Leila Bianchi è un attraente e brillante avvocato, socia di un importante studio legale di Ivrea. È sposata a un neurochirurgo ed è madre di una bambina di 6 anni, ma la sua vita, apparentemente perfetta, nasconde un grande disagio. Uno dei due soci dello studio la molesta e lei, normalmente molto decisa e determinata, subisce passivamente il suo comportamento. Nel momento in cui trova il coraggio di reagire viene indirettamente coinvolta in un grave fatto di sangue che sconvolge lo studio. Il conseguente tracollo emotivo induce Leila a ridisegnare la sua vita, ma a complicarle l’esistenza si aggiungono lo strano isolarsi della figlia in un mondo solo suo e la partenza del marito per un lungo progetto all’estero. Quando di notte si presentano terribili incubi, Leila capirà che qualcosa sta approfittando della sua momentanea perdita di controllo per venire alla luce. L’unica depositaria del suo segreto è anche la sola persona che non può risponderle, ma che, forse, può ancora sentirla: sua madre.
Donatella Coda Zabetta è nata a Biella e vive e lavora nel vercellese. Laureata in Scienze Naturali all’Università degli Studi di Torino, dopo 23 anni di lavoro imprenditoriale nel tessile ha scelto di dare una svolta alla sua vita e di dedicarsi a tempo pieno alla natura, allo studio della psicologia e alla scrittura (www.ildiamantearcobaleno.com). Nel 2014 ha pubblicato, per Edizioni Mediterranee, il saggio “Il coraggio di ascoltarsi. Guardare alle cose cambiando prospettiva” e nel 2016, sempre per la stessa casa editrice, il saggio “Il ritmo del corpo. Muoversi con consapevolezza”. “Leila – Una storia come tante” è il suo primo romanzo.