Gli attuali scenari di salute stanno proponendo un complesso sistema di promesse e paradossi al paziente, alla sua interazione con il professionista sanitario e con le tecnologie. Una bambina nata in Islanda nel 2015 ha una aspettativa di vita media di 84 anni; la percentuale diminuisce, scendendo sotto i 57 anni, se la stessa bambina nasce in Somalia o in Nigeria. Negli ultimi anni, nel sistema sanitario sono state proposte nuove forme di coinvolgimento di pazienti che possono adesso svolgere un ruolo attivo nel percorso di cura. Tuttavia, porre l'enfasi sul paziente "esperto" e "responsabile" può essere la modalità di legittimare l’indebolimento del ruolo dello Stato nell’accesso alle cure e nella rimozione delle diseguaglianze di salute a favore di logiche neoliberiste e mercantili. Su queste basi, il libro affronta e analizza i principali contributi sociologici che si sono interessati alle diseguaglianze, alla digitalizzazione della salute e a nuove forme di partecipazione sociale in sanità.
Veronica Moretti è assegnista di ricerca e docente a contratto (Laboratorio Metodologico di Ricerca Sociale) presso il Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna, dove collabora al progetto europeo “ONCORELIEF. A digital guardian angel enhancing cancer patient’s wellbeing and health status improvement following treatment” (Horizon 2020). Ha conseguito il dottorato in Sociologia e Ricerca Sociale presso l’Università di Bologna, svolgendo la sua ricerca negli Stati Uniti presso la Brown University e la Columbia University e presso la University of Cambridge (UK). È membro del board per il Research Network Sociology of Risk and Uncertaint della European Sociological Association.