Opere in concorso

Edizione 2018

  • A Milo

    Marcone Arnaldo
    Emmebi Edizioni Firenze Sinossi:

    Questo libro scaturisce da una esperienza di dolore e di emozione senza uguali e dal desiderio di trovare una sorta di condivisione e di consolazione almeno interiore. È di fatto il diario scritto nella forma di una corrispondenza indirizzata a un amico immaginario, Milo, un interlocutore ideale con il quale il dialogo è intenso, ma solo a distanza. L’autore scopre che Isabella, la moglie da lui tanto amata, è affetta da una malattia che all’inizio lui considera, da profano, una forma di Alzheimer ma che si rivela presto essere ben più terribile. Isabella infatti è affetta da SLA, da Sclerosi Laterale Amiotrofica, un male progressivo per il quale non ci sono cure che, nel giro di poco tempo, compromette la fonazione, la deambulazione e, alla fine, la capacità respiratoria. Arnaldo si trova, a fronte dell’impotenza della medicina ufficiale, a confrontarsi con questa terribile realtà. Da una parte vuole sostenere la moglie, che non sembra consapevole del male che l’affligge e continua, nei limiti del possibile, a svolgere la sua attività di studiosa, dall’altra vive angosciosamente, da solo, il senso di sconfitta che lo tormenta. A Milo Arnaldo pone gli interrogativi ai quali non sa dare risposta.

    Biografia autore:

    Arnaldo Marcone (1954) insegna Storia romana all’Università Roma Tre, ma vive a Firenze. Ha scritto monografie su Costantino, Augusto, l’imperatore Giuliano e, con Giovanni Geraci, un manuale di Storia romana per l’università. Con la moglie Isabella Andorlini, la studiosa di papirologia e di storia della medicina antica scomparsa nel novembre del 2016 che è la protagonista di questo libro, ha pubblicato Medicina, Medico e società nel mondo antico (Le Monnier, Firenze 2004). Tra i suoi interessi di ricerca è notevole quello per la storia della storiografia moderna sul mondo antico.

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  • Buone ragioni per restare in vita

    Savini Anna
    Mondadori Sinossi:

    «Questo non è un libro sui tumori. È un libro sulla vita e su tutte le cose fantastiche che si possono fare. Quando, un anno e mezzo fa, mi hanno detto che la pallina strana che sentivo al petto era un tumore, mi è venuto un colpo. Mi sono vista morta di lì a poco e, all’improvviso, mi sono accorta che non avevo abbastanza cose da ricordare. Ammalarmi di tumore non era nella lista delle mie priorità, essere chemioterapizzata neppure. Così, all’inizio, non avevo voglia di curarmi, non mi sentivo abbastanza coraggiosa. Del resto, era proprio per la paura di quello che avrei potuto trovare che non avevo mai fatto prevenzione. Ma non è che se non lo cerchi, il tumore non arriva. A me è successo esattamente il contrario. Adesso ce l’avevo, anche bello grande. Dovevo curarmi, non c’erano alternative. Allora ho deciso che avrei affrontato la chemio come se fosse un lavoro. La facevo e poi pensavo ad altro. Per esempio, alle belle vite delle mie amiche immaginarie, che girano il mondo sempre sorridenti. A dir la verità, sorridevano anche le malate che incontravo in ospedale. Perfino le bambine malate vedono il tumore come un drago e la chemio come il principe che ti salva. Io no. Io piangevo in continuazione. Vedevo solo draghi ovunque. Poi mi sono abituata, come succede sempre nella vita; sono arrivata alla fine e ho sconfitto il drago. Quindi posso dirlo: se ce l’ho fatta io, ce la possono davvero fare tutti. Certo, l’obiettivo resta quello di non ammalarsi. Ma trovare le ragioni per cui vale la pena vivere è, senza dubbio, un’ottima cura. Quindi, appena ho terminato la chemio sono andata in questura a rifare il passaporto scaduto. Volevo partire per Hollywood subito dopo l’intervento. E lì ho incontrato una collega che aveva avuto un tumore al seno prima di me. Aveva una criniera di capelli che sembrava Mafalda e voleva andarsene in Giappone a vedere i ciliegi in fiore. Ci è andata. Io ho il passaporto nuovo con una foto orrenda e non sono ancora andata da nessuna parte. Questo libro insegna a non fare come me.»

    Biografia autore:

    Anna Savini, giornalista del quotidiano di Como «La Provincia», collabora con «Gioia». 

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  • Cecità clandestina

    Paola Emilia Cicerone
    Emmebi Edizioni Firenze Sinossi:

    Che cosa può fare una giornalista quando si accorge che non riesce più a tenere gli occhi aperti? L’autrice racconta la sua esperienza con il blefarospasmo, un disturbo neurologico che nei casi più gravi è definito “cecità funzionale”, e per cui non esistono terapie risolutive. Nasce così un diario in cui l’incontro con terapie diverse - dall’agopuntura alla meditazione - s’intreccia col racconto dei mesi trascorsi al buio, e delle difficoltà di convivere con un disturbo che si manifesta in modo bizzarro e imprevedibile, fino a una risoluzione che lascia aperti molti interrogativi. Una testimonianza personale e commovente che Paola Emilia Cicerone ha voluto integrare partendo dalla sua esperienza di cronista nel mondo della salute, per riflettere su quanto possa essere difficile il dialogo tra paziente e curante, particolarmente oggi che la medicina sembra avere perso in umanità quello che ha guadagnato in competenza tecnica. E sulle sfide che si presentano a chi deve fare i conti con il problema di salute, dalla difficoltà di orientarsi nel mare di informazioni disponibili in rete, a quella di capire cosa ci sia di valido nella crescente offerta di terapie alternative.

    Biografia autore:

    Paola Emilia Cicerone, fiorentina di nascita ma cresciuta professionalmente tra Roma e Milano, si occupa di salute, psicologia, medicine complementari, alimentazione e ambiente collaborando con varie testate tra cui Mente&Cervello, Repubblica Salute, L’Espresso, Il Fatto Alimentare, PneiNews, Vita&Salute. Ha svolto e svolge docenze e seminari sui temi della comunicazione e del giornalismo per il Master MACSIS dell’Università di Milano Bicocca, il Master in Comunicazione della Scienza della SISSA di Trieste, i Master in Medicina Integrativa delle Università di Firenze e Siena. Fa parte di SWIMScience Writers in Italy ed è coautrice di vari saggi tra cui EcoLogica. La vita a basso impatto ambientale alla portata di tutti (2013), e Oltre l’eccesso. Quando internet, shopping, sesso, sport, lavoro, gioco diventano dipendenza (2011).

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  • Cosa saremo poi

    Luisa Mattia, Luigi Ballerini
    Lapis Edizioni Sinossi:

    Questo romanzo racconta in maniera cruda e sincera una realtà vissuta da molti ragazzi in assoluta solitudine. La protagonista, Lavinia, è stata vittima di una vera persecuzione sui social network. Non ha resistito allo stress e ha compiuto un gesto autolesivo. Si è salvata, per fortuna, ma il recupero della propria identità e dell’autostima si presenta lungo e difficile. I compagni di classe continuano a riferirsi al loro gesto minimizzandolo, lo chiamano “uno scherzo”, mentre gli adulti cercano confusamente di reagire. Solo Jeijei, uno dei ragazzi che ha partecipato alla persecuzione di Lavinia, sembra comprendere l’enormità dell’atto di cui si è reso complice. Grazie a un corso di teatro, Lavinia, da ragazza perdente, impara lentamente e di certo non senza sofferenza, a uscire dal pantano di solitune e dolore in cui si trova immersa e a riconquistare non solo la sua identità ma anche una libertà che prima non era consapevole di possedere. Un romanzo che rifugge la cronaca e si addentra nelle psicologie individuali e i comportamenti di gruppo.

    Biografia autore:

    Luigi Ballerini, medico, psicoanalista, autore di narrativa per ragazzi. Con La Signorina Euforbia ha vinto il Premio Andersen 2014 per il miglior romanzo 9-12 anni. Commentatore per il quotidiano “Avvenire”, ha scritto numerosi racconti e romanzi per ragazzi. Organizza spesso incontri con le classi e i giovani lettori. Luisa Mattia, è autrice di numerosi romanzi per ragazzi. Nel 2008 le è stato assegnato il Premio Andersen come “Miglior scrittore”. Fra i suoi maggiori successi editoriali, La scelta (Premio Pippi 2006), I jeans di Garibaldi, Ti chiami Lupo Gentile. È una delle autrici di “Melevisione”, storico programma per bambini di RAI TRE. Per Lapis ha pubblicato: le serie “I misteri di Teo”, “All’ombra delle piramidi”, “I supereroi di NewPolis” scritti a quattro mani con Janna Carioli; Caravaggio e l’incanto della strega; E poi diventai farfalla; Leo; Scrivere, io? Manuale di scrittura per ragazzi. Collabora con Lapis come autrice, editor e traduttrice. Ha tradotto la serie di romanzi umoristici “Manolito Quattrocchi” scritti da Elvira Lindo.

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  • DIARIO SEMISERIO DI UNA MISS MAL

    Antonella Pollinzi
    Faust Edizioni Sinossi:

    “Sono una ragazza “diversamente abile”: questa parola non mi piace per niente come “handicappato”, “spastico” e “disabile”, quindi mi sono inventata la parola divertente “miss mal” che, in dialetto ferrarese, significa “messo male” ma può avere vari significati. Ad esempio: miss mal di soldi, miss mal di famiglia, miss mal di lavoro. Ma io non sono in carrozzina, sto in piedi! Poco, ma ci sto ahahahah. Sono nata con una “mancanza”, che per me è una malattia vera: non mi ricordo mai il nome (mamma ha detto che si chiama “atassia cerebellare”) che mi porta a non avere l’equilibrio e quindi ho bisogno sempre di una mano da qualcuno. […] Questo mio cavolo di cervelletto, che è rimasto piccolo, mi impedisce di orientarmi nello spazio e nel tempo”

    Biografia autore:

    Antonella Pollinzi (autrice) nasce nel 1980 a Ferrara, dove vive da sempre. Dall’istituto alberghiero esce con due grandi passioni: la sala bar e cucinare torte. La prima resta, al momento, un’utopia lavorativa, mentre la seconda è il suo hobby principale che le permette di inventare nuove ricette, molte delle quali sono contenute in questo volume. La sua passione più grande, però, si chiama Cristina D’Avena in onore della quale è soprannominata “Antocri”. Fa parte dell’associazione di volontariato “Calimero”, dell’onlus “Lo Specchio” e dell’APS (Associazione di Promozione Sociale) “Casa & Lavoro” che insieme a lei promuove Diario semiserio di una “Miss Mal”, il suo libro d’esordio.

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  • Distonie

    Cogliati Flavia, Fumagalli Giovanna, Pozzoli Beatrice
    Bellavite Editore Sinossi:

    Che cos’è la distonia? Quali sono i suoi sintomi? Come si cura? Sono tante le domande che circondano questa malattia, definita “rara”, che solo in Italia condiziona quotidianamente la vita di 20.000 persone. Si tratta di un disturbo del movimento caratterizzato da contrazioni muscolari involontarie di parti del corpo o addirittura (nella generalizzata) dell’intero corpo: non è facile da individuare né da curare né da vivere. E così, col supporto di A.R.D (Associazione italiana per la Ricerca sulla Distonia), è nato questo libro, che raccoglie le testimonianze dirette di decine di malati di distonia. Ognuno ha raccontato la sua esperienza: i primi sintomi, le paure, una diagnosi difficile, il giudizio degli altri, il sostegno delle famiglie. Ciascuna delle storie raccolte è un cammino fatto di luci e ombre. Chi ha dato il suo contributo in questo libro lo ha fatto per dire al mondo: “Ci siamo anche noi!”.

    Biografia autore:

    A.R.D. (Associazione Italiana Per La Ricerca Sulla Distonia) nasce nel 1992 dall’iniziativa di un gruppo di medici e di pazienti affetti da distonia, con lo scopo di promuovere la ricerca, la conoscenza e favorire l’assistenza ai malati. Flavia Cogliati, curatrice del volume assieme a Giovanna Fumagalli e Beatrice Pozzoli, è presidente di A.R.D. dal 2017.

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  • Emoglobine 14

    Carla Sanna
    Aracne Editore Sinossi:

    Carla, una giovane donna sui trent’anni, è alla sua prima gravidanza. Euforia e gioia pura fino al giorno del parto. Arrivata in clinica per partorire naturalmente, subirà gravi lesioni a seguito di un parto cesareo sbrigativo, eseguito per salvare il bambino. La fretta le sarà fatale. Sarà dimessa dopo tre giorni con un’emorragia in corso e rischierà la vita innumerevoli volte, affrontando svariate operazioni. Dopo venti giorni di terapia intensiva, tra la vita e la morte, sarà trasferita in un centro di Ematologia per affrontare un rarissimo difetto della coagulazione sopraggiunto a seguito delle emorragie interne. Per due mesi resterà lontana da suo figlio appena nato, affidato nel frattempo alle cure del padre e dei nonni.

    Biografia autore:

    Carla Sanna è nata a Cagliari nel 1979 e si è laureata in Psicologia presso la Sapienza – Università di Roma. Dal 2008 è socia della cooperativa Koinè Onlus di Arezzo e coordina un asilo nido con sede a Roma.

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  • Il bambino che disegnava con le parole

    Francesca Magni
    Giunti Editore Sinossi:

    Teo è un bambino intelligente, bello, dalla personalità spiccata, bravissimo a scuola. Fino a che, con l’approdo alle medie, qualcosa sembra spezzarsi irreparabilmente e lui entra in una crisi sempre più ineludibile. Quando i genitori, spiazzati da quella che sembra essere una precoce adolescenza, chiedono aiuto, gli specialisti sono unanimi nel loro verdetto: semplicemente, Teo è dislessico. Da sempre. Fino a 12 anni è riuscito a nasconderlo utilizzando tutte le “strategie compensative” a disposizione della sua mente vivacissima, adesso – di fronte alla crescente complessità dello studio e delle sue grandi ambizioni – non riesce più a farlo, e la sensazione di inadeguatezza covata a lungo genera un panico buio, distruttivo. Inizia per lui, per i suoi genitori, per sua sorella Ludovica, per la famiglia intera un viaggio. Innanzitutto nel proprio stesso passato, per leggere a ritroso i segni di un problema che forse non riguarda solo Teo, ma che in lui per la prima volta si esprime con la perentorietà di un’urgenza. E poi fuori, nel mondo degli psicologi, dei neurologi, della scuola: che è la prima linea, il confine cruciale dove una difficoltà individuale può imboccare la via buia del disagio o trasformarsi in una straordinaria risorsa per tutti. Con il lume incerto che ogni madre regge tra le mani, sempre a rischio di oscurarsi quando il vento del cuore soffia troppo forte ma ancor più capace di ravvivarsi miracolosamente per generare luce e speranza, Francesca Magni racconta questa avventura personale e al tempo stesso, con immensa cura e tenacia, traccia una mappa preziosissima per tutti noi: per non perderci, per non permettere che i nostri ragazzi si perdano per strada, per scoprire nuove insospettabili meraviglie della mente umana.

    Biografia autore:

    Francesca Magni, giornalista, ha lavorato per 18 anni a Donna Moderna e ora è caporedattore a CasaFacile; ha un blog di libri www.lettofranoi.it

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  • Il bambino dalle ali di cristallo

    Fabrizio Marta
    Compagnia Editoriale Aliberti Sinossi:

    SINOSSI «Sono un privilegiato. Uno di quelli che si sposta utilizzando quattro rotelle, due piccole e due grandi. Rimango seduto tutto il giorno e questo è un privilegio non da poco. Certo, c’è questo fastidio di non potersi muovere agevolmente e di non poter andare in molti luoghi da soli, d’altra parte nemmeno la Regina Elisabetta fa la spesa quando e come vuole. Si è anche guardati in modo ossessivo, solamente perché si è sciancati fisicamente. Quando si fa parte di una categoria protetta è normale essere osservati e studiati, anche i panda sono sotto osservazione. Qualche mese fa ho pensato: siccome amo viaggiare, perché non utilizzo i miei privilegi per fare un bel viaggio in tutta Italia?» In queste parole c’è tutto Fabrizio Marta, una persona davvero speciale che questo libro vi farà conoscere. Ironico e autoironico, sempre positivo e propositivo; instancabile, testardo, capace di non arrendersi mai, davanti alle piccole come alle grandi difficoltà. Questo è Rotex, il protagonista della storia vera raccontata in questo volume. In carrozzina sin dall’infanzia per una malattia ossea, l’osteogenesi imperfetta, che lo ha reso un bambino di cristallo, Fabrizio ha combattuto da subito la sua battaglia a viso aperto e senza paura. Così, quando ha scoperto di avere una grande passione per il viaggio, è diventato un “viaggiatore rotante”. Da anni racconta nel web (sul sito di «Vanity Fair Italia», fra gli altri) i suoi viaggi in lungo e in largo per il globo – Australia, Stati Uniti, Europa, Sudafrica. La sua sfida è chiara: sensibilizzare all’abbattimento delle barriere, quelle architettoniche e quelle culturali. E incentivare chi ha problemi di mobilità a viaggiare. Nel maggio 2012, insieme al fotografo Vito Raho, Fabrizio ha rotellato per oltre 8500 km lungo tutta l’Italia. Ne è uscito un reportage assolutamente eccezionale sul viaggio dal punto di vista del rotellato. Un’esperienza faticosa ed esaltante, ricca di emozione e di umanità. Questo libro intreccia la storia del suo “Italian Tour” con quella della sua vita. L’una si rispecchia nell’altra, perché unica è la filosofia di Fabrizio, il suo credo incrollabile, la sua certezza: la diversità può essere vissuta in piena normalità, se ci si concentra su quello che si può fare invece che su ciò che non si può fare.

