COME UN PESCE ROSSO

  • MICHELANGELO BARTOLO

    Editore: Infinito Edizioni Pubblicazione: 2021

    Sinossi:

    Michelangelo Bartolo, medico ospedaliero impegnato da anni in servizi di telemedicina, viene improvvisamente trasferito in un reparto Covid. La sua esperienza a riguardo è praticamente nulla e l’inadeguatezza, che sconfina talvolta in episodi imbarazzanti, viene raccontata in presa diretta: le riunioni organizzative, la difficoltà ad indossare i presidi di protezione, l’incertezza davanti alcuni casi clinici, la stanchezza per turni di 12 ore. Ma ben presto il quadro si capovolge: il Covid è un virus estremamente democratico e colpisce tutti, indistintamente. E così l’autore si ritrova in breve malato, a casa, e il racconto sempre in presa diretta diviene l’occasione per spiegare come deve essere organizzata la propria abitazione, cosa fare e cosa non fare, come lavare i panni, come organizzare la stanza e molte altre piccole indicazioni per salvaguardare i propri conviventi, Ma il caso clinico del protagonista non migliora e nel giro di pochi giorni passa dall’altra parte della barricata: letto 25 proprio nello stesso reparto dove fino a pochi giorni prima prestava la propria opera. Diviene così un’esperienza unica: conoscere i meccanismi sanitari e organizzativi del reparto, conoscere un po' troppo la patologia di cui si è affetti e sapere che le armi a disposizione contro il virus sono talvolta inadeguate, insufficienti. Viene paragonata la malattia ad una partita di pallone, dove medici e pazienti, sono costretti a giocare solo in difesa, cercando di proteggere sempre più la propria area e sperando di arrivare quanto prima al novantesimo minuto. Il libro è anche uno spaccato della sanità italiana e mette in luce alcune contraddizioni che la pandemia ha messo tragicamente in primo piano: l’inadeguatezza dei servizi territoriali, una sanità troppo ospedale centrica, il dramma che si è consumato nelle RSA, fino ad arrivare a tracciare qualche suggerimento su come debbano cambiare alcuni meccanismi assistenziali che ormai sono assolutamente superati Soffermarsi su alcune fake news o dicerie comuni che divengono certezze, sono anche l’occasione per smontare, pezzo per pezzo, il pensiero dei negazionisti e per dare una motivazione in più agli scettici del vaccino per vaccinarsi. Vivere come un pesce rosso in un piccolo acquario è un paragone raccontato da diversi pazienti che hanno passato ore o giorni con il casco a ventilazione forzata. Da lì dentro si vede malissimo ciò che avviene fuori, non si sente più nulla, anche se parli nessuno ti può sentire; si attende e si spera di uscire quanto prima da quel minuscolo acquario. Il domani che tutti aspettiamo, il post covid, non dev’essere semplicemente il tornare come prima, ma dobbiamo tutti, a partire da questa esperienza, diventare migliori, scardinando alcuni vecchi modelli che hanno mostrato tutta la loro inadeguatezza.

    Biografia autore:

    Michelangelo Bartolo (1964), angiologo, medico dell’Ospedale San Giovanni di Roma, attualmente dirigente dei Servizi di Telemedicina della Regione Lazio, dal 2001 compie missioni di cooperazione internazionale in ambito sanitario con il Programma DREAM di Sant’Egidio e per aprire centri sanitari di Telemedicina. È fondatore e segretario generale della Global Health Telemedicine una onlus che ha aperto decine di centri di Telemedicina in Africa, America Latina e Italia. www.ghtelemedicine.org Ha pubblicato molte opere e ha ricevuto più di trenta riconoscimenti letterari.