo inferno. La sicurezza sulle strade è proporzionale alla consapevolezza di chi guida. Il materiale del libro è stato raccolto attraverso interviste, colloqui e informazioni dirette, ma le storie sono narrate in terza persona, per risultare più vivide e veritiere. Malgrado questo, sono spesso inimmaginabili.
Biografia autore:Lucia Cavallari è musicista professionista, docente di Conservatorio e musicoterapeuta. Particolarmente interessata al rapporto fra stimolo sonoro e reazione cerebrale – e affiancata dai suoi due colleghi, Michele Cavallari e Marco Raspanti – ha svolto intense ricerche sul suono finalizzato al trattamento delle patologie e dei disagi umani. Il team ha messo a punto un Metodo unico e innovativo – il Metodo Cavallari® – che tuttora utilizza con risultati concreti. Da anni opera in diverse strutture specializzate nella Neuroriabilita-zione (coma, afasia e altre lesioni cerebrali), confermando attraverso l’esperienza il potere straordinario del suono e della musica. Tiene corsi di aiuto per le più varie disabilità e corsi di formazione per musicisti, musicoterapeuti, docenti, medici, psicologi e altri operatori del settore. Crede fermamente nelle risorse dell’essere umano e si impegna ogni giorno per convertirle in un aiuto effettivo. Insieme a Michele Caval-lari, ha pubblicato per la Macro Edizioni Il potere terapeutico del suono - Per l’afasia e i disturbi del linguaggio (2022).
A Federica, Jacopo e Alessia sono i protagonisti di questo volume che fa parte della serie Leggere tra le righe. Federica ha 15 anni e pesa 37,8 kg; ogni giorno compila una tabella in cui segna a destra i voti scolastici che devono salire e a sinistra i chili che, invece, devono scendere. Jacopo, 10 anni, ha paura del cibo al punto che lo taglia in pezzetti piccolissimi, arrivando a ingerire soltanto liquidi, fino a eliminare anche quelli. Alessia ha 17 anni e odia guardarsi allo specchio, e ogni volta che si sente giù, cerca di colmare quel vuoto svuotando il frigo. Tre diverse storie, ma con qualcosa in comune: tutti i protagonisti soffrono di un disturbo dell’alimentazione e della nutrizione. I disturbi dell’alimentazione sono tra i più diffusi e diagnosticati dell’età evolutiva e possono avere conseguenze devastanti sulla salute psicofisica di chi ne soffre, mettendo a dura prova l’equilibrio e le relazioni familiari. Nel volume Vi raggiungo dopo cena Stefano Vicari, primario di neuropsichiatria infantile e tra i più celebri professionisti del settore, e Maria Pontillo, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, cercano di fornire risposte e strumenti di interpretazione per conoscere più da vicino i disturbi dell’alimentazione, richiamando l’attenzione sui segnali che dovrebbero destare allarme, sui rischi e soprattutto fornendo consigli per prevenire e intervenire efficacemente. Vi raggiungo dopo cena è un libro per molti: per chi, da genitore o familiare, ha bisogno di comprendere e intercettare la richiesta di aiuto di un figlio, per chi, come psicologo, educatore o insegnante, lavora con i giovani e ha sempre più necessità di strumenti e risorse aggiornati, e anche per chi in prima persona sta soffrendo, e può trovare in queste pagine la forza di guardarsi e la possibilità di non sentirsi più solo.
Biografia autore:Stefano Vicari - È Professore Ordinario di Neuropsichiatria Infantile alla Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e Primario presso l’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile dell’IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Socio fondatore dell’Istituto di Neuropsichiatria ReTe, Ricerca e Terapia in Età evolutiva, Roma, è membro di commissioni ministeriali sul tema della salute mentale in età evolutiva. Maria Pontillo - Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale presso l’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria dell’IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Dottore di ricerca in Neuroscienze cognitive, è autrice di numerose pubblicazioni sui disturbi psicopatologici in infanzia e adolescenza.