    Biografia autore:

    Fabrizio Marta, aka Rotex, è in carrozzina per una malattia ossea (osteogenesi imperfetta). È per questo motivo che si definisce viaggiatore rotante, pur avendo una malattia ancora più seria, la viaggite. Da anni racconta sul web, attraverso blog e social, i suoi viaggi in solitaria nel mondo per sensibilizzare all'abbattimento delle barriere architettoniche e culturali e per incentivare chi ha problemi di mobilità a viaggiare. È blogger di «Vanity Fair Italia» e presidente dell’APS Rotellando - www.rotellando.it che si occupa di turismo accessibile e progetti di sensibilizzazione. Il 3 dicembre 2012 è stato nominato Cavaliere della Repubblica. (rotex@rotellando.it).

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  • Il buio ha il tuo volto

    Erika Contardi
    Kimerik Sinossi:

    Bianca è una bellissima bambina ipovedente che cresce in un orfanotrofio nella valle dell’Arno, in Toscana, da quando, all’età di nove anni, suor Speranza la scorse nella neve, gravemente ferita. Costretta a combattere contro incubi e il desiderio di conoscere la sua vita passata, la protagonista intraprenderà un processo di riscoperta di sé attraverso continui flashback di quella vita ormai dimenticata accompagnati dalla paura, dalla morte e dall’ignoto. Il forte bisogno d’identità, accompagnato da un senso di mistero che aleggia in tutto il romanzo, porterà finalmente Bianca all’agognata verità.

    Biografia autore:

    Erika Contardi è nata a Codogno, in provincia di Lodi, il 30 gennaio del 1970. Attualmente vive a Pizzighettone, in provincia di Cremona, una bellissima città murata, assieme al marito e alla figlia. D’indole riservata, lavora come infermiera professionale presso l’ospedale di Codogno, nel reparto materno infantile. Sin dall’adolescenza coltiva la passione per la scrittura, un antistress naturale, come ama definirla, attraverso la quale esprime emozioni e sentimenti, sentendosi realmente se stessa. Ha scelto di affidarsi a essa dopo un evento familiare traumatico e da quel momento ha cercato di migliorare sempre più tecnica e stile. Ha esordito con il romanzo tratto dalla vita della propria madre, Il vero amore è forever, al quale è seguito Il coraggio di Katrine, incentrato sulla disabilità fisica e mentale. Il buio ha il tuo volto è il suo terzo romanzo pubblicato. Scrive con semplicità, narrando ciò che il cuore le detta.

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  • Il peso di una briciola

    Pamela Pieralli
    Mauro Pagliai Editore Sinossi:

    La glicogenesi di tipo 2, o malattia di Pompe, è una patologia rara, cronica, debilitante. Pamela, che oggi ha passato i trent’anni, combatte contro questo nemico da quando è bambina ma, circondata da affetti e sorretta da un ottimismo incrollabile, non ha mai rinunciato a lottare né a sorridere: ne è testimonianza questo diario, in cui i suoi ricordi ci mostrano come una grande determinazione e una sconfinata voglia di vivere permettano di superare ostacoli che sembrano insormontabili. “Il peso di una briciola”, ci spiega Pamela, “è il peso di un corpo che si consuma ma non si arrende, che porta avanti le sue missioni una ad una, trovando il coraggio ogni volta di sopravvivere”.

    Biografia autore:

    Pamela Pieralli è nata nel 1986 a Figline Valdarno (Firenze) e vive con la famiglia in un piccolo paese della Toscana. Psicologa iscritta all’albo, è specializzata in disturbi dell’apprendimento. È affetta sin dalla nascita dalla malattia di Pompe e, a causa di questo e in seguito a una grave crisi respiratoria, da quasi diciotto anni vive su una sedia a rotelle ed è costretta a stare attaccata al respiratore ventiquattro ore su ventiquattro. Nell’estate del 2003 è stata al centro di un caso mediatico per poter ottenere l’accesso alla sperimentazione di un farmaco salvavita. Ama leggere da quando è bambina e utilizza la lettura per viaggiare, conoscere luoghi e personaggi di ogni genere: arrivare, insomma, dove il corpo non la può portare.

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  • Il segreto di King

    Raffaele Brandolini
    Aldenia Edizioni Sinossi:

    In Italia sono circa 230000 i malati di morbo di Parkinson di cui il 5% mostra una forma ad esordio precoce evidenziandosi prima dei 50 anni. Il volume tratta sotto forma di romanzo il tema del Morbo di Parkinson e delle problematiche ad esso connesse. Si evidenzia quindi, in una forma piacevole poiché romanzata, quella che è la vita di una persona affetta da questa malattia. L’autore, colpito egli stesso, da questa malattia descrive la vita di una persona affetta dal Morbo di Parkinson inserendo il tutto in un contesto narrativo che permette al lettore di comprendere ed informarsi attraverso una forma narrativa semplice ed accattivante nonostante la complessità del tema trattato.

    Biografia autore:

    Raffaele Brandolini affetto da Morbo di Parkinson che lo ha colpito in giovane età associa alla attività di volontariato presso associazioni che si occupano di Parkinson l’attività di divulgazione presso il grande pubblico delle problematiche inerenti questa patologia.

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  • Il tempo di una farfalla

    Sabrina Bignotti
    ACAR Sinossi:

    Le paure albergano negli angoli più reconditi della nostra anima, del nostro cuore, e lì rimangono fino a quando non le nominiamo, dando loro forma, sostanza, essenza... Ed allora esplodono improvvise, invadendo il nostro essere, impossessandosi della nostra vita, riempiendo ogni spazio...Una manciata di parole, nemmeno un pugno, che male può fare? Ed invece si schiantano su Clara ad una velocità indescrivibile, la scuotono, la sbattono, le fanno perdere l'equilibrio... Lo studio del medico diventa uno spazio troppo angusto per contenerle, per trattenere i suoi pensieri, il dolore, l'angoscia. L'eco nella sua testa è martellante... I suoi occhi vagano per la stanza, incontrano quelli di Giacomo, li supplicano di svegliarla da questo incubo...Lui distoglie lo sguardo, impotente, allunga una mano verso la sua, ma Clara si abbandona sulla sedia. Ed in questo susseguirsi di emozioni è inevitabile il confronto con le contraddizioni della malattia: si prospetta un viaggio difficile, faticoso, il più temuto. Il Tempo assume un valore speciale: diviene amico e tiranno, da vivere pienamente, abbandonandosi ai ricordi, lasciandosi trasportare con leggerezza attraverso attimi unici ed irripetibili, mettendo sottosopra una tranquilla quotidianità, aggrappandosi agli affetti veri... Ricordare per non dimenticarsi, ricercare dentro di sé la forza per andare avanti, rallentando i propri passi coscienti di non potersi fermare, lasciarsi guidare, perdonarsi ed accettarsi in un ultimo grande gesto d'amore...

    Biografia autore:

    Sabrina Bignotti è nata a Brescia; vive a Botticino da molti anni e qui lavora come insegnante di scuola Primaria. Sposata, ha due figli e un gatto. Sportiva ed attiva volentieri si cimenta in nuove avventure di vario genere. I suoi interessi sono vari e disparati: ama fare lunghe camminate all'aria aperta, così come partecipare a gare automobilistiche... ! Assidua lettrice, con il sogno di poter scrivere lei stessa nella vita, pubblica il suo primo romanzo " Un'altra occasione" nel 2014 (Marco Serra Tarantola Editore). Sensibile alle tematiche sociali, si interessa, a causa di vicende più o meno vicine, al morbo di Alzheimer, addentrandosi in punta di piedi in questo campo di cui poco si parla per timore, diffidenza o poca conoscenza. Scrive nel 2017 "Il tempo di una farfalla" (A.Car edizioni), narrando una storia che potrebbe appartenere a tutti o nessuno, trattando l'argomento con delicatezza, sensibilità e rispetto. Nel 2018 la collaborazione con un canale web tedesco la vede testimonial di un progetto legato all'ospedale di San Giovanni Rotondo e a Casa Zeni, progetto che si sta ancora sviluppando.

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  • Io e lei

    Fiamma Satta
    Mondadori Sinossi:

    Due personaggi femminili legati da una singolare relazione che somiglia a una seduta psicoanalitica bruciante e senza filtri, che dà slancio alla costruzione dell’identità e diventa una spietata cartina di tornasole per la coscienza. A dire “Io” è una voce narrante del tutto inedita, la Sclerosi Multipla, capace di terrorizzare soltanto col suono del proprio nome, un “gorgoglio di consonanti scivolose”. Egocentrica come una prima donna, dotata di un’ironia corrosiva, politicamente scorretta, determinata, ingombrante, irriverente, sguaiata, irascibile, maltratta tutto e tutti, a cominciare dai lettori, “uditorio miserrimo” al quale si confida. La sua vittima prediletta, però, è la “lei” del titolo, quella Miagentileospite, amatissima e disprezzata in ugual misura dall’inquietante narratrice: “Sono dentro di lei. Capite? Sono dentro di lei più di qualsiasi altro. E lei non dovrebbe dimenticarlo mai”. Tutto in loro è simbiotico e opposto: gusti, passioni, inclinazioni, tendenze, idiosincrasie, consapevolezze, visioni del mondo e dell’amore, in particolare quello per Occhiazzurrogrigionebbia, altro personaggio del romanzo. Le due linee narrative, la malefica progressione della malattia e la storia d’amore, corrono parallele fino a incontrarsi nel sorprendente coup de théâtre finale. Cos’è, dunque, questo libro unico e potentissimo? Un memoir graffiante ed emozionante? Una feroce invettiva? Un implacabile flusso di emozioni? O piuttosto uno sconvolgente romanzo d’amore? Sarà il lettore stesso a deciderlo scoprendo, ad ogni modo, che questa eccentrica autobiografia profuma assai più di vita che di malattia, nonostante tutto. Fiamma Satta sceglie un punto di vista spiazzante e anticonformista che le consente di raccontare vicende emotive con autenticità ed energia rare. L’adesione vitale agli accadimenti e la capacità di afferrarli e far loro dire la verità in questo libro procedono insieme, in pagine che turbano, divertono, commuovono e fanno riflettere sulla vita e sul suo significato.

    Biografia autore:

    Fiamma Satta è nata a Roma, dove vive e lavora, e ha due figli. Voce storica di Radiodue, per ventidue anni è stata autrice e interprete con Fabio Visca della fortunata serie quotidiana «Fabio e Fiamma». Dal 2005 al 2016 ha collaborato con «Vanity Fair». Dal 2009 firma per la «La Gazzetta dello Sport» una rubrica e il blog «Diversamente affabile, diario di un’invalida leggermente arrabbiata sui temi dell’inciviltà», impegno per cui è stata nominata Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. Ha scritto Diario diversamente affabile (ADD 2012), Rose d’amore (Newton Compton 2007) e, insieme a Visca, Fabio e Fiamma e la trave nell’occhio e Il secondo libro di Fabio e Fiamma (RaiEri 1997 – 2000). Nel 1993 le è stata diagnosticata la sclerosi multipla.

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  • La notte ha la mia voce

    Alessandra Sarchi
    Giulio Einaudi Editore Sinossi:

    Una giovane donna ha perso l’uso delle gambe in seguito a un incidente. Abita un corpo che non le appartiene piú e si sente in esilio dal territorio dei sani. Poi incontra la Donnagatto, e il suo modo di guardare se stessa, e gli altri, cambia. Con questo romanzo asciutto e splendente, Alessandra Sarchi racconta un nodo della propria esistenza, affondando con precisione nella sua stessa carne. E rivela il desiderio di vita che, al di là dei limiti del corpo, perdura in ciascuno di noi. La prima cosa che arriva di Giovanna è la voce: argentina, decisa, sensuale. Fa pensare a qualcuno che avanzi sulle miserie quotidiane come un felino. Ecco perché, fin da subito, l’io narrante la battezza Donnagatto, sebbene Giovanna sia paralizzata, proprio come lei. Al contrario di lei, però, rivendica il diritto a desiderare ancora, sfidando l’imperfezione del mondo. La Donnagatto nasconde un segreto, e forse ha trovato una persona cui confessarlo, consegnandole la propria storia. Una storia dove è solo apparente il confine tra la condanna e la grazia.

    Biografia autore:

    Alessandra Sarchi (Reggio Emilia, 1971) vive a Bo¬logna. Ha pubblicato la raccolta di racconti Segni sottili e clandestini (Diabasis 2008) e, per Einaudi Stile Libero, Violazione (2012, premio Volponi Opera prima) e L’amore normale (2014).  

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  • La porta gialla

    Erica Bassi
    San Paolo Editore Sinossi:

    A Erica viene diagnosticato un tumore: questo l'inizio del libro e di una vicenda che sarebbe come tante, se non si manifestasse sostenuta, quotidianamente, dalla fede. Fede in Dio, innanzitutto, ma anche fiducia nel proprio nucleo familiare, che si stringe attorno alla mamma e moglie e che, con lei, esprime in queste pagine un cammino di speranza e di riflessione. Lungo le pagine che Erica ci consegna, emerge un desiderio profondo e condiviso di continuare a stare nella vita con un sorriso, nonostante la fatica e il dolore, nonostante i momenti difficili. Come in un coro, accanto alla voce dell'autrice di questo piccolo e profondo “diario spirituale”, ecco dunque manifestarsi tutte le domande, i dubbi, le angosce e le speranze di lei e dei componenti della sua famiglia (il marito Davide e i tre figli) che sempre, in questi casi, sono i primi a dover condividere il dramma della malattia. La porta gialla – quell'uscio di fronte al quale Erica accoglie il referto medico – diventa allora l'immagine di una soglia che conduce a una vita mutata dal dolore; e che diventa occasione non per disperare, ma per riscoprire una nuova prospettiva personale, familiare, amicale. E, soprattutto, per meditare in modo consapevole sul senso profondo del credere in famiglia. Un piccolo dono fatto a ogni lettore.

    Biografia autore:

    Erica Bassi vive a Colico (Lecco) con il marito Davide e i tre figli Marco, Chiara e Pietro. La porta gialla (San Paolo 2017) è il suo primo libro.

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  • La sabbia negli occhi

    Lucia Marotta
    A.N.I.Ma.S.S. Onlus Sinossi:

    Il libro in questione è da considerarsi, anche se autobiografico, un viaggio dell’anima alla ricerca di ricordi, di emozioni e di dolori, a volte acuti. In questo viaggio caratterizzato da dure sfide e dolorosi ostacoli l’autrice, come una “intrepida esploratrice che si muove nel deserto”, ha sempre trovato il coraggio di rialzarsi, di ricominciare e di guardare la vita con positività, anche di fronte alla malattia rara. Questo dover combattere la sua battaglia non le hai mai impedito di sognare ad occhi aperti, sospinta dal desiderio di cambiare le carte sfavorevoli che la vita le aveva riservato.

