Siamo ancora dentro la pandemia, eppure nuove e importanti sfide aspettano la scienza e la medicina in particolare. Il Covid-19 non è il nostro unico problema. In questi anni i batteri, i virus, i funghi, i protozoi, che fanno meno paura di un tumore o una gamba rotta, sono diventati sempre più potenti. Sono loro i veri padroni del mondo, ci precedono e a noi sopravvivono. Sono con noi anche dove pensiamo di essere al sicuro, perfino nei luoghi sterili. E siamo stati noi a renderli più pericolosi con le nostre abitudini. Con un uso (o un abuso) sconsiderato degli antibiotici, anche solo per un banale mal di gola o qualche lineetta di temperatura. Questi farmaci, che hanno contribuito a portare l’aspettativa di vita media oltre gli ottanta anni, rischiano di non funzionare più. Come si può, allora, convivere con questi nemici invisibili? Quali rimedi o accortezze ci offre la medicina? Bisogna capire cosa fare, cambiare il presente per salvare il futuro, perché le nostre scelte condizioneranno in maniera irreversibile la vita delle prossime generazioni. Matteo Bassetti, volto notissimo in televisione, presenza rassicurante e competente (e sotto scorta per le minacce dei no vax), oltre che scienziato di fama internazionale, ci porta dentro la prossima emergenza sanitaria. Alternando vicende autobiografiche e riflessioni con i numeri alla mano, Il mondo è dei microbi è una guida chiara e accessibile, capace di spiegare in forma semplice le complessità di una materia con cui tutti stiamo facendo i conti.
Matteo Bassetti è tra i volti più noti che il grande pubblico ha imparato a conoscere durante la pandemia. Infettivologo e ricercatore, è professore ordinario di Malattie infettive dell’Università di Genova e direttore del reparto Malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Genova. Martina Maltagliati, giornalista professionista, è nata a Genova nel 1986 ed è laureata in Scienze politiche. Ha collaborato per due anni con La7, è stata conduttrice di TGcom24 e da nove anni è inviata della trasmissione televisiva di cronaca giudiziaria “Quarto Grado”. “Amo ascoltare le avventure personali e professionali per trasformarle in racconto, attraverso fatti, profumi, suggestioni, attimi che solo la parola riesce a catturare per sempre".