A oggi, in Italia, i trapiantati viventi sono circa 55.000 e, simbolicamente, 55 sono le storie scelte per raccontare il più grande miracolo della medicina moderna: il trapianto di organi. Ma qui non si tratta di un intervento chirurgico come tutti gli altri, frutto unicamente del progresso medico-scientifico. Non potendo prescindere dalla donazione di organi, il trapianto è il risultato anche, e soprattutto, di una scelta di solidarietà, filo conduttore delle storie di rinascita raccolte nel volume. Ogni storia, pur nel comune denominatore del trapianto, è originale e diversa, come unico e irripetibile è l’essere umano. E ogni volto che il lettore incrocia nell’opera è un incontro che, capitolo dopo capitolo, lo conduce per mano dalla dimensione assoluta dell’io a quella, relativa, della responsabilità etica verso l’altro.
Biografia autore:Leonio Callioni, giornalista scientifico UGIS, è autore di volumi di storia locale, storia sportiva, analisi sociali. Esperienze amministrative: sindaco di Azzano (BG), assessore alle Politiche sociali di Bergamo, presidente del Consiglio dei Sindaci della provincia di Bergamo. È stato presidente provinciale del CSI e dell’AIDO, di cui è stato anche vicepresidente vicario nazionale. Attualmente è direttore responsabile di «Stadium», trimestrale del Centro Sportivo Italiano, e di «riVivere», mensile di Fondazione Trapianti. Francesca Boldreghini è vicepresidente di Fondazione Trapianti Onlus. Giornalista scientifica UGIS, è addetta stampa e si occupa di comunicazione in ambito medico-scientifico. È vicedirettore di «riVi- vere», l’house organ di Fondazione Trapianti Onlus. Dal 2020 al 2022, ha ricoperto l’incarico di direttore della Comunicazione di AIDO Nazionale, associazione di cui è stata anche consigliere e vicepresidente del gruppo di Milano.
Se da un lato negli ultimi tempi stiamo assistendo all’aumento dell’aspettativa di vita, dall’altro cresce anche l’incidenza delle demenze, patologie che sfidano non solo la medicina, ma anche il nostro modo di progettare spazi e comunità. Il volume affronta il tema della navigazione urbana per le persone con decadimento cognitivo, analizzando le difficoltà che queste incontrano negli spostamenti e offrendo spunti per una progettazione più inclusiva. Il volume combina neuropsicologia, psicologia dei costrutti personali, statistica e urbanistica, illustrando come città e villaggi possano trasformarsi per diventare dementia friendly. Al centro del volume c’è il TEPd (Through the Eyes of a Person with dementia), un innovativo strumento di analisi del contesto urbano sviluppato grazie a uno studio pilota condotto a Borgo di Vezzano, nella Valle dei Laghi, Trento. Attraverso un approccio interdisciplinare, il testo propone nuove modalità per progettare ambienti urbani che non siano prigioni, ma spazi di autonomia e socializzazione, contrastando lo stigma sociale e favorendo la qualità della vita di pazienti e caregiver. Una lettura fondamentale per chi vuole costruire una società più inclusiva e consapevole delle sfide legate all’invecchiamento.
Biografia autore:Livio Dal Bosco - È il Direttore della APSP Residenza Valle dei Laghi di Cavedine e della APSP Opera Romani di Nomi. Oltre ad avere una formazione in microbiologia e biochimica clinica, è specializzato in psicoterapia costruttivista, in neuropsicologia clinica, in biofeedback e neurofeedback e in ipnosi clinica. Dopo la formazione in filosofia e matematica ha condotto studi specialistici nell’ambito delle tecniche e dei modelli statistici di analisi multivariata. Nel 2018 ha fondato la prima DFC (Dementia Friendly Community) del Trentino. Giulia Decarli - È neuropsicologa clinica presso alcune APSP del Trentino. Opera presso Nuclei Alzheimer curando i percorsi terapeutici dei pazienti e il benessere organizzativo del personale. Si occupa di supporto psicologico ai caregiver anche attraverso il servizio Pronto Alzheimer attivato nell’ambito della DFC (Dementia Friendly Community). È esperta in tecniche di biofeedback e neurofeedback, training autogeno e specializzata in psicoterapia cognitivo-comportamentale Giovanni Leoni - È il coordinatore della APSP Residenza Valle dei Laghi di Cavedine. È formato in scienze infermieristiche e in sociologia. Possiede specifiche competenze nel campo delle demenze e delle patologie neurodegenerative, nonché nella gestione e progettazione di Nuclei Alzheimer. Esperto di qualità in ambito sanitario, ha sviluppato importanti competenze anche nell’area della sicurezza sul lavoro.