    Biografia autore:

    Lucia Marotta nasce a Salerno e vive dal 1984 a Verona dove insegna fino al 2003 presso l’Istituto Tecnico “G. Ferraris” di Verona. Come psi¬copedagogista tiene molteplici con¬ferenze sul disagio giovanile ed una anche col famoso Don Mazzi. Altre conferenze sulle problematiche della coppia, sulle tecniche di rilassamen¬to e sull’autoipnosi da sola o con medici. Inoltre tiene corsi di aggiornamento per insegnanti e di training autogeno rivolti a tutti. Nel 1994 scrive il libro Dietro le sbarre dove racconta la sua esperienza di un anno come psicopedagogista con le detenu¬te del carcere di Montorio (Verona). Il libro viene presentato in Conferenza Stampa dal Sindaco di Verona Sig.ra Michela Sironi. Dal 1991 tiene corsi di “Acting e Improvvisazione” in altre pa¬role di Teatroterapia con giovani, adulti, anziani, non vedenti, disabili mentali e fisici. A causa della malattia rara che la colpirà è costretta a lasciare il suo lavoro di docente di ruolo e si dedicherà successivamente all’Associazione A.N.I.Ma.S.S. da lei fondata il 18 aprile 2005 per poter essere d’aiuto e sostegno alle persone colpite come lei dalla Sindrome di Sjögren. Nel 2007 e nel 2008 mette in scena con successo la sua dramma-tizzazione La malata invisibile con malati, volontari e familiari. Nel 2009 scrive il libro di medicina narrativa Dietro la Sindrome di Sjögren. Nel 2013 presenta il Corto L’amante Sjögren, prodotto da A.N.I.Ma.S.S., alla Casa del Cinema e scrive il libro di fiabe La Principessa Luce e Lo Gnomo Felicino. Nel 2016 il Corto arriva finalista in Rai nell’ambito del Festival Tulipani di Seta Nera e vincitore al Festival Artelesia, e rimette in scena, con successo, la sua drammatizzazione La malata invisibile con tre compagnie teatrali di Verona. Nel 2017, ispirato al suo libro autobiografico, viene prodotto il film La sabbia negli occhi presentato alla Casa del Cinema e a Venezia Lido per la 74a Mostra del Cinema. Il libro La sabbia negli occhi ha ispirato liberamente lo spettacolo teatrale Monsieur Sjӧgren e il coraggio di una donna, che ha debuttato a Roma al teatro Brancaccino il 30 Marzo 2018.

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  • #LAVITANONFINISCECONLADIAGNOSI

    Letizia Espanoli
    Letizia Espanoli Group Sinossi:

    Sono trascorsi più di 13 anni da quando ho ricevuto la terribile e spaventosa diagnosi di demenza, di tipo Aldwimer. Ricordo che uscendo dall'ambulatorio medico, mi sentivo così spaventato rispetto al futuro e mi chiedevo che cosa ne sarebbe stato di me, (...)". E' così che Harry Hurban, persona che con-vive con la demenza, scrive nella prefazione del libro #lavitanonfinisceconladiagnosi. Il libro #lavitanonfinisceconladiagnosi nasce dalla dirompente esigenza di dar voce a coloro che con-vivono con la demenza e che, fino ad ora, hanno raccontano sui social e nei loro blog i loro pensieri e le loro emozioni. Questo libro nasce dalla necessità di restituire rispetto, dignità e speranza nel cuore delle famiglie, per le quali la diagnosi di demenza è stata dipinta come la fine terrificante delle possibilità dell'esistenza. Il libro si inserisce all'interno del Sente-Mente® project, modello assistenziale italiano ideato da Letizia Espanoli, che vuole svelare nel dolore della malattia, le opportunità di vivere la malattia neurodegenerativa. Il primo desiderio di chi con-vive con l'Alzheimer è essere visto, essere riconosciuto come persona e non come la somma dei suoi sintomi.. titolo di questo libro esprime, in maniera creativa, proprio questa intenzione. L'essere umano è sempre di più di un'etichetta! Togliere le etichette è il primo atto di rispetto e dignità, togliere le etichette è restituire la libertà di essere. Ne deriva il compito di tutti i professionisti della cura e della relazione del mondo socio-sanitario, perché se non abbiamo potere su ciò che ci capita, abbiamo la responsabilità di costruire sull'esperienza che ora stiamo vivendo e non possiamo modificare. Letizia Espanoli, in questo libro, svela ai professionisti socio sanitari una nuova lettura della demenza, non più mostro e ladro di memorie e affetti, ma momento della vita da accogliere e vivere nella certezza che la nostra essenza, ovvero la nostra capacità di vivere e provare emozioni non sarà mai intaccata.

    Biografia autore:

    Letizia Espanoli, nel 1992 si annovera tra i soci fondatori della Cooperativa "haat" di Pordenone, e nel 1995 ha dato vita all’'Associazione Alzheimer di Pordenone, frequentando per-corsi per sviluppare l’abilità del coaching e della leadership. Nel 2000 ha fondato il Cenno Studi Internazione "Perusini Alzheimer" offrendo formazione e consulenza a numerosi enti pubblici e privati. Nel 2014 ha creato il Sente-Mente® project con il sostegno di Hada Filzi, ne è ideatrice e responsabile scientifico. A seguire, nasce il marchio Giorni Felici®, del quale è autrice dei per-corsi "Giorni Felici" negli anni 2017 e 2017. Dal 2018 è responsabile di "Letizia Espanoli Edizioni" in collaborazione con la Cooperativa "Futura" di S. Vito al Tagliamento (PN) e co-auMoe di tre libri. A Dicembre 2017 fonda fonda "Letizia Espanoli Group SRL", di cui ne è Presidente.

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  • L'amore non toglie la vita

    Maura Lombardi
    Mondadori Sinossi:

    Un giorno all’improvviso la vita di Giulia si è fermata. È una bella ragazza di 15 anni, con i capelli ricci e rossi, piena di gioia di vivere. È in pullman che sta andando dalla nonna con le amiche e, mentre gira la testa di lato per scherzare con loro, le scoppia una vena nel cervelletto. Prima di perdere definitivamente i sensi, dice solo queste parole: «Voglio la mamma». I medici le trovano una rarissima malformazione congenita per spiegare questo aneurisma cerebrale. La operano, entra in coma e da quel momento comincia un calvario interminabile. Sua madre le dedica l’esistenza, anche se i medici le lasciano capire che non ci sono quasi speranze. Cerca i libri che le piacevano, li impara a memoria e glieli legge tutte le sere, prima di andare a dormire. Compra uno stereo per farle ascoltare la musica che amava nella sua camera di dolore all’ospedale. D’inverno sfida il gelo per andare a trovarla senza maniche di camicia e farle sentire l’odore della sua pelle, mentre le si sdraia dolcemente accanto raccontandole le banalità della giornata. Le parla in continuazione, come se lei fosse ancora la sua adolescente che ha fermato il tempo quel pomeriggio sul pullman. E le organizza grandi feste di compleanno, con i palloncini, le stelle filanti e le canzoni, invitando tutte le amiche e i medici che la curano attorno al suo capezzale. Ma per sette lunghi anni Giulia non migliora. Passa da un’operazione all’altra e ogni volta è un ricominciare. Questo libro racconta la storia incredibile di una madre, una donna come tante, con il suo lavoro e un matrimonio in crisi, che sogna soltanto di fare la vita più normale del mondo e che invece si trova a dover lottare da sola contro una cosa più grande di lei. La sostiene la forza dell’amore, nient’altro che questo, nei giorni disperati che si susseguono uguali uno all’altro, e in quelli ancora più cupi, quando sente che la sta perdendo e avrebbe voglia di scappare via. È una donna con le sue debolezze, una di noi, totalmente impreparata a una disgrazia del genere. Eppure, in questo immenso dolore, ritrova anche se stessa nei percorsi penosi dell’amore. Al sacerdote con cui si confida e che le dice di pregare per un miracolo, lei risponde che non vuole miracoli. La sola cosa che chiede è la forza per non mollare mai, per riuscire a stare sempre vicina a sua figlia, pure in queste condizioni. L’unico miracolo siamo noi. E non importa come si concluda questa storia. Dentro a un finale imprevisto, resta la figura di una donna forte, che riesce a non crollare sotto la violenza del dolore: un modello per tutti.

    Biografia autore:

    Maura Lombardi, nata a Torino l’8 marzo 1962, dopo aver frequentato l’istituto magistrale ha intrapreso gli studi universitari, interrotti dopo due anni avendo trovato un impiego. Dal 1999 è assunta presso la Ersel SIM SpA, nel cuore di Torino, e svolge un lavoro che la appaga. È creativa e ama l’arte e la musica in tutte le loro forme d’espressione.

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  • Le cose belle che vorrai ricordare

    Mattia Bertoldi
    TRE60 Sinossi:

    SINOSSI Zoe ha 5 anni quando metà del suo mondo si appanna; una malattia rende cieco il suo occhio sinistro, trasformandolo in una specie di perla. Solo grazie all’affetto dei genitori, e soprattutto del padre, Zoe riesce a sentirsi non diversa ma «speciale». Un’originalità che diventa la sua arma per combattere le battaglie della vita. Zoe ha 21 anni quando la sua intera esistenza cambia: dopo la morte della madre, torna a casa, in quel paesino da cui era fuggita per inseguire il sogno di diventare pianista. Nulla sembra cambiato, ma tutto è diverso, perché suo padre – il suo energico, allegro, coraggioso padre – si è chiuso in un mutismo assoluto, il cuore indurito dalla crudeltà del mondo. Toccherà quindi a Zoe riaccendere in lui la speranza, senza sapere però che quella fiammella illuminerà un segreto destinato a cambiare l’esistenza dell’intero paese, riscrivendo le storie grandi e piccole che lo animano. Perché ci sono sempre cose belle che si vogliono ricordare. Basta cercarle e guardarle con occhi nuovi, occhi «di perla»…

    Biografia autore:

    Mattia Bertoldi è nato nel 1986 a Lugano. Si è laureato in letteratura e linguistica italiana a Zurigo. Lavora come giornalista per il Corriere del Ticino ed è responsabile dell’ufficio stampa del Consiglio di Stato ticinese. Nel tempo libero fa il proiezionista per un piccolo cinema di quartiere e suona il pianoforte. Il suo primo romanzo, Ti sogno, California, è stato pubblicato da Booksalad. Quelli del bar Bocc si è classificato terzo al concorso internazionale Premio Chiara Sezione Inediti nel 2012. Per saperne di più visitate il suo sito www.mattiabertoldi.com.

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  • Le mie amiche streghe

    Silvia Bencivelli
    Giulio Einaudi Editore Sinossi:

    Alice ha quasi quarant’anni, non beve caffè, ha paura dei gabbiani, cura la gastrite con le banane, e sul mondo si concede di avere piú domande che risposte. Capire le cose difficili è la sua passione, e dopo che le ha capite ha il dono di saperle spiegare agli altri. Tecnicamente è un medico, in realtà fa la giornalista scientifica, è rigorosa fino all’impossibile, adora gli aperitivi e ha le stesse amiche dalle elementari. Amiche che la considerano una clamorosa rompiscatole. Perché Alice ultimamente le ascolta parlare e non le riconosce piú. Erano lucide e ragionevoli, adesso credono alle pozioni miracolose, alle terapie alternative, ai magici benefici del cetriolo e agli spaventosi malefici di generiche multinazionali del male. Ma forse sono i suoi occhi testardi a voler negare il potere inesauribile dell’irrazionalità.

    Biografia autore:

    Silvia Bencivelli è laureata in medicina e chirurgia ma fa la giornalista scientifica e la conduttrice radiotelevisiva. Dal 2016 è tra i conduttori di Tutta Salute, in onda ogni mattina su Rai3, e da dieci anni tra le voci di Radio3 Scienza. Scrive per «la Repubblica» e «Le Scienze». Insegna giornalismo scientifico alla Sapienza di Roma. Ha pubblicato diversi libri tra cui Perché ci piace la musica (Sironi 2007 e 2012, tradotto all’estero) ed È la medicina, bellezza! (con Daniela Ovadia, Carocci 2016). Questo è il suo primo romanzo.

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  • Le regole dei motoneuroni

    Alberto Fontana
    Mondadori Electa Sinossi:

    È il primo weekend di primavera. Alberto e sua figlia fanno visita al nonno per onorare una tradizione di famiglia: la prima partita a scacchi dell’anno, all’aperto. Nel silenzio delle lunghe pause tra una mossa e l’altra, i ricordi affiorano… Storie di vita vera si avvicendano sullo sfondo delle sessantaquattro case: Daniele, l’alfiere; Marco e sua madre, la regina; Aldo, il cavallo; Monica, la torre… Ognuno ha il suo ruolo e la sua sfida. Come pezzi da scacchiera, tutti lottano secondo le regole con i mezzi che hanno. Alberto, Daniele, Aldo, Marco e Monica hanno qualcosa in comune: combattono contro una diagnosi importante, la malattia del motoneurone. Tutti giocano la loro partita con il destino per la realizzazione del loro essere con la consapevolezza che vale sempre la pena rischiare, soprattutto quando l’avversario è temibile. Un racconto autentico che insegna a non arrendersi, a essere sempre pronti a cambiare strategia per tornare in partita.

    Biografia autore:

    Alberto Fontana, nato a Milano il 2 luglio 1971, sposato con Anna e padre di Andrea, Anita e Alessandro, è affetto da Atrofia Muscolare Spinale (SMA), una malattia del motoneurone. Nonostante ciò è in perenne movimento. A chi gli fa notare la comunanza della lettera iniziale dei suoi cari, lui risponde: “È bene partire dall’inizio per ogni cosa”. Concretezza e pensiero creativo si sono incontrati.

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  • L'ho fatto per le donne

    Segato Massimo, Pasqualetto Andrea
    Mondadori Sinossi:

    “Lo vede questo, dottore?” mi disse Barbara indicando con un cenno della testa il neonato che piangeva fra le sue braccia. “Si chiama Giulio, è un suo errore.” Ebbi un momento di smarrimento. I rumori del reparto si erano fatti di colpo lontani, confusi, i vagiti si mescolavano al trambusto della domenica in un unico, soffuso brusio di fondo.» Il dottor Massimo Segato, ginecologo non obiettore, aveva sbagliato l’intervento di interruzione volontaria della gravidanza e il piccolo era nato. «È stato l’errore più bello della mia vita» confessa oggi, dopo aver visto crescere Giulio. Alla commovente vicenda del bambino che non doveva nascere, si alternano nel suo racconto le storie non meno struggenti di alcune delle donne che ha incrociato nel corso di quasi quarant’anni di professione esercitata al Servizio Interruzioni dell’ospedale vicentino di Arzignano quando faceva parte di una équipe osteggiata da una terra profondamente cattolica: l’«Equipo de la muerte», come l’avevano ribattezzata gli antiabortisti. In queste pagine Segato per la prima volta confessa i dubbi e le difficoltà del suo delicato e lacerante lavoro, e parla di quelle donne e dei loro segreti: ragazze inconsapevoli, amanti incinte, giovani stuprate. Sono storie di dolore, di figli mai nati, ma sono anche storie coraggiose di profondo amore, come quello di Caterina e Lucrezia per i loro bambini malformati e voluti. Ci sono le paure delle ventenni, le preoccupazioni delle quarantenni, il ruolo degli uomini. E le ripercussioni psicologiche sulle scelte fatte, che a volte emergono a distanza di anni. Su tutto grava il peso del dubbio che non lo abbandonerà più: «Ho conosciuto migliaia di donne disperate e ho sempre pensato ai loro drammi, alle loro vite. Le ho ascoltate e aiutate. Un giorno ho però iniziato a udire anche la voce dell’embrione. E ho visto una realtà diversa che ha insinuato nella mia mente dei dubbi. Quanti bambini come Giulio non avevo fatto nascere? Ma poi subentrava la ragione, che nel mio caso ha un grande potere. Sono laico, non sono credente. Cercavo una coerenza rispetto alla scelta fatta. Mi sovvenivano così altri, opposti pensieri nei quali cullare il lavoro di tanti anni: “Se non intervengo io lo farà qualcuno, clandestinamente, e quella donna rischierà la vita. La legge c’è, devi solo applicarla, senza porti tante domande. Lo fai per salvare lei...”. Prima pensavo una cosa, poi un’altra. Prima la donna, poi il bambino, poi di nuovo la donna. Avrei voluto salvare entrambi, ma non era possibile».

    Biografia autore:

    Massimo Segato, oggi viceprimario di ginecologia all’ospedale di Valdagno, è un medico da sempre in prima linea nell’applicazione della legge sull’interruzione volontaria della gravidanza. Alle spalle ha migliaia di interventi, eseguiti in 37 anni di professione. Fino al 2009 è stato responsabile del Servizio Interruzioni di Arzignano (Vicenza). Andrea Pasqualetto è giornalista del «Corriere della Sera». Ha scritto Una storia criminale, autobiografia del bandito Felice Maniero da cui è stata tratta la fiction di Sky Faccia d’angelo, La regina che faceva la colf e, con Gaia Piccardi, Per amore, storia di Carolina Kostner e Alex Schwazer.

