In questo libro l’autore racconta i primi tre mesi di vita con suo figlio, fra incubatrici, fili, sonde e luci artificiali. Un bimbo prematuro e inatteso. Francesco è nato con la sindrome di Down. Davanti al vetro della neonatologia comincia un lungo, appassionato, rabbioso dialogo dell’autore con il figlio, “colpevole” di non corrispondere alle sue aspettative. Un uomo di “velocità” che otteneva successi facilmente e considerava il dolore l’espressione materiale della sconfitta e dell’infelicità, attraverso il figlio capisce tante cose, le sue iniziali difficoltà gli aprono il cuore e gli insegnano la modestia e il rispetto per ogni creatura. Una vita lenta ma senza paura, l’unica vita che ha un senso vivere, per quanto banale tutto questo possa apparire ai più.
Dario Fani è nato a Roma, dove vive e lavora. È sociologo con specializzazioni in Sociologia della Salute, Ricerca e Programmazione Sociale. Si occupa di progettazione in ambito socio-sanitario.