Scoprire che il proprio figlio ha la leucemia, vuol dire capire che la vita non è nostra, ma è fragile e aleatoria. E quando capiamo che la vita non è quello che credevamo, come cambia a quel punto il suo senso per noi? Solo chi vive nella frontiera fra vita e morte può rispondere. Da quarant’anni il dottor Momcilo Jankovic cura i bambini leucemici nel reparto di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale San Gerardo di Monza. Ha fatto della terapia del dolore la sua missione, nella convinzione che se la medicina non può guarire tutti, ha il dovere di offrire una qualità di vita alta per far morire sereni. La sua umiltà, la sua empatia con tutti i pazienti lo hanno fatto amare e rendere noto a livello nazionale, tanto che i media lo hanno soprannominato il ""dottor sorriso"". Questa è la sua storia, e quella dei suoi pazienti. Di chi gli ha insegnato che il sorriso non mente mai; di chi ha capito che nella resilienza al dolore produciamo tanta bellezza, come il mollusco fa con la madreperla; e di chi gli ha aperto gli occhi sul peccato più insidioso, l’abitudine alla vita. Jankovic è amato perché si prodiga per realizzare i sogni dei suoi pazienti, come fargli incontrare le loro star preferite (da George Clooney a Jovanotti); perché li porta allo stadio, contribuisce a lanciare la Nazionale dei leucemici guariti, e collabora con tante iniziative di fondazioni contro la leucemia fuori dagli ospedali.
Di origini serbe, Momcilo Jankovic dal 1982 ha lavorato all’Ospedale San Gerardo di Monza, di cui fino al 2016 è stato responsabile del Day-Hospital del reparto di Ematologia Pediatrica. Oggi è in pensione, ma continua a esercitare la professione. Fa parte del Comitato di Bioetica dell’Istituto Nazionale dei Tumori. Oltre a 500 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali, ha scritto libri e poesie. Per i più, sui giornali e non solo, è semplicemente il «Dottor sorriso». Salvatore Vitellino lavora nell’editoria da vent’anni, occupandosi in particolare di saggistica e varia. Cura sul sito di Smemoranda una rubrica sul bullismo, in collaborazione con Telefono Azzurro. Autore della trasmissione Bold, dedicata agli inventori, in onda da gennaio sulla Radio svizzera italiana.