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  • Niente di grave

    Pompilio Turtoro
    Imprimatur Sinossi:

    Mentre la città si prepara a vivere la “festa del Santo”, una famiglia vive il suo incubo tra le corsie di un ospedale del profondo Sud. Un figlio racconta l’agonia della propria madre, che si vede più volte respinta dai medici del pronto soccorso perché, secondo loro, affetta da una semplice bronchite. I sintomi, però, sono chiari fin dal primo accesso: tosse violenta, paralisi agli arti inferiori, impossibilità a deglutire. Si tratta di una malattia rara che, secondo le statistiche, colpisce poche persone: è la sindrome di GuillainBarré, una patologia che, se presa in tempo, può essere curata. Saranno i figli, e i familiari, ad accorgersi dei rapidi peggioramenti della donna, e a insistere perché venga ricoverata. Ma sarà troppo tardi. Quando le luci della città vestita a festa si spegneranno, ogni speranza ormai si sarà consumata: niente di grave.

    Biografia autore:

    Pompilio Turtoro (1975) collabora come autore con il gruppo musicale I Nomadi dal 1998. Ha scritto per loro i brani: Una storia da raccontare, Buonanotte ai sognatori, Come un fiume, Lo specchio ti riflette e Rubano le fate. Compone anche canzoni che porta avanti con la sua band. Questo è il suo primo racconto.

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  • Non era la mia ora

    Enrico Vezzani
    Eidon Edizioni Sinossi:

    Il libro è il racconto diretto di chi ha affrontato una impegnativa battaglia contro la leucemia. Improvvisamente, a trentasette anni, si concretizza l’ipotesi di potersi trovare a tu per tu con la morte, vissuta con la doppia angoscia di chi teme per sé ma ancor più per il futuro dei propri bambini e della giovane moglie. Ne consegue una battaglia dura, difficile, affrontata con coraggio, tenacia e tanto ottimismo. Attraverso le parole dell’autore emergono pensieri, angosce, ma soprattutto speranze, momenti di umorismo, e un grande amore per la vita che si alternano alle lunghe giornate passate nell’attesa di vedere l’uscita dal tunnel della malattia. Quel che sorprenderà di questa testimonianza è l’incredibile ottimismo nonostante tutto, non quello stolto di chi sorride senza sapere, ma quello coraggioso di chi riesce anche nella più profonda avversità a vedere il bicchiere mezzo pieno. Vezzani ha voluto, raccontando la propria esperienza, lasciare un messaggio di speranza, un incitamento a chi soffre o a chi sente che tutto sia perduto raccontando che anche nei momenti peggiori, esiste qualcosa che vale la pena vivere.

    Biografia autore:

    Enrico Vezzani, Genova 1978, ingegnere, dopo esperienze lavorative in Fiat, Piaggio Aero e TBridge, lavora da diversi anni presso un importante gruppo industriale con sede a Genova coltivando nel tempo libero la propria passione per lo sport e la politica. Padre di due bambini, Marco e Anna, nel 2013 ha pubblicato “Vorrei Non Avere Ragione”, una raccolta di poesie dedicate alla riflessione sul significato della vita e al tentativo di darne una spiegazione razionale.

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  • Parlami di lei

    Michaela K. Bellisario
    Cairo Sinossi:

    Alexandra ha quarantadue anni, un mari¬to che ama, Andrea, una professione che le piace. Nella redazione del giornale femminile in cui la¬vora, nessuno ancora lo sa: è alla quinta settimana di gravidanza. È emozionata, Alexandra, aveva smesso di sperarci, in fondo non è più una ragazzi¬na. Invece ora il sogno di allargare la sua famiglia sta per realizzarsi. Nove mesi scorrono in una bolla di felicità finché, a un tratto, il sogno diventa cenere. E ar¬riva il tempo del dolore. Alexandra non riesce a guardare la nuova realtà che ora è diventata sua. Vive un giorno dopo l’altro, in un’anestesia totale dei sentimenti, nel continuo rincorrersi dei ricordi della sua vita prima e di quello che ne rimane dopo. Andrea vuole aiutarla ad accettare, vuole ricostrui¬re insieme a lei ciò che è accaduto. Alexandra inve¬ce non vuole niente. Fino a una drammatica notte di Capodanno in cui tutta la verità ritrova la luce. Una rivelazione che porterà Alexandra a scavare dentro se stessa e ad andare indietro in cerca di una ragione. Tra destini incrociati e incontri karmici inimmaginabili. Canto di rinascita, romanzo sul dolore, libro della vita, viaggio nelle anime di persone che non si sono mai dimenticate. Parlami di lei è una storia che riguarda tutti noi.

    Biografia autore:

    Michaela K. Bellisario è una giornalista e scrit¬trice italo-olandese. Vive a Milano e lavora per il sito web di Io donna, il femminile del Corriere della Sera. Scrive di costume e attualità. È autrice di Guida turistica per fashion victim (2008), Fe-lici e conviventi, manuale per un’unione perfetta (2010), Tu non mi capisci, dizionario uomo-donna donna-uomo con Stefano Bonometti (2011), Am¬sterdam Women Friendly (2014), Glam a 40 anni (2016), tutti usciti per Morellini Editore. Nel 2016 ha partecipato al libro collettivo Io sono il Nordest (Apogeo) e per l’editore francese Rebondir ha scritto il manuale S’installer en Italie. È fondatrice del sito glam40.com, dedicato alle quarantenni. È buddhista, ama i gatti e i film asiatici. Parlami di lei è il suo primo romanzo.

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  • Più uniche che rara

    Salvo Gallo
    Independently Published Sinossi:

    È la vera storia del dramma di chi è costretto a convivere con una malattia rara. È il racconto biografico del lungo cammino che ha affrontato Giovanna, nata in Sicilia, a Noto, affetta da Sindrome di Shulman, alla disperata ricerca di una diagnosi e, dunque, di una cura. Il percorso della sua salvezza, a tratti illusorio e per molti versi drammatico, ha avuto inizio solo quando ha incontrato un medico straniero che, con l’aiuto della moglie, ha trovato per lei la struttura e lo specialista disposti a darle una speranza, a ridarle la vita. È la vera storia di un’amicizia fraterna, del coraggio e della forza che hanno portato Giovanna ad avere il suo lieto fine, a vivere una vita “quasi normale”.

    Biografia autore:

    Salvo Gallo nasce a Noto, in provincia di Siracusa, il 25 dicembre del 1966. Segue gli studi e si diploma al Liceo Scientifico della sua città per poi dare avvio alla carriera lavorativa nella organizzazione e gestione di imprese commerciali nel settore del mobile e dell’arredamento. Da qualche anno è impegnato in attività di sostegno mediatico, attraverso i social networks, del Reparto di Emodinamica dell’Ospedale “Umberto I” di Siracusa dove, all’età di 45 anni, viene salvato da un infarto. Innata la passione per la scrittura, che lo spinge a raccontare il difficile percorso affrontato dalla moglie, affetta da una rara patologia nel lungo peregrinare in cerca di una cura. Scrive e auto-pubblica, per questo, “Più uniche che rara – Storia di persone uniche e di una malattia rara –“.

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  • PSICHIATRI???… NO GRAZIE!

    Paolo Parravicini
    Caosfera Sinossi:

    Attraverso il racconto delle vicissitudini dello scrittore nell’affrontare la malattia mentale della propria madre, il libro mette in evidenza i punti deboli del Sistema Sanitario nella diagnosi e cura di questa malattia, che si presenta ai giorni nostri in diverse forme e sempre con maggior frequenza. Tale documentazione è il frutto dell’intenso lavoro di studio che il protagonista ha voluto inserire prepotentemente in questo suo racconto di vita, allo scopo di donarlo ai lettori e soprattutto per fornire un valido aiuto, a chi come lui, si trova nella condizione di affrontare senza preparazione alcuna, un problema familiare di così grande portata.

    Biografia autore:

    Nato a Venezia nel 1968, Paolo Parravicini si è diplomato in Informatica. Amante dei viaggi e del contatto umano, fa parte del Direttivo dell’Associazione Onlus “Lo Specchio” di Venezia, che si adopera nel sostenere l’inserimento Sociale dei Sofferenti Psichici ed è sostenitore del “PIME”, Associazione Missionaria a sostegno di progetti di Adozione a distanza nelle zone più povere del mondo.

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  • Quello che rimane di me

    Ceccarelli Sandra
    Bertoni Editore Sinossi:

    La protagonista, Teresa, entra in un vortice di distruzione, inspiegabilmente. Il tracollo poco prima del suo diciottesimo compleanno. Non è forse questa la giovinezza? Una visione temporanea del mondo? Parziale, sbagliata, giusta, sentimentale, istintiva. Mai saggia, perché priva di esperienza. Non è la mancanza assoluta di saggezza? Non lo è. Intuizioni di saggezza. Perdersi, ritrovarsi, e perdersi ancora. Prima di tutto l’adolescenza. E dunque il tempo che l’autrice rende personaggio, ora alleato, ora antagonista, rallentando e accelerando — se la prima parte è tempo sospeso, la seconda è serrato concatenarsi di eventi, la terza è fuga — dove però il legame non si perde mai grazie al dialogo interiore che attraversa l’intera storia, e le voci che vanno e vengono da personaggi diversi. L’autrice controlla l’emozione dove sarebbe facile lasciarla andare. In presenza di dolore è tutto misurato, volutamente appiattito. In presenza di dolore è l’adulto che guarda la figlia e non si capacita di tanta sofferenza.

    Biografia autore:

    Sandra Ceccarelli è nata a Terni, dove, dopo un periodo di residenza a Perugia, è tornata a vivere e lavorare. Per la precisione, vive in campagna in un paese che si chiama San Gemini. Si è sempre interessata di letteratura. Oggi lavora come insegnante di Lettere in una scuola media. Ha partecipato a concorsi letterari. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati nella raccolta “Racconti” di Poeti e poesia Ed. Pagine, rivista curata da Elio Pecora. Per Giulio Perrone è stato pubblicato un suo racconto nella raccolta “Parole di pane 2”. E' arrivata seconda al concorso letterario dell’Alexandria Scriptori Festival (Premio giuria popolare) e terza al concorso letterario “Una rosa per Alda” di Torre Alfina. Il racconto presentato, Cuore di plastica, è stato pubblicato nella raccolta “Una rosa per Alda” da Intermedia Edizioni. A giugno 2014 è stato pubblicato da Intermedia Edizioni il suo primo romanzo, “Si sta facendo tardi”. Ad Agosto 2015 ha ricevuto una menzione d’onore nell’ambito del concorso “La Rosa d’oro”. Nel dicembre del 2015, è stato tratto da “Si sta facendo tardi” l’omonimo spettacolo teatrale, messo in scena a Palazzo Gazzoli di Terni dalla compagnia teatrale di Elena Marrone.

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  • Saigon, Illinois

    Paul Hoover
    1968. Quando Jim Holder, appena laureato, si è rifiutato di andare in guerra e ha deciso di fare l’obiettore di coscienza, non aveva idea che anche lui avrebbe vissuto un suo piccolo, personale Vietnam. Assegnato al Metropolitan Hospital di Chicago – 18 piani e 900 letti – non finirà come il suo vecchio amico Terry, morto in guerra, ma dovrà occuparsi della supervisione dei pasti e della lavanderia. Ha scelto di non andare in Vietnam per non avere contatti con la morte, e invece ogni giorno gli tocca trasportare cadaveri in obitorio. E così inizia la sua folle odissea tra carrozzine e barelle, anestesisti confusi, pazienti lobotomizzati, ingessati, intubati, infermieri suicidi, odore di formaldeide, la sensazione di essere spiati dai feti imbottigliati. Sullo sfondo l’America hippie delle manifestazioni pacifiste, della fascinazione per i film di Godard, del sesso libero, dei gruppi per la libertà dei morti e l’abolizione delle prigioni, tra smarrimento esistenziale e voglia di evasione, e un indimenticabile cast di personaggi tratteggiato con una comicità scoppiettante. Sinossi:

    Carbonio Editore

    Biografia autore:

    Paul Hoover scrittore, poeta e traduttore, è autore di numerose raccolte di poesie e ha curato l’antologia Postmodern American Poetry. Ha ricevuto diversi premi per le sue opere. Nato a Harrisonburg, Virginia, nel 1946, attualmente vive a Mill Valley, California e insegna Scrittura Creativa alla San Francisco State University. È il curatore della celebre rivista letteraria “New American Writing”.

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  • Ti vedo per la prima volta

    Diego Galdino
    Sperling & Kupfer Sinossi:

    Josephine ha grandi occhi verdi e un sorriso contagioso, nonostante la vita l'abbia presto messa alla prova costringendola a convivere con una malattia che le rende difficili anche le azioni più semplici, e che lei esorcizza tramite la fotografia, grazie a una vecchia polaroid appartenuta a sua madre. Anche se lei, in realtà, sua madre non l'ha mai conosciuta. Anzi, l'ha creduta morta per anni e, quando ha scoperto la verità, ormai era troppo tardi. In compenso però ha trovato una nuova famiglia: tre fratellastri di cui non ha mai sospettato l'esistenza. Carlotta, Emilia e Lorenzo. Arrivata a Roma per scoprire qualcosa di più del suo passato e del suo inaspettato presente, Josephine è subito stregata dal romanticismo della città eterna. Abituata a guardarne le immagini in televisione o al cinema o sui libri, vedere dal vivo tanta meraviglia le dà quasi alla testa. Così, mentre il suo cicerone d'eccezione, Lorenzo, la guida attraverso i luoghi preferiti dalla madre e alla scoperta di incantevoli angoli nascosti, Josephine deve ammettere a se stessa che è pressoché inevitabile innamorarsi di Roma, così come di quel ragazzo dagli occhi gentili...

    Biografia autore:

    Diego Galdini, vive a Roma e ogni mattina si alza alle cinque per aprire il suo bar, dove tutti i giorni saluta i clienti con i caffè più fantasiosi della città. Con Sperling & Kupfer ha pubblicato il suo romanzo d’esordio, Il primo caffè del mattino (di cui sono stati venduti anche i diritti cinematografici), Mi arrivi come da un sogno e Vorrei che l'amore avesse i tuoi occhi. I suoi libri sono tradotti con successo in Spagna, Germania e Polonia.

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  • Tom contro i superbulli

    Aurora Gray
    IoScrittore Sinossi:

    Tom ha 11 anni, vive con i suoi genitori e due fratelli maggiori sul Pianeta dei Supereroi ed è l’unico abitante senza Superpoteri. I suoi genitori non lo difendono, i suoi fratelli maggiori rischiano di ucciderlo se provano a giocare con lui e i compagni di classe adorano ridicolizzarlo. Se ciò non bastasse, ogni mattina la strada per la scuola è piena di Superbulli che non vedono l’ora di usarlo come cavia per i loro esercizi. Chissà che la soluzione non possa essere mentire, fingendo di avere dei Superpoteri! O allearsi con qualcuno più simile a lui, riscoprendo il vero e unico Superpotere che possiede ognuno di noi… Divertente, commovente, delicato, un romanzo per bambini di tutte le età che racconta come si possano vincere il bullismo, la solitudine e la paura con la forza dell’amore, il Superpotere più forte di tutti i Superpoteri esistenti nell’Universo.

    Biografia autore:

    Aurora Gray è nata per scrivere, è cresciuta scrivendo e, senza ombra di dubbio, morirà dopo averne scritte di tutti i colori. Fino a oggi (ma domani chissà) ha lavorato presso l’Università La Sapienza di Roma e l’Università di Las Palmas di Gran Canaria in qualità di Dottorata in Diritto Pubblico Comparato, (curriculum in Diritto Pubblico Amministrativo europeo dell’Ambiente) e presso lo Studio Legale Proietti in qualità di Avvocato di Diritto Ambientale e traduttrice giuridica. Ha pubblicato tre romanzi: Onda, segnali dal destino (Fermento, 2010), Finalmente ti ho trovata (Triskell, 2014) e Tom contro i Superbulli (Io Scrittore, Gruppo editoriale Mauri Spagnol 2017) con il quale ha vinto il Torneo Io Scrittore 2016 e il Premio delle Librerie Coop (votato dal Circolo dei lettori di Torino) al Miglior Romanzo-Mondo. Ha pubblicato, inoltre, alcuni racconti in varie antologie: Un’estate a Roma (Giulio Perrone, 2016), Un’altra parola (L’Erudita, 2016) e Voci di donna (L’Erudita, 2016). Il suo sito internet è auroragraywriter.it. Aurora Gray, più che uno pseudonimo, è la vita che si è scelta.

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  • Tutto il peso di una caloria

    Sara Carnevale
    Intrecci Edizioni Sinossi:

    Una mattina, all’improvviso, la vita di Paola viene sconvolta da un evento inaspettato: un infarto quasi ferma il suo cuore e le fa fare i conti con la sua obesità, troppo a lungo sottovalutata. Inizia così un percorso di riflessione e consapevolezza: se, da una parte, Paola non ricorda un solo periodo della sua vita in cui non abbia seguito una dieta, dall’altra, il ricovero in ospedale, nel reparto di Riabilitazione Cardiologica, rappresenterà l’occasione per seguire finalmente una “dieta dell’anima”. Attraverso le pagine di un diario-confessione si snoda la storia di una donna che accetta di mettere in discussione la sua intera esistenza, nel tentativo di liberarsi dello scudo di grasso che le ha impedito di vivere a pieno. Si tratta di un cammino pieno di ostacoli e difficoltà, sempre in bilico tra passato e presente, proprio per questo ancora più emozionante e sorprendente.

    Biografia autore:

    Sara Carnevale è nata a Viterbo nel 1989, si è laureata con Lode in Dietistica presso L’Università degli Studi di Roma La Sapienza e svolge la sua attività come libera professionista. In passato è stata consulente per il reparto di Riabilitazione Cardiologica Presidio Ospedaliero Salus Infirmorum. Ha vinto nel 2006 il concorso di poesia “Canto e Disincanto” sezione poesia ed è stata finalista del Premio Regionale Campiello Giovani XII edizione.  

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  • Un tè con Ginevra

    Maria Chiara Contilli
    Bertoni Editore Sinossi:

    “Un tè con Ginevra” di Maria Chiara Contilli è un libro che racconta di episodi, persone e passioni facenti parte della vita di una giovane donna (l'autrice), affetta da agorafobia. La vita della protagonista viene raccontata partendo dal racconto della sua vacanza in un'isola greca, nell'ambito della quale si sono manifestati i primi sintomi del suo problema psicologico. Nel raccontare i suoi rapporti con gli amici, con le persone per lei più importanti, la Contilli offre una prospettiva di vita piena di possibilità per ognuno, in base alle sue peculiarità e caratteristiche personali. Nel suo caso lei convive nel modo più funzionale possibile con il suo disturbo. Il racconto è liberamente ispirato alla vita reale dell'autrice.

    Biografia autore:

    Maria Chiara Contilli, nata a Foligno il 19 gennaio 1988. Laureata in Psicologia Clinica all'Università dell'Aquila. Da sempre ha espresso una forte passione per la lettura e la scrittura, tanto che sin da piccola scriveva dei piccoli diari di bordo. Attualemente vive a Foligno. Esordiente nel mondo editoriale con il suo primo romanzo dal titolo “Un tè per Ginevra”.

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  • Una vita in gioco

    Chantal Borgonovo, Mapi Danna
    Mondadori Electa Sinossi:

    Questo libro racconta la storia di Chantal Borgonovo e di Stefano, suo marito, calciatore del Milan, della Fiorentina e di molte altre squadre di serie A. Stefano Borgonovo, attaccante tutta la vita, soprattutto dopo l’arrivo della SLA, è mancato nel 2013. Tutti lo ricordano per la straordinaria partita a Firenze, nel 2008, in cui entrò allo stadio davanti a 27.000 persone commosse, inchiodato a una sedia a rotelle. Per cinque anni ha mosso solo gli occhi. Eppure, con il solo uso degli occhi è riuscito a fare la rivoluzione. Ha deciso di dire sì, di non staccare le macchine, di vivere con una nuova identità e un nuovo scopo. Questa è una storia straordinaria, piena di valori. Ci sono la passione, la rabbia, l’odio, la rassegnazione, ma ci sono anche la rivincita e la resurrezione. C’è la fede, quella terrena e quella celeste. Ci sono la dedizione, la fedeltà e la gelosia. C’è il tema bioetico del “fine vita”, l’abuso “comodo” di certi farmaci, ci sono il coraggio e la speranza. Non c’è la soluzione ma c’è la ricerca, che attribuisce senso al dolore. C’è il mondo dorato e appassionato del calcio e per il calcio l’amore assolto e acritico di Stefano. C’è il valore della famiglia che può salvare o ferire, a volte contemporaneamente. C’è la condizione ingiusta e spietata dei malati di SLA che diventano schiavi, prigionieri. Eppure Stefano ce l’ha fatta, è riuscito a liberarsi, a essere incredibilmente acceso, empatico, volitivo, ironico e innamorato, senza malinconia. Stefano ci è riuscito perché Chantal gliel’ha permesso. Gli ha permesso di continuare a essere persona, intera, a essere marito e padre dei loro quattro figli. Lo ha guardato come si guarda un uomo, sempre, non come si guarda un malato, mai. Questo è un libro che tratta soprattutto di rispetto e desiderio. Desiderio e rispetto per la vita, trattenuta, difesa e accolta, qualsiasi vita sia. È un libro che ha un obiettivo: suscitare emozioni, riflessioni e dare scandalo. Sì, perché certe sofferenze sono scandalose, eppure sacre. Ci fa sentire piccoli e anche capaci di grandi cose. È una storia potente e parlante, di più, è una storia che urla e canta. È una storia piena di luce, di suggestioni, immagini, spavento e poesia, di verità esplosa.

    Biografia autore:

    Deanna Chantal Guigard ha origini francesi, ma nasce a Giussano, dove a soli quindici anni incontra Stefano Borgonovo. Lui è una giovane promessa del calcio e lei un’adolescente che studia ragioneria. Ha una passione per l’architettura e uno spiccato talento per il design, sceglie però di diventare moglie e mamma. Sposa Stefano nel 1987, a lui e ai loro quattro figli dedica tutto il suo tempo, la sua vita. Una vita di successo, contratti milionari e traslochi, Stefano gioca nel Milan, nella Fiorentina e in molte altre squadre di serie A. Tutto brilla fino al 2006, anno in cui “la stronza”, la SLA fa il suo esordio. Stefano si ammala e Chantal ha cura di lui, non solo del suo corpo, ha cura soprattutto della sua felicità, riesce a tenerla accesa, nonostante tutto e fino alla fine. Con Stefano nel 2008 fonda l’associazione Stefano Borgonovo Onlus, nata per raccogliere fondi per la ricerca sulla SLA e incrementare la comunicazione. Alessandra, secondogenita di Chantal e Stefano, ne è oggi presidente. Madre e figlia lavorano insieme per continuare a combattere la battaglia del marito, la battaglia del papà. Questo libro, fortemente voluto da Chantal ha lo stesso scopo: non arrendersi. Stefano non l’ha fatto, mai.

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  • Ad alto potenziale

    Castelli Viviana, Torriani Antonella, Meloni Rossella, Spinelli Simona
    Imprimatur Sinossi:

    La plusdotazione è una caratteristica individuale che si manifesta nel 5 per cento della popolazione. Il termine è usato per definire soggetti con un livello di abilità generale molto al di sopra della media. I bambini plusdotati sono estremamente curiosi, hanno idee strane e bizzarre, discutono i dettagli, manifestano pareri e sentimenti molto forti e manipolano le informazioni. Spesso, però, faticano a socializzare con i compagni, ottengono risultati scolastici al di sotto delle loro potenzialità, manifestano problemi di comportamento, e possono talvolta essere vittime di atti di bullismo. In Italia questi bambini il più delle volte non vengono riconosciuti nelle loro peculiarità e diventano vittime di diagnosi sbagliate (deficit di attenzione, dislessia, spettro autistico…). Questo libro racconta la loro storia, quella di bambini e ragazzi senz'altro dotati di alte capacità ma soprattutto portatori di bisogni da accogliere e a cui rispondere. Perché non si tratta di geni o fenomeni, ma in prima istanza di persone. Farfalle di cristallo, tanto intelligenti quanto sensibili, fragili e spesso non capite. Per questo è stata creata l’associazione Stepnet onlus, la Rete di sviluppo, di supporto e di riferimento per il talento, le emozioni, il potenziale e la plusdotazione a sostegno di famiglie, scuole ed esperti, che hanno a che fare con bambini e ragazzi gifted, cioè plusdotati. Perché ogni individuo ha il diritto di venire sostenuto nel suo percorso di crescita per poter essere un bambino sereno prima e un adulto in grado di offrire un importante contributo al miglioramento della nostra società poi, in un’ottica che favorisca il benessere sociale.

    Biografia autore:

    Viviana Castelli, nata a Milano, è presidente nazionale dell'associazione Stepnet onlus, la rete di riferimento per la plusdotazione in Italia. È anche tesoriere di CTS Gifted aps. Vanta al suo attivo circa quaranta convegni sulla plusdotazione, di cui tre internazionali. Sposata, con due figli, Greta e Filippo, nella vita si occupa di rapporti commerciali con diverse realtà. Laureata in filosofia è peer educator e formatrice. È autrice del progetto Stepgate, la rete delle scuole italiane per la plusdotazione. Antonella Torriani, nata in provincia di Pavia, fin dall'inizio è alla guida dell'associazione Stepnet onlus nazionale. È vicepresidente nazionale di Stepnet onlus e di CTS Gifted aps. Vanta al suo attivo circa quaranta convegni sulla plusdotazione, di cui tre internazionali. Sposata, mamma di Susanna e Luca, nella vita si occupa di consulenza e formazione. È peer educator e formatrice per la plusdotazione. È autrice del progetto Stepcare per le famiglie e i professionisti della salute. Simona Spinelli, nata a Milano, da aprile 2014 è consigliere e da gennaio 2015 è tesoriere nazionale dell'associazione Stepnet onlus. È presidente di CTS Gifted aps, associazione di promozione sociale che si occupa di attività per le famiglie con bambini e ragazzi plusdotati, di formazione e di sostegno alla ricerca. Ha partecipato, come relatrice, a decine di convegni dedicati alla plusdotazione, di cui tre internazionali. Sposata, ha due figli, Riccardo e Leonardo, lavora nell'ambito della consulenza societaria. È peer educator e formatrice sulla plusdotazione per i docenti. È coautrice dei progetti Stepgate e Stepcare. Rosella Meloni, nata a Torino, dal luglio 2013 è segretario nazionale e dal febbraio 2014 referente per Piemonte e Valle d'Aosta dell'associazione Stepnet onlus. Ha partecipato a decine di convegni dedicati alla plusdotazione, di cui tre internazionali. Mamma di una bambina, Viola, è imprenditrice.

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  • Aids

    Cristiana Pulcinelli
    Carocci Sinossi:

    Il suo ingresso sul palcoscenico del mondo avvenne all'inizio degli anni Ottanta del secolo scorso negli Stati Uniti. Eppure l’AIDS esisteva già da almeno settant'anni, relegato in alcune zone dell’Africa. E così è dall'Africa che parte questo racconto di grandi tragedie, di grandi speranze e di un enorme cambiamento nella nostra società. Perché l’AIDS non è solo l’epidemia che ha causato ad oggi nel mondo 70 milioni di contagiati e oltre 35 milioni di morti, che ha cancellato anni di liberazione sessuale e ridato vigore alla paura del diverso. È anche la malattia che ha indotto clamorosi avanzamenti delle conoscenze scientifiche, la nascita dell’attivismo dei pazienti e, qualche volta, la vittoria della solidarietà sui profitti.

    Biografia autore:

    Cristiana Pulcinelli è giornalista scientifica e scrittrice. Laureata in filosofia, vive a Roma. Ha diretto il servizio Scienza e il servizio Cultura del quotidiano l’Unità. Dal 2001 al 2014 è stata docente universitario a contratto di giornalismo scientifico al master in comunicazione scientifica della SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) di Trieste ed ha tenuto lezioni in altri master di università italiane. Negli ultimi anni collabora con testate giornalistiche e editori per la produzione di testi. E’ autrice di numerosi libri per adulti e per ragazzi.  

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  • Alzheimer

    De Vanna Floriana, Cozzari Maria Pia, Giammarino Stefania
    Maggioli Editore Sinossi:

    Nel mondo ogni 4 secondi viene diagnosticato un nuovo caso di demenza; in Italia ogni 10 minuti c’è qualcuno che perde la memoria; 80.000 persone ogni anno manifestano per la prima volta sintomi ascrivibili alla malattia di Alzheimer. Dovremmo vivere nel terrore che possa accadere anche a noi o ai nostri cari? Di fondamentale importanza è riconoscere i campanelli d’al¬larme e soprattutto sapere a chi rivolgersi per comprendere, fin dalla fase di esordio della malattia, tutti gli aspetti che la compongono. Riuscire a munirsi di una “buona cassetta de¬gli attrezzi” ricca di informazioni utili permette di affrontare i primi sintomi, continuando a vivere pienamente la propria vita e mantenendo la serenità in tutto il nucleo familiare. Partendo da tali evidenze, il libro qui presentato nasce pro¬prio dall’idea di informare familiari ed operatori del settore sull’esistenza di una nuova prospettiva terapeutica attua¬bile in condizioni lievi di malattia: il Servizio multispecia¬listico domiciliare. Di facile attuazione, esso è strutturato come una metodologia operativa in grado di offrire risposte concrete e tempestive a tutte le esigenze che possono pre¬sentarsi. L’idea di fondo consiste nell’anteporre la “persona” alla malattia e nel concentrare gli obiettivi terapeutici sul mantenimento-potenziamento delle risorse e delle abilità possedute. Caratteristica peculiare consiste nella persona¬lizzazione di ogni progetto terapeutico, attuato da un team di professionisti altamente specializzati all’interno dei prin¬cipali contesti di vita della persona, da quello lavorativo a quello domiciliare. Chi l’ha detto che, in presenza di un deficit cognitivo, una persona non possa continuare a vivere pienamente la sua vita? Non vi è alcun dubbio che tutto sia più complicato, ma vale la pena sottolineare che ognuno merita di trovare le mi¬gliori risposte alle proprie specifiche esigenze.

    Biografia autore:

    Floriana De Vanna, psicoterapeuta ad indirizzo cognitivo-comportamentale, svolge da anni progetti sperimentali di ricerca per l’innovazione tecnologica e di cura nell’ambito delle demenze, ed è coordinatrice del Centro Diurno per il supporto cognitivo e comportamentale delle persone affette da Alzheimer e demenza “Gocce di Memoria”. Maria Pia Cozzari, fondatrice e presidente della Cooperativa Sociale Anthropos, presente a Giovinazzo dal 1986, società no-profit che interviene dal 1988 sulle problematiche afferenti il disagio mentale: psichiatria, neuropsichiatria infantile, disturbi alimentari, con strutture residenziali e semiresidenziali. Stefania Giammarino, biologa, è specialista in Scienza dell’alimentazione.

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  • Cambiare si può, se si vuole

    Emanuela Truzzi
    Edizioni Astragalo Sinossi:

    “Sono da sempre convinta che le persone siano in gra¬do di cambiare comportamenti, se lo desiderano. Cer¬to, non è semplice ma è possibile; e in questo percorso possono essere facilitati scegliendo un valido coach oppure diventando coach di se stessi. Quando il cambiamento o l’obiettivo da raggiunge¬re sono realmente importanti, la volontà, la costanza e l’impegno sono premianti. Non ci sono limiti di età per attuare un cambiamento: anche da adulti, quando il carattere è definito, il comportamento o l’atteggiamento possono essere sempre modificati. I cambiamenti avvengono solo se siamo convinti di vo¬lere cambiare e il potere del cambiamento è nell’indivi¬duo, non nel coach. In questo libro accompagnerò il lettore attraverso un percorso di 8 passi parlando di comunicazione, emo¬zioni, autostima, assertività, gestione del tempo, resi¬lienza e di gratitudine e perdono, in un viaggio ideale alla ricerca del proprio equilibrio. Il libro si chiude con il senso del divenire, per far comprendere come ogni conquista non sia mai definitiva: la vita, nella sua infi¬nita imprevedibilità, ci presenta incessantemente nuovi ostacoli e nuove opportunità. Un libro fruibile da tutti, un percorso lieve, uno stimo¬lo per plasmare la propria vita attraverso i cambiamenti e allenare le potenzialità della mente, perché cambiare si può se si vuole”.

    Biografia autore:

    Emanuela Truzzi è docente in comunicazione per diversi Masters, alla Business School de Il Sole 24 Ore, all’Istituto Dirigenti Italiani Milano, alla SAA di Torino e dal 2015 è Presidente Piemonte AIF Associazione Italiana Formatori e membro del Direttivo Nazionale. Formatrice nell’area delle competenze manageriali, gestione HR e coach team building in numerose aziende italiane e multinazionali. Esperta nel comportamento relazionale, propone la comprensione dell’antecedente emozionale e la valutazione oggettiva della realtà per una migliore gestione delle emozioni e dei rapporti interpersonali. Collabora con varie riviste scrivendo articoli di comunicazione e considera l’arte della parola nel suo valore semantico. In questo libro “Cambiare si può se si vuole” racconta l’esperienza maturata come coach motivazionale e la sua metodologia. Consiglia 8 passi strategici per attuare un cambiamento comportamentale e per diventare coach di se stessi.

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  • Come ci cureremo domani

    Massimo Masserini
    Il Mulino Sinossi:

    Siamo nel 2083. Anna ha 110 anni, è ancora in gamba, ma inciampa in un tappeto e cade rompendosi il femore; resta distesa ad aspettare e nel giro di una decina di minuti potrà rialzarsi in piedi poiché il femore si è auto-riparato. Come è potuto accadere ? Dall’anno 2070 gli ultracentenari assumono nano-particelle autoadesive che vanno a rimpiazzare una parte dei costituenti delle ossa. Non stiamo parlando di fantascienza, ma dell’ultima frontiera della medicina, che fa già oggi uso di minuscoli dispositivi di qualche miliardesimo di metro – nanometri – programmabili, intelligenti, e capaci di svolgere diversi compiti contemporaneamente per curare o diagnosticare malattie. Quali sono le possibilità che offre la nanomedicina per la terapia di patologie gravi come i tumori? E i rischi? In questo libro tutto quello che c’è da sapere sul presente e il futuro della piccola scienza di domani.

    Biografia autore:

    Massimo Masserini insegna Biochimica e Biologia molecolare all’Università di Milano-Bicocca dove dirige il Centro di nanomedicina e svolge ricerca sulla malattia di Alzheimer e altre malattie neurodegenerative. È anche direttore della International School of Nanomedicine del Centro Ettore Majorana a Erice.

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  • Corpi in attesa

    Rinnovati Andrea, Zacchini Simone
    Edizioni ETS Sinossi:

    Il tema del cancro è certamente tra quelli che più di ogni altro chiede di uscire da una visione prettamente biologistica e biotecnologica. Corpi in attesa prova ad affiancare al piano strettamente specialistico dinamiche filosofiche e culturali che da sempre fanno da sfondo a questa terribile patologia. In questa direzione non è tanto l’aspetto psicologico o sociologico che si incontra, quanto quello umanistico e filosofico. Ne nasce così un dialogo tra storia della medicina e storia della cultura, tra biologia e filosofia; dialogo che permette di tenere sempre a contatto il piano delle scoperte con quello dei vissuti e delle idee. Così, il sentire comune, i modi di “nominare” l’innominabile, le dinamiche di concettualizzazione e il tentativo di dar senso alla galassia dei tumori fanno parte essenziale della storia dei progressi e delle cure. Ne esce un quadro all’interno del quale il cancro non è semplicemente una patologia, ma il paradigma stesso di una complessità che è la stessa essenza dell’essere umano.

    Biografia autore:

    Andrea Rinnovati, primario di chirurgia dal 1998, si è interessato alla chirurgia dell’apparato digerente con particolare riguardo al trattamento del carcinoma gastrico avanzato. Ha partecipato ad alcune importanti ricerche presentate in sedi nazionali e internazionali. E’ autore di oltre sessanta pubblicazioni sulle maggiori riviste scientifiche internazionali. Simone Zacchini è Ricercatore in storia della filosofia presso l’Università di Siena (sede di Arezzo). Si occupa di fenomenologia, epistemologia e filosofia della musica a partire dal pensiero di Friedrich Nietzsche.  

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  • Depressione

    Onofri Antonio, La Rosa Cecilia
    Edizioni San Paolo Sinossi:

    «Sono un fallito», «Non ce la farò mai», «È inutile, è troppo difficile», «Non mi importa più nulla», «A che serve vivere»… Queste sono le voci di chi soffre di depressione. Non la normale tristezza che segue un evento doloroso, ma una vera e propria malattia, più lunga e profonda, che si manifesta con una visione di se stessi fortemente negativa, in ogni ambito della vita. Partendo dall'idea che solo un paziente informato potrà reagire e attivarsi per superare il proprio dolore, gli autori di questo manuale si rivolgono – oltre agli specialisti del settore – proprio ai familiari del depresso o al paziente stesso. Attraverso un linguaggio chiaro, arricchito da testimonianze concrete, questionari, autovalutazioni e suggerimenti, offrono al lettore gli strumenti indispensabili per orientarsi tra i sintomi e le manifestazioni della depressione, ne indagano le origini e indirizzano verso possibili terapie.

    Biografia autore:

    Antonio Onofri, psichiatra e psicoterapeuta, vive a Roma. Da molti anni insegna psicoterapia cognitivo-evoluzionista come didatta della SITCC presso numerose Scuole di Specializzazione, prima tra tutte la Psicoterapia Training School, e come Professore a contratto di Psichiatria e di Psicologia Clinica presso la Sapienza Università di Roma. Pur amando molto insegnare, curare i pazienti resta il suo interesse principale, per questo continua a esercitare la sua professione di medico ospedaliero (è titolare dell'Ambulatorio per i Disturbi da Stress Post-Traumatico presso il Servizio Psichiatrico dell'Ospedale Santo Spirito di Roma) e di clinico esperto in teoria dell'attaccamento e in terapia dei traumi (presso il Centro Clinico de Sanctis). La sua attività scientifica si svolge prevalentemente come membro del Direttivo dell'Associazione Italiana per l'EMDR e del Comitato di Redazione della Newsletter della European Society for the Study of Trauma and Dissociation. Per Giovanni Fioriti Editore dirige la collana EMDR e ha scritto, insieme a Cecilia La Rosa, Il lutto. Psicoterapia cognitivo-evoluzionista e EMDR (2015). Ha un proprio sito internet: www.antonioonofri.it e insieme a Cecilia La Rosa e Fabio Albertelli è tra i fondatori del portale dedicato alla psichiatria e alla psicologia www.apertamenteweb.it Cecilia La Rosa, psichiatra e psicoterapeuta cognitivo-evoluzionista, vive a Roma. Da molti anni è didatta della SITCC, ha insegnato in diverse scuole di Psicoterapia tra cui la Spc di Napoli e attualmente è nel comitato scientifico nonché docente della Psicoterapia Training School di Roma. Il suo principale interesse è aiutare le persone: svolge da trenta anni attività clinica presso il Centro Clinico De Sanctis di Roma, www.centroclinicodesanctis e da venti è presidente di una onlus per supportare la popolazione della Tanzania www.misaada.it. La sua seconda passione è la formazione scientifica: scrivere e insegnare sono due missioni imprescindibili l'una dall'altra.

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  • Disturbi dell'apprendimento

    Maria Vittoria Danelli
    Edizioni San Paolo Sinossi:

    Cosa sono i Disturbi dell'Apprendimento (DSA e altro)? E, soprattutto, come riconoscerli? C'è qualche “campanello d'allarme” cui i genitori possono prestare attenzione? Il volume risponde a questi quesiti ma non si ferma qui. Suo obiettivo principale, infatti, è “conoscere per agire”, perché indica a chi rivolgersi per diagnosticare un DSA e offre suggerimenti concreti per prevenire, aiutare e lavorare con i bambini che hanno la dislessia, la disortografia, la disgrafia, la discalculia, disturbi dell'attenzione e del linguaggio. “Conoscere per agire” è l'obiettivo che porterà il lettore, attraverso una lettura appassionata, a capire qual è il modo migliore per relazionarsi con i bambini che hanno DSA e qual è la strada migliore per aiutarli a superare le loro difficoltà. Questo libro è rivolto dunque ai genitori, perché possano capire maggiormente, e agli insegnanti, perché possano intervenire più efficacemente. Ma è dedicato soprattutto ai bambini e a quel bambino che ancora non è stato “capito”, perché quel bambino non “è” un DSA ma “ha” un DSA e potrà trovare un metodo di studio, strumenti e strategie per raggiungere i suoi obiettivi. Come tutti gli altri bambini.

    Biografia autore:

    Maria Vittoria Danelli vive e lavora a Lodi come libera professionista dal 2005. È pedagogista clinico e membro di ANPEC (Associazione Nazionale Pedagogisti Clinici). È socia fondatrice dell'Associazione PSINE (Persona Sviluppo Integrazione Natura Efficacia) che si propone di guidare la crescita della persona intesa come unità tra corpo e mente, attraverso il movimento. È esperta in DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento). Si occupa di potenziamento dell'apprendimento di bambini con dislessia, disgrafia, discalculia, con difficoltà di attenzione e iperattività collaborando con una qualificata équipe multidisciplinare. È docente in Master post-universitari e si occupa di corsi di formazione per insegnanti.

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  • Dossier Hamer

    Ilario d'Amato
    Mondadori Sinossi:

    1978, isola di Cavallo: il giovane Dirk Hamer viene colpito da una fucilata mentre dorme su uno yacht. Morirà quasi quattro mesi dopo, al termine di una lenta, dolorosa agonia fra le braccia del padre, il medico tedesco Ryke Geerd Hamer. Poco dopo la scomparsa del figlio, entrambi i genitori del ragazzo si ammalano di cancro. Operato, il padre sopravvive. Non così la moglie Sigrid che, curata dal marito secondo la Nuova Medicina Germanica da lui stesso inventata in quegli anni, muore: è la prima di una lunga scia di morti che le teorie dell’ex medico – oggi radiato dall’Ordine – si lasceranno dietro in Europa e oltreoceano. Hamer non ha dubbi: la causa dei tumori sono conflitti e traumi che innescano una naturale reazione di difesa del corpo. Basta risolverli per guarire da qualsiasi malattia, senza seguire i protocolli scientifici. Anzi, la «malattia» in sé non esiste proprio: è un preciso «Programma Speciale, Biologico e Sensato» sviluppato dalla natura per rimediare a un evento traumatico. E lo sviluppo di un tumore è il segno positivo del risanamento in corso. Nel caso del cancro, a uccidere i pazienti sono semmai chemioterapia, chirurgia, morfina, cioè gli interventi messi in atto dalla «medicina ufficiale», che li utilizza benché colpevolmente consapevole della loro assoluta inutilità, anzi della loro nocività. Dossier Hamer ripercorre la vita dell’ex medico tedesco e quella, tragica, di alcuni malati che hanno seguito le sue teorie, morti fra atroci dolori eppure convinti di essere sulla via della guarigione. È il caso di Ellen Pegoraro che, scoperto di avere un tumore al seno e, insieme, di essere incinta, decide di affidarsi a un medico hameriano le cui teorie la conducono presto alla morte; di Marina Lallo, uccisa da un neo che non aveva voluto farsi asportare; di Eleonora Bottaro, scomparsa a 18 anni per un linfoma dichiarato guaribile. Sono solo alcuni dei malati nei quali le idee di Hamer hanno fatto breccia, rinchiudendoli nelle spire di un isolamento caparbio, quasi settario, che li ha spinti a negare la realtà e a rifiutare qualsiasi aiuto. Grazie a una documentatissima indagine durata oltre un decennio, Ilario D’Amato getta nuova luce sull’inquietante Nuova Medicina Germanica e le tante teorie che ne discendono, divulgate in convegni e seminari, suggerite col passaparola, diffuse su internet. Teorie che, come dimostrano gli ultimi casi di cronaca, continuano a mietere vittime in Italia e nel mondo.

    Biografia autore:

    Ilario D’Amato è giornalista e multimedia editor per The Climate Group, un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che si occupa di cambiamento climatico. Laureatosi in scienze della comunicazione all’università di Salerno nel 2011, ha conseguito con merito un master in giornalismo internazionale alla City, University of London nel 2013. Attualmente sta terminando il master in comunicazione per lo sviluppo all’università di Malmö. Vive a Londra, dove ha ottenuto stage presso il Bureau of Investigative Journalism e il «Sunday Times».

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  • Facciamo un caffè

    Gallo Davide, Barba Sonia, Geda Elisabetta, Moffa Chiara, Passerini Robin
    Hogrefe Sinossi:

    Il primo Alzheimer Caffè nacque nel 1997 in Olanda, per iniziativa dello psicogeriatra Bère Miesen che, resosi conto di come per i malati di Alzheimer le cure sanitarie fossero insufficienti, comprese la necessità di investire maggiormente negli interventi psicosociali. Gli Alzheimer Caffè (AC) sono realtà che nell’ultimo decennio hanno avuto un grande sviluppo anche nel nostro Paese. In quanto progetti bio-psico-sociali si rivolgono principalmente ai caregiver (il coniuge, i familiari, gli amici del paziente), offrendo loro un supporto nella quotidiana attività di cura, attraverso l’informazione, la formazione e il sostegno psicologico. Oggi sono previsti anche interventi specifici anche per i pazienti affetti da demenza. L’avvio di un progetto di AC richiede una riflessione sulla natura della rete dei servizi e della rete sociale esistenti nel territorio, al fine di affidare all’AC obiettivi di sostegno e assistenza che le istituzioni non sono in grado di offrire. Questo manuale, curato dal Gruppo di Lavoro “Alzheimer Caffè” dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte, mette a disposizione di operatori, centri di servizi e volontariato, enti sanitari e istituzioni, un vademecum per la progettazione, la messa in atto e la gestione di un AC, definendo in dettaglio attività per i caregiver e pazienti, modalità di lavoro e di formazione dell’équipe, e fornendo linee guida e strumenti di utilizzo immediato.

    Biografia autore:

    Davide Gallo, psicologo, psicoterapeuta, è Presidente del Nuovo Centro di Salute Psicofisica. È consulente psicologo per la cooperativa sociale Punto Service e coordinatore dell’Alzheimer Caffè Torino e del Gruppo di Lavoro “Alzheimer Caffè” dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte. Sonia Barba, psicologa, psicoterapeuta, è socia fondatrice del Nuovo Centro di Salute Psicofisica. Opera in ambito clinico e formativo, nel contesto delle patologie psichiche e neurologiche dell’età senile, presso il Servizio di Neuropsicologia del Presidio Sanitario San Camillo di Torino. Elisabetta M.L. Geda, psicologa esperta in neuropsicologia, collabora con il Nuovo Centro di Salute Psicofisica e il gruppo di ricerca “Imaging e plasticità cerebrale” del Dipartimento di Psicologia dell'Università di Torino. È responsabile del servizio di Neuropsicologia Clinica e TDCS presso l'Istituto delle Riabilitazioni Riba – IRR. Chiara Moffa, psicologa esperta in neuropsicologia e psicoterapeuta di orientamento cognitivo-costruttivista, è responsabile del coordinamento e delle supervisioni dell’équipe dell’Alzheimer Caffè Torino ed è coordinatrice del progetto “Caffè Incontro”. Robin Passerini, psicologo, psicoterapeuta, lavora presso residenze sanitarie come formatore e psicologo con persone affette da deterioramento cognitivo e i loro caregiver e collabora con l’Alzheimer Caffè Torino.

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  • Il bambino irraggiungibile

    Manuel Sirianni
    Bompiani Sinossi:

    Manuel, sedici anni, vive a Catanzaro e sta per finire la quarta ginnasio. Non possiede le parole parlate, ma quelle scritte sì: ha trovato attraverso la scrittura il suo modo di mettersi in comunicazione col mondo. È lui, con grande consapevolezza, a raccontare la sua storia e quella della sua famiglia, e il loro lento aprirsi verso gli altri, anche quando non capiscono o non sanno. Fino a nove anni non ha parlato: semplicemente, urlava il suo malessere al mondo, come faceva la scienziata autistica Temple Grandin da bambina, sognando di liberarsi del silenzio che lo opprimeva. Poi grazie ai genitori e a un percorso attento ha scoperto la comunicazione facilitata e ben presto ha cominciato a scrivere. Da allora scrive sempre, con grande passione e precisione, e col gusto di chi ama le parole e le possibilità che offrono, per raccontare quello che non riesce a dire, per smentire chi pensa che “il quoziente intellettivo sia proporzionale alla quantità di parole emesse nell’aria”.

    Biografia autore:

    Manuel Sirianni è nato a Catanzaro il 3 maggio 2001 e abita ancora lì, dove sta per finire il primo anno al Liceo classico Galluppi. La sua vita cambia improvvisamente quando intorno ai diciotto mesidi età perde le prime parole pronunciate ed entra nel silenzio dell’autismo. Manuel ancora oggi non parla, ma a nove anni di età inizia a comunicare col mondo attraverso la tastiera di un pc.

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  • Il cancro del seno

    Lanfranco Barbieri
    Edizioni ETS Sinossi:

    Secondo molti ricercatori non ci sarebbero prove convincenti che gli screening mammografici riducono la mortalità e c’è anche chi sostiene che siano dannosi: non consentirebbero, infatti, diagnosi sufficientemente precoci. Il 15-25% dei noduli accertati può inoltre – per motivi oggi sconosciuti – regredire o stabilizzarsi (overdiagnosi); pertanto, molte donne sottostanno a cure inutili (overtrattamento). A questo poi si aggiungono l’effetto cancerogeno di accumulo dei raggi X (maggiore nei grossi seni e nelle donne in pre-menopausa) e la compressione delle mammelle la quale favorirebbe la dispersione di cellule tumorali per rottura di piccoli vasi sanguigni. Un’alternativa, solo parziale, è rappresentata dall’impiego della tele-termografia digitale la quale – se normale, – ha un “indice predittivo negativo” molto elevato (si parla del 95%) mentre – se anomala – può orientare verso la comparsa di un tumore del seno con largo anticipo: consentirebbe, infatti, di individuare eventuali anomalie pre-neoplastiche e lo stesso cancro assai prima della mammografia. Poiché, peraltro, essa ha un “indice predittivo positivo” basso (altre patologie del seno hanno, infatti, generiche anomalie termografiche) è spesso necessario completarla con altri test. Trattasi di una metodica semplice, innocua, indolore, senza contatti fisici e poco costosa, ma, soprattutto, che può incidere positivamente sulla sopravvivenza, la mortalità e la qualità di vita.

    Biografia autore:

    Lanfranco Barbieri, giò Direttore U.O. di Radiologia e Coordinatore del Dipartimento Oncologico della Azienda USL 1 di Massa Carrara, già Consulente Radiologico CNR Posa Specialista in Rdiologia e Terapia Fisica, Specialista in Ortopedia e Traumatologia. Autore di numerose memorie scientifiche alcune delle quali a carattere monografico. Fra i primi in Italia a promuovere metodi informatici in medicina (TEAM 2000 – Tecnologie Elettroniche Applicate alla Medicina, Congresso a carattere nazionale svoltosi nell’Auditorium della Fiera Internazionale Marmi e Macchine di Marina di Carrara con Forum delle maggiori industrie nel settore, il 28 e 29 gennaio 2000). Pubblicazioni recenti (2013-2016) Human retina and digital Images processing in Radiology (recensito da newsletter@media.fnomceo.it) Il Modello Sanitario Italiano è superato? Introduzione alla Prevenzione e Diagnosi Precoce nelle Patologie Vascolari. Neurologiche e Oncologiche.

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  • Il medico osserva

    Antonio Cambi
    Ibiskos Ulivieri Sinossi:

    Ormai da diverso tempo il medico può non “auscultare”. Ricordo con tenerezza il brivido provocato dal contatto con l’orecchio – che sentivo gelido - del medico sulla mia schiena calda di bambino febbricitante. Ma se l’evoluzione delle tecniche diagnostiche ha offerto altre modalità di indagine, quello che il medico non può smettere di fare è “ascoltare”; anzi – ci suggerisce il Dott. Criceto ( benevolo soprannome inventato da chi ne ha apprezzato l’infaticabile attività)– quanto più la tecnologia evolve, tanto più indispensabile diviene il dialogo medico/paziente. Le strutture assistenziali (uomini e cose dedicati alla cura della salute) non devono assolutamente destrutturare il rapporto umano. Così Antonio Cambi, uomo-medico, ci conduce attraverso un percorso di esperienze descritte in brevi e intensi capitoli dove l’humanitas e la com-passione (pietà sapiente e attiva, che non fa “la piaga puzzolente”) integrano la scienza e ne divengono substrato essenziale, per attenuare la terribile sensazione che il malato rischia di provare se si sente un numero, un caso qualunque fra i tanti. La comunicazione di massa, o meglio, la massa di informazioni che circolano in modo incontrollato – quando non addirittura pilotate ad arte per favorire profitti più o meno leciti – innesca pericolose tentazioni di “bricolage”, di un “fai da te” rischiosissimo in materia di salute, alle quali può cedere chi si sente solo con la propria malattia. Da ciò la necessità che il medico attivi canali di comunicazione con il malato, superando i limiti di tempo imposti dagli adempimenti burocratici a scapito della qualità del contatto personale. Una missione impossibile? L’A. ci rassicura con la serenità del proprio racconto facendoci intravvedere il sorriso con il quale ha saputo avvicinarsi anche alle situazioni più dolorose.

    Biografia autore:

    Antonio Cambi è Toscano di Piombino , dove è nato nel Luglio' 54. In seguito con la famiglia si è trasferito a Pisa , nuova sede di lavoro del padre, dove svolgendo gli studi universitari si è laureato in Medicina e Chirurgia nell'83. Si è poi specializzato in Medicina dello Sport ed in Medicina Interna con indirizzo d'Urgenza , e perfezionato in Medicina delle Assicurazioni (Università di Pisa) e Medicina Aeronautica e Spaziale (Università di Padova). La sua esperienza professionale varia dall'Emergenza Territoriale alla Medicina Fiscale, dalla Medicina di Famiglia , svolta ad Usigliano di Lari dove risiede, alla Specialistica in Medicina dello Sport. Ha prodotto pubblicazioni scientifiche internazionali nel campo della Cardiologia e del Sistema Neuro Vegetativo. Ha organizzato cinque Convegni monotematici sulla Traumatologia dello Sport, sotto la Direzione del prof. Vincenzo Consoli, con la pubblicazione degli Atti. Ha promosso attività culturali in vari campi, fondando l'Associazione Culturale La Rondine. Attualmente è membro del Comitato Scientifico della Fondazione Arpa, per la quale ha organizzato la Mostra “Francesco nel Chiostro di Pisa”, il Concerto dell’Orchestra Hermitage di San Pietroburgo, il programma sociale dei Congressi di Medicina sul “Pancreas Cancer” e sul Congresso Nazionale della Società dei Trapianti. E’ stato collaboratore della Rivista il “Pendolo del Turismo” dell’Ente Provinciale del Turismo di Pisa, del Sant’ Anna News, del Rintocco del Campano. E’ collaboratore stabile della Rivista La Ballata di cui è titolare della rubrica “Il Medico osserva”. La raccolta dei dieci anni di collaborazione , pubblicata da Ibiskos Ulivieri, ha ottenuto il Premio “Città di Pontremoli 2018” per la saggistica narrativa edita.

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  • Insieme contro il cancro

    Boldrini Mauro, Cognetti Francesco
    Mondadori Electa Sinossi:

    Per sconfiggere i tumori serve l’impegno di tutti. Le istituzioni, la religione, l’industria, i media, lo sport, il cinema e il mondo dello spettacolo, i singoli cittadini possono e devono offrire il proprio contributo. Come? Diffondendo la cultura della prevenzione, l’arma più efficace per sconfiggere la malattia. Dopo un’attenta analisi della realtà italiana e un approfondimento sullo stato attuale della ricerca, terapie e riabilitazione, il volume riunisce una serie di interviste sul tema. Ventidue personalità di spicco – da Papa Francesco ad Alex Zanardi, da Giuseppe Tornatore a Carlo Verdone, da Antonio Tajani a Eugenio Scalfari e insieme a loro molti altri – riflettono sul loro rapporto con la malattia e su come contribuire in modo pratico alla prevenzione. Insieme contro il cancro è una Fondazione istituita nel 2013 che si propone di attuare una lotta globale contro i tumori al fine di ridurre il carico della malattia con attività di ricerca, riabilitazione, comunicazione e sensibilizzazione della popolazione su prevenzione, diagnosi e cura.

    Biografia autore:

    Francesco Cognetti, medico, da trentasette anni svolge attività clinica e di ricerca in oncologia. Già presidente di AIOM, membro del comitato esecutivo della Società Europea di Oncologia Medica e direttore scientifico dell’Istituto Tumori Regina Elena di Roma, è autore di 312 pubblicazioni sulle più importanti riviste scientifiche internazionali. È responsabile di alcune centinaia fra progetti di ricerca e sperimentazioni cliniche sul trattamento dei tumori, direttore di Oncologia Medica dell’Istituto Tumori Regina Elena di Roma, membro emerito dell’ASCO (American Society of Clinical Oncology) e presidente della Fondazione Insieme contro il Cancro. Mauro Boldrini, giornalista professionista. Dopo la laurea in Farmacia e un’esperienza decennale in un quotidiano, nel 1994 fonda, con Sabrina Smerrieri, Intermedia, un’agenzia giornalistica specializzata nel campo della salute. Da oltre vent’anni si occupa di divulgazione scientifica seguendo i principali congressi nel mondo. Con Intermedia ha ideato e organizzato campagne di prevenzione sui corretti stili di vita di grande successo. È capo ufficio stampa SIMG, della FIMP, della SIR, della SIUrO, e dal 1998 dell’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica). È direttore della comunicazione della Fondazione Insieme contro il Cancro.

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  • La congiura dei somari

    Roberto Burioni
    Rizzoli Sinossi:

    Chi è il somaro? È un essere umano tanto babbeo da ritenersi tanto intelligente da riuscire a sapere e capire le cose senza averle studiate. Di somari, Roberto Burioni ne ha incontrati parecchi: sono quelli che pur non avendo la minima nozione di medicina o di biologia, pur non sapendo cos'è un virus e come funziona un vaccino, pretendono di convincerci che "dieci vaccini sono troppi", "le malattie guariscono da sole o grazie ai soli rimedi naturali", "le vaccinazioni obbligatorie servono solo ad arricchire le industrie farmaceutiche e quelli che sono sul loro libro-paga". Il fatto è che la scienza non è democratica: come ha detto Piero Angela, la velocità della luce non si decide per alzata di mano. Nella scienza, possono dire la loro solo coloro che per anni hanno sudato sui libri, hanno sottoposto le proprie ipotesi a una rigorosa procedura di esperimenti e controlli, possiedono un metodo che consente di distinguere la verità dalla bugia. Certo, la scienza è imperfetta, fatta da uomini ancora più imperfetti, le verità che ci offre sono sempre parziali e mai troppo sicure. Però vale la pena fidarsi, perché l'alternativa è costituita dal buio, dall'oscurantismo e - quando si scherza con la salute propria e altrui - dalla morte. La scienza sarà anche poca cosa, ma - come dimostra questo libro con abbondanza di dati, numeri, tabelle, storie vere di trionfi e fallimenti - è tutto quello su cui possiamo contare: non ci conviene buttarla via.

    Biografia autore:

    Roberto Burioni, medico, è professore ordinario di Microbiologia e Virologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Ha pubblicato Il vaccino non è un’opinione (Mondadori, 2016).  

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  • La dieta del 5

    Evelina Flachi
    Cairo Sinossi:

    Ecco, è successo anche quest’anno: ci siamo guardati allo specchio e non siamo soddisfatti. Vorremmo vederci più in forma, sentirci meglio, ma siamo già depressi all’idea di rinunciare al buon cibo. Magari siamo rimasti scottati da una dieta miracolosa che ci ha lasciato peggio di come ci aveva trovato. È arrivato il momento di ritrovare fiducia. Basta un numero: il 5. Con la Dieta del 5 in sole cinque settimane potremo ritrovare una linea ideale e, soprattutto, imparare a mangiare prendendoci cura di noi stessi. Percorso ideato da Evelina Flachi – nutrizionista di chiara fama nonché amata consulente della Prova del cuoco – da sempre in prima linea nella battaglia per un’educazione alimentare, è studiato in cinque tappe: depurativa, metabolica, LOVE, total body e mantenimento. Per ridurre il girovita ma anche per normalizzare la pressione e il colesterolo, controllare i livelli di insulina che causano il grasso addominale, stimolare il metabolismo e i livelli di energia fisica e mentale. E raggiungere così, mantenendo i risultati nel tempo, non solo il peso forma ma anche quel benessere psicofisico che aggiunge anni alla vita e più vita agli anni. Pensata per perdere i chili superflui in 5 settimane, la Dieta del 5 si basa sugli abbinamenti dei diversi cibi per evitare accumulo di tossine e squilibri nutrizionali. Insegna a mangiare controllando le quantità, ma soprattutto punta sugli alimenti con bassa densità calorica ma che forniscono una percentuale equilibrata di nutrienti – proteine, carboidrati, grassi, fibre, vitamine/ minerali – fondamentali per proteggere l’organismo, eliminando quelli ricchi di calorie “vuote”. Per non rinunciare dunque né al gusto né alla salute, la dottoressa Flachi propone le ricette della nostra tradizione, da realizzare con piccoli accorgimenti (gli ormai celebri “trucchi Flachi”), che ne dimezzano le calorie. Lasagne, carbonara, gnocchi ai formaggi, melanzane alla parmigiana, tutto rigorosamente light! Perché la salute comincia a tavola, e non serve molto per adeguare il nostro stile alimentare a un modello più salutare. Bastano 5 settimane.

    Biografia autore:

    Evelina Flachi, nutrizionista e opinionista scientifico, si è specializzata nel 1978/79 in Scienza dell’Alimentazione dopo la laurea in Scienze Biologiche. Membro delle più importanti associazioni scientifiche nazionali di scienza dell’alimentazione, da anni promuove la nutrizione funzionale, la prevenzione cardiovascolare e dei più comuni problemi di salute conseguenti a sovrappeso e obesità. È Presidente della Fondazione Food Education Italy e componente del comitato tecnico scientifico sull’educazione alimentare del MIUR. Ha partecipato inoltre al tavolo tematico “Educazione Alimentare” della Carta di Milano consegnata a Ban Ki-moon come eredità di Expo. Da molti anni cura rubriche fisse su importanti testate settimanali e mensili ed è opinionista e divulgatrice scientifica in radio e tv. Da 13 anni partecipa alla Prova del cuoco, con Antonella Clerici, con una sua rubrica di cibo e salute. www.evelinaflachi.it.

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  • Le nuove dipendenze

    Portelli Claudette, Papantuono Matteo
    Edizioni San Paolo Sinossi:

    Il rapido sviluppo della tecnologia – in modo particolare di Internet e dei social media – ha agevolato l'uomo in vari ambiti della sua vita. Ma cosa succede quando le nostre stesse creature prendono il sopravvento? Quando noi perdiamo il controllo degli strumenti che nascono per essere a nostro servizio? Se per ogni necessità abbiamo un'App, se non riusciamo a sopravvivere senza i motori di ricerca, “protesi” delle nostre menti; se abbiamo bisogno di controllare costantemente i nostri smartphone e dipendiamo dai likes, dai followers e dagli you win? Tutto ciò rischia di renderci impazienti, esibizionisti, alienati, sconsolati, ossessivi e dipendenti. Come tutte le altre addictions, l'uso dell'utile tecnologia sta diventando un abuso che in molti casi si trasforma in dipendenza e, a volte, anche in vera e propria patologia. Portelli e Papantuono fanno il punto sulle nuove dipendenze, per capirle, superarle e riprenderne il controllo in tempi brevi.

    Biografia autore:

    Claudette Portelli, psicologa e psicoterapeuta, specializzata in Terapia Breve Strategica, è docente presso l'Università di Malta e la Scuola di Specializzazione in Terapia Breve Strategica. Ricercatrice e collaboratrice presso il Centro di Terapia Strategica di Arezzo, diretto dal Prof. Giorgio Nardone. È direttrice dell'OCD clinic di Malta. Matteo Papantuono, psicologo e psicoterapeuta, specializzato in Terapia breve strategica e nella cura e formazione di bambini e adolescenti difficili. Collabora con la Dublin City University ed è ricercatore in psicologia presso l'Università di Macerata. Dirige l'OCD Clinic di Ancona, clinica specializzata nel trattamento dei disturbi ossessivo-compulsivi e delle dipendenze.

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  • L'ultima cosa bella

    Giada Lonati
    Rizzoli Sinossi:

    Mai come oggi i successi della medicina ci consentono di accarezzare l’illusione dell’immortalità. Però, anche quando saremo guariti una, cento, mille volte, alla fine moriremo. È una cattiva notizia ma è così. Succederà a tutti noi, almeno per quel che ci è dato sapere. Perché allora la morte continua a essere il grande rimosso della nostra cultura? Se prima o poi anche l’Italia avrà una legge per cui saremo chiamati a esprimere le nostre volontà in un “testamento biologico”, come potremo farlo se non siamo in grado di integrare la fine della vita nel nostro orizzonte, di riconoscerci innanzitutto parte di un’umanità mortale? Come possiamo rivendicare la libertà di prendere delle decisioni sul nostro fine vita se vogliamo ostinatamente compiere questa scelta a occhi chiusi? Giada Lonati è un medico palliativista, il suo lavoro comincia quando la medicina che guarisce è stata sconfitta, quando si dice che “non c’è più niente da fare”, e invece c’è ancora moltissimo da fare. Si occupa di accompagnare persone vive (vivissime) in quell’ultimo tratto in cui tutto cambia significato e prende senso. Quel tratto in cui irrompe una consapevolezza nuova nelle nostre vite, un sapere che getterà una luce più nitida sul nostro presente, darà una dimensione diversa al nostro tempo, ci renderà più intensamente vivi. Una sapienza che l’autrice condivide in queste pagine, ricche di pienezza umana e capaci di rimetterci in relazione con noi stessi, con il nostro essere qui e ora. Perché una speranza vera è realizzabile solo nell’orizzonte del possibile. E riconoscerci mortali e transitori, lungi dall’essere soltanto una scoperta dolorosa, può aiutarci a maturare uno sguardo rivoluzionario sul mondo, ad aprire gli occhi sulla bellezza ultima del quotidiano.

    Biografia autore:

    Giada Lonati è medico palliativista e direttore socio-sanitario di Vidas, l’associazione milanese che dal 1982 assiste gratuitamente i malati terminali e le loro famiglie.

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  • Riprendersi la vita

    Elisa Faretta
    Mimesis Sinossi:

    In ambito psicoterapico è ormai universalmente riconosciuta l’efficacia del trattamento EMDR per la sua capacità di aiutare le persone ad affrontare eventi traumatici e a sviluppare le proprie risorse interiori. Il libro è rivolto a tutti coloro che desiderano conoscere l’EMDR, con particolare attenzione al suo utilizzo in ambito psiconcologico, per la sua validità nello sviluppo del sistema di autoguarigione dei pazienti oncologici. Proprio di trauma, di stress e dei disagi a esso correlati si parla in questo libro, perché una malattia come il cancro è, nella maggior parte dei casi, una dolorosa esperienza che sconvolge la vita di una persona e di coloro che le sono vicini. Anche esperienze avverse precoci, oltre allo stress cronico, possono causare alterazioni nel funzionamento di strutture neuroendocrine e del sistema nervoso centrale. Tuttavia, nel nostro cervello esiste un meccanismo innato capace di elaborare le esperienze negative, stressanti o traumatiche. In alcuni casi questo meccanismo si blocca e il ruolo dell’EMDR è di fornire uno stimolo affinché nel cervello si possa riattivare questo naturale processo di guarigione. Nel testo la spiegazione di concetti teorici e scientifici è integrata dalle testimonianze dirette dei pazienti e, talvolta, degli psicoterapeuti, che raccontano storie di dolore, di malattia, ma anche e soprattutto storie di speranza e di resilienza. I pazienti oncologici che si sottopongono al trattamento EMDR, infatti, possono trovare in esso uno strumento potente ed efficace per la valorizzazione delle risorse interiori individuali, attraverso il ripristino dell’equilibrio emotivo e relazionale a seguito della rielaborazione dei ricordi traumatici. Questo libro accompagna il lettore verso una maggiore consapevolezza che “si può fare qualcosa”, si può uscire dal Mal Essere in cui ci si trova, si può intervenire sulla sofferenza e andare verso una condizione di maggior Ben Essere.

    Biografia autore:

    Elisa Faretta, psicologa e psicoterapeuta, è Direttore del Centro Studi e di Ricerca PIIEC (Psicoterapia Integrata Immaginativa ad Espressione Corporea), Consultant, Facilitator EMDR e componente dei direttivi EMDR e SIMP. Esperta in Psicosomatica, Ipnosi Ericksoniana, tecniche immaginative, EMDR e Psicotraumatologia. Secondo l’approccio EMDR, studia e promuove l’integrazione di varie tecniche terapeutiche in ambito clinico. Docente alla Scuola di Specialità in Psicoterapia ad orientamento psicosomatico dell’Istituto di Medicina Psicosomatica di Milano. Pubblica lavori scientifici e coordina ricerche in ambito psicoterapico e multidisciplinare. Ha realizzato un progetto di ricerca multicentrica in Psiconcologia per l’Associazione EMDR Italia, i cui risultati sono stati pubblicati nel 2016 sul Journal of EMDR Practice and Research. Ha ideato e organizzato il Centro di Psicoterapia EMDR per i Disturbi Psicosomatici e la malattia oncologica.  

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  • Risalire in superficie

    Alberto Siracusano
    Mondadori Sinossi:

    Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, nei prossimi anni la depressione sarà il disturbo psichico più diffuso. Già oggi ne soffrono 350 milioni di persone di ogni età e fascia sociale. In Italia, è clinicamente depresso 1 adulto su 5, in particolare le donne, ma sono sempre più numerosi i casi che riguardano bambini e adolescenti. Ma di che cosa parla la psichiatria quando parla di depressione? Non certo di un semplice abbassamento del tono dell’umore, della comune esperienza di sentirsi con il morale a terra, ma – come si legge in queste pagine – della percezione della perdita del Sé, del tempo dell’Io che rallenta fino a fermarsi, del dolore che frantuma l’identità individuale e preclude ogni progetto e ogni apertura al futuro. Schiacciata da un profondo sentimento di vuoto, di colpa e di disperazione, la persona depressa affonda, sentendo di aver perso lo slancio vitale e smarrito il filo della propria esistenza. Per aiutarla a «risalire in superficie», bisogna imparare a conoscere e ad ascoltare la sua sofferenza. Alberto Siracusano, uno dei massimi esperti italiani di depressione, analizza questa patologia diffusissima, di cui si parla ancora troppo poco e troppo spesso senza cognizione di causa, a trecentosessanta gradi, descrivendone origini, meccanismi, caratteristiche e indicando i possibili e più efficaci trattamenti. Con un linguaggio semplice e accessibile, ma senza rinunciare all’accuratezza e al rigore del discorso scientifico, affronta il tema della depressione da una duplice prospettiva – quella razionale, scientifica di chi cura e quella emozionale del paziente – e secondo l’inedito approccio del ciclo di vita, dall’infanzia all’adolescenza (oltre la metà dei disturbi mentali si manifesta all’età di 14 anni), dalla maturità alla vecchiaia, con particolare attenzione per l’universo femminile (crescita, gravidanza e menopausa) e per la difficile congiuntura economica che stiamo vivendo (in questi ultimi anni, la vendita di psicofarmaci è aumentata in modo allarmante). Il tutto raccontato anche attraverso diverse storie cliniche, che arricchiscono il testo dando voce alle esperienze di chi ne ha sofferto e ha avuto la forza di uscirne. «Scrive Tagore: “L’uomo ha dentro di sé il silenzio del mare, lo strepitio della terra e la musica dell’aria”. La vita è tutto questo! Da parte nostra, nel momento in cui siamo di fronte alla depressione possiamo immaginare di essere davanti a un abisso che allontana gli altri elementi vitali, terra e aria. Per ritrovarli bisognerà risalire in superficie.»

    Biografia autore:

    Alberto Siracusano è ordinario di psichiatria, direttore della scuola di specializzazione in psichiatria e direttore del dipartimento di Medicina dei sistemi dell’Università di Roma Tor Vergata. È inoltre direttore dell’Unità operativa complessa di psichiatria della Fondazione Policlinico Tor Vergata. Già presidente della Società Italiana di Psichiatria, è presidente della Società Italiana di Psicopatologia (sopsi) e membro della Società Psicoanalitica Italiana e dell’International Psychoanalytic Association. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche e libri, ha curato il Manuale di Psichiatria, il più diffuso testo di studio di psichiatria. Ha dedicato numerosi studi e articoli al tema della depressione, in particolare alla depressione femminile.

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  • SARò ANCHE MALATA MA QUI DENTRO HO UN CUORE

    Elena Righetto
    Cleup Sinossi:

    Il volume è dedicato alle esperienze di vita nell’universo pediatrico ospedaliero. È il risultato di una ricerca etnografica realizzata tramite una prolungata permanenza negli ambienti sanitari dedicati ai bambini. Gli spazi di gioco e il rapporto con i corpi, il dolore, la sofferenza rappresentano gli ambiti principali in cui sono state esplorate le pratiche di riconoscimento e l’espressione dell’agency e delle competenze da parte dei bambini. Inoltre, si dedica attenzione alle dinamiche comunicative che si realizzano tra personale (medici, infermieri, ecc.) e chi chiede il servizio di cura (bambini e loro cerchie relazionali). Vengono altresì presi in considerazione i significati attribuiti agli spazi e ai luoghi in cui prendono vita le interazioni.

    Biografia autore:

    Elena Righetto nasce a Mirano, in provincia di Venezia, nel 1984. Dopo la maturità scientifica prosegue gli studi presso l’Università di Padova, laureandosi in Scienze Sociologiche e in Sociologia, e conseguendo il titolo di Dottore di Ricerca in Scienze Sociali. Da sempre attiva nel sociale, per anni è stata impegnata in attività di cooperazione internazionale che coinvolgono alcune comunità della Bosnia Erzegovina, in particolare nella promozione del benessere dei bambini e delle loro famiglie (attraverso gemellaggi tra scuole e attività ludico-ricreative finalizzate alla crescita della cultura della pace, sostegno a piccole attività economiche e aiuto a casi sociali), nonché nello sviluppo di collaborazioni tra istituzioni e enti locali italiani e bosniaci. In ambito di ricerca si occupa di sociologia dell’infanzia, con particolare attenzione ai temi della salute, dei processi di cura e della comunicazione in ambito ospedaliero, privilegiando la prospettiva dei bambini. Predilige le metodologie qualitative, in particolare l’approccio etnografico. Ha pubblicato con Cleup “Sarò anche malata, ma qui dentro ho un cuore!” Bambini in pediatria: un’etnografia. Il volume, che narra di esperienze di malattia da un punto di vista dell’infanzia, è il risultato di otto mesi di ricerca etnografica condotta presso la Clinica Pediatrica dell’ospedale di Padova. Attualmente è manager didattica per il corso di laurea in Culture, Formazione e Società Globale presso l’Università di Padova. È inoltre impegnata in attività organizzative e di ricerca presso l’Unità di Diabetologia Pediatrica dell’ospedale padovano.

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  • Tutela la salute

    Luca Benci
    Imprimatur Sinossi:

    La Costituzione specifica che la Repubblica «tutela la salute». È una delle più alte affermazioni presenti, e la salute è l’unico diritto definito come «fondamentale». Oggi il diritto alla salute è minacciato dal definanziamento del Servizio sanitario nazionale, dalla privatizzazione strisciante, dal mancato riconoscimento di alcuni fondamentali diritti bioetici. I diritti di salute sono minacciati non soltanto dalle politiche nazionali e regionali ma anche da comportamenti e vicende che partono “dal basso” e si ripropongono ciclicamente nel nostro Paese con schemi ormai consolidati. È la salute “a furor di popolo”, che vanta una non proprio lusinghiera tradizione. I diritti di salute sono minacciati anche dalla violenza istituzionale, perpetrata, in alcuni contesti, da strutture sanitarie e forze dell’ordine, a cui sono affidati cittadini che dovrebbero avere diritto a essere protetti. Nel libro particolare attenzione è stata posta anche alla medicina difensiva, che rappresenta un effetto distorsivo del modo di agire dei professionisti sanitari al solo fine di prevenire contenziosi giudiziari nei loro confronti.

    Biografia autore:

    Luca Benci, giurista, è esperto di diritto sanitario e di biodiritto. Nella sua attività di saggista ha pubblicato libri sulla responsabilità professionale sanitaria e sulle professioni sanitarie. Recentemente ha scritto la monografia In otto punti le ragioni del NO al referendum costituzionale.

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  • Un cervello sempre giovane

    Farioli Vecchioni Stefano, Muritti Elisabetta
    Sperling & Kupfer Sinossi:

    Fino a poco tempo fa si pensava che il nostro patrimonio di neuroni (le cellule che fanno funzionare il cervello) fosse limitato: una volta diventati adulti, non se ne formano di nuovi e quelli che abbiamo muoiono al ritmo di 100.000 al giorno. Il cervello è quindi destinato a un lento ma inesorabile invecchiamento, che determina un rallentamento cognitivo e, sempre più spesso, forme di demenza senile. Invece gli studi più recenti hanno dimostrato che possiamo intervenire, sia per frenare il decadimento, sia per favorire la nascita di nuovi neuroni. Moltissimo dipende dalla nostra buona volontà, e non è mai troppo tardi per iniziare. Stefano Farioli Vecchioli ha incentrato le sue ricerche al CNR proprio sulla nascita di nuovi neuroni nel cervello adulto, e qui spiega, con l'aiuto della giornalista Elisabetta Muritti, come applicare le ultime scoperte delle neuroscienze al nostro stile di vita. Un ruolo centrale spetta al bagaglio cognitivo, l'insieme delle nostre conoscenze ed esperienze, che può compensare in tutto o in parte il decadimento neuronale. Altrettanto importante l'attività fisica, che svolge un'azione protettiva e stimola la formazione di nuovi neuroni. Questo libro aiuta a ritagliarsi una ricetta su misura, dall'alimentazione agli svaghi, dallo sport alla meditazione, senza forzature e sacrifici, perché il cervello reagisce meglio di fronte a stimoli piacevoli e gratificanti. La prima (e forse unica) regola per mantenere la mente giovane in fondo è molto semplice: tenerla sempre attiva e farla divertire.

    Biografia autore:

    Stefano Farioli Vecchioli è ricercatore presso l’Istituto di Biologia Cellulare e Neurobiologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Si occupa da anni dello studio della neurogenesi adulta e della sua regolazione da parte dell'attività fisica. Elisabetta Muritti lavora nella redazione attualità di D, il settimanale femminile allegato al quotidiano la Repubblica. Si occupa di società, costume e stili di vita.

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  • Un viaggio inaspettato

    Faustini Federica, Forte Marina
    Imprimatur Sinossi:

    Gran parte di noi cresce con l’aspettativa di poter diventare un giorno genitore, ma non per tutti è così. Quando non è possibile un concepimento naturale o la fecondazione assistita omologa, si apre un terzo scenario: quello della fecondazione eterologa. È chiaro, però, che il concepimento ottenuto in questo modo non può rappresentare la fine del percorso: le coppie che decidono di seguire questa strada si imbarcano in un viaggio emotivo con conseguenze profonde, soprattutto etiche, psicologiche e sociali. Scopo del libro è dare voce e spazio a chi intraprende questo cammino, cercando di ridimensionare le comuni fantasie sul donatore o la donatrice e le preoccupazioni per la mancanza del legame genetico da parte di uno dei due genitori. E poi, è meglio comunicare al proprio figlio le sue origini o è preferibile che non venga a sapere nulla? Una guida per affrontare questo importante e difficile progetto di genitorialità, perché le coppie che si avviano su questa strada capiscano che non sono sole. A corollario dei vari vissuti, alcune figure professionali che hanno apportato un enorme contribuito all’interno di questo campo, cercano di spiegare le implicazioni scientifiche che stanno dietro a questa scelta.

    Biografia autore:

    Federica Faustini è psicologa clinica e psicodiagnosta. Nel 2013 la sua strada si è incrociata con quella di Marina Forte, psicologa e psicoterapeuta. Operano insieme presso il Centro di medicina della riproduzione di Roma (G.en.e.r.a) e presso la clinica Valle Giulia, fornendo supporto individuale, di coppia e di gruppo a tutte le persone coinvolte nel percorso di fecondazione assistita (PMA). Approfondiscono giornalmente, con passione e dedizione, le tematiche psicologiche inerenti il mondo dell’infertilità, condividendo con i vari esperti del settore le nuove conoscenze emerse.

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  • Viaggio nella relazione d'aiuto

    Alessandra Gallo
    Kimerik Sinossi:

    Viaggio nella relazione di aiuto è una raccolta di storie di vita di persone disoccupate e/o malate. Il testo si presenta come un racconto sulla resilienza definita come capacità di fronteggiare la perdita del lavoro e della salute e sull’ascolto come motore di questo processo di fronteggiamento. La convinzione dell’Autrice infatti è che tale capacità possa emergere nella persona attraverso una relazione di aiuto volta innanzitutto all’ascolto attivo, competenza che deve essere sì professionale ma anche umana. Questa è la storia di un’attenzione personale e professionale che può favorire una maggiore consapevolezza e attivazione nella ricerca di un nuovo impiego e una maggiore compliance nella gestione degli effetti “emotivi” della terapia. Le due direzioni tematiche (lavoro e salute) condividono molto in tema di processi e sono strettamente intrecciate come i loro cortocircuiti, evidenziati dagli stessi disoccupati.

    Biografia autore:

    Alessandra Gallo, è Counselor Analista Transazionale, dedita allo studio di discipline che spaziano dalla psicologia, sociologia, neuroscienze, psiconeuroendocrinoimmunologia, musica, danza, all’arte terapia, l’Autrice è consapevole che il benessere psicosociale passa attraverso il possesso, per chi se ne occupa, di una visione integrata dell’individuo.

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