A un professore universitario in pensione viene diagnosticata una malattia neurodegenerativa. Da quel giorno è costretto a confrontarsi con una nuova identità, che si affianca alla sua. Decide così di rendere conto di questa realtà grazie a una forma di scrittura per lui del tutto inedita, allestendo una struttura narrativa in cui si alternano le vicende di personaggi reali o immaginari: ciascuno con la propria storia e con la propria voce. In virtù di uno sguardo disincantato, la narrazione di un percorso personale si trasforma progressivamente in una riflessione sul declino che attende ogni organismo alle prese con il gran gioco della vita. La conclusione naturale di questo itinerario è un dialogo con la malattia stessa (identificata con il personaggio di Mr Parky), nel quale, attraverso il filtro dell'ironia, si affrontano i temi inevitabili di sempre: la libertà, il destino, la fragilità del corpo di fronte alle ingiurie del tempo.
Andrea Bonomi (1940) è stato docente di Filosofia del Linguaggio all'Università degli Studi di Milano e all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Ha pubblicato diversi articoli e libri in Italia e all'